Depositi chimici e trasferimento, verso le prossime elezioni comunali di Genova il dibattito degli ultimi giorni riempie l'attesa della pronuncia del Consiglio di Stato che dovrà pronunciarsi in merito all'appello contro il trasferimento da Multedo a ponte Somalia nello specchio acqueo di Sampierdarena. Mentre si attende la pronuncia, sul punto è intervenuta la politica locale. All'ultimo dibattito tra candidati sindaco a Genova, è stato il facente funzioni Pietro Piciocchi, in corsa per quel centrodestra sotto la cui amministrazione è partito il percorso, a spiegare che "non esiste l'opzione zero". "Ritengo che l'unica amministrazione che ha avuto il coraggio di indicare uno scenario alternativo senza buttare la palla in tribuna è stato il centrodestra - ha detto lunedì Piciocchi, rispondendo nel merito al dibattito tra candidati - è stato individuato un percorso e l'approccio a questa tematica deve essere scientifico e non emotivo o ideologico". Per poi aggiungere: "Non sono particolarmente innamorato della soluzione di Ponte Somalia se fossero indicate altre soluzioni l'amministrazione può prenderle in considerazione. Ma a me piace risolvere i problemi, senza steccati ma una risposta la dobbiamo dare". Era stato proprio il centrodestra ad inizio del primo mandato di Bucci a lanciare la possibilità di trasferimento, 8 anni fa, trasloco ad ora ancora in itinere.
Se da Sampierdarena è stato il presidente uscente e ricandidato alla guida del municipio Centro Ovest, Michele Colnaghi, a rispondere a Piciocchi, spiegando che "per l’ex sindaco che curiosamente non si ricorda cosa diceva quando era sindaco Ponte Somalia era l’unica soluzione e ha continuato a spingere in questa direzione in ogni modo, tanto che aveva fatto votare in Consiglio documenti inequivocabili", ora ad elezioni amministrative alla porta Colnaghi ribadisce: "lo sanno anche i sassi che l’unica soluzione portata avanti dal centrodestra comunale a guida Bucci di cui faceva parte Piciocchi è sempre stata quella di Sampierdarena, facendo gli interessi di pochi imprenditori a scapito di migliaia di cittadini".
Dal lato di Multedo intanto, i comitati temporeggiano, in vigile attesa. "Il consiglio di stato non ha nessuna possibilità di entrare nel merito del posto scelto, ma dovrà pronunciarsi sulla correttezza o meno dell'adeguamento tecnico funzionale, argomento proposto da Superba quando è iniziato l'iter - spiega Gian Piero Cellerino, Portavoce del Comitato 'Multedo per l’Ambiente' - diciamo che al prossimo sindaco non possiamo chiedere di pronunciarsi sul dislocamento perché gli atti formali e pratici son già fatti da 2 anni, il comune ha dato l'ok attraverso organi competenti, l'Autorità portuale è andata avanti e le formalità sono già storia. Il prossimo passo è il rilascio della Via, la valutazione di impatto ambientale, e l'inizio del processo autorizzativo sul progetto esecutivo da parte degli imprenditori. La Via è iniziata 1 anno e mezzo fa, e giace a Roma: ci son stati quesiti cui è stata data risposta ma tutto è dormiente presso il ministero dell'Ambiente".
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