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Attualità | 22 aprile 2025, 10:56

Workshop, la pizzeria ‘in pala’ di via Turati spegne la sua prima candelina e festeggia con un nuovo dehor

La ricetta del successo sta nella scelta delle materie prime e nel team giovane e affiatato: “Un anno complesso, ma siamo felicissimi dei risultati ottenuti”

La primavera è un momento speciale per Matteo Bosio e per tutto il team di Workshop, il locale che in Via Turati propone la ‘pizza in pala’ alla romana e che ha festeggiato nelle scorse settimane il suo primo anno di attività. Dodici mesi intensi, fatti di impegno, sogni, sfide e soddisfazioni, che hanno portato l’attività a diventare un punto di riferimento per i genovesi, e non solo. 

È stato un anno lungo e complesso, ma probabilmente migliore di quanto mi aspettassi - racconta Matteo, uno dei soci fondatori del locale di Genova -. Sognavamo e speravamo una risposta positiva da parte della clientela, ma immaginavamo che ci sarebbe voluto molto più tempo per riempire il locale. Invece, in soli due mesi, abbiamo iniziato a lavorare a pieno ritmo e da allora abbiamo registrato una crescita costante. Anche i mesi più difficili, come gennaio e febbraio, sono stati in crescita per noi. Questo ci ha permesso di reinvestire subito sull'attività”. Il progetto Workshop nasce a Savona sette anni fa grazie a uno dei soci, Mentor; poco dopo un altro locale si è aggiunto, questa volta a Loano. E poi, insieme al terzo socio Roberto Lavagna, l’idea di approdare fino Genova, dove fin da subito la scelta dei gestori è stata chiara: puntare sulla qualità, sull’ospitalità e sull'energia positiva. “Vogliamo far star bene i nostri clienti, non solo dal punto di vista culinario, ma anche emozionale. Questo è il vero focus del nostro lavoro, tutto il resto è contorno”. 

Per festeggiare il traguardo della prima candelina spenta, il team Workshop ha grandi progetti, tra cui quello di ampliare la cucina e realizzare un dehors in grando di ospitare fino a sessanta persone, oltre alle centottanta interne. "Ci sono problemi di degrado nella zona, ma vogliamo fare la nostra parte per renderla più vivibile. Terremo l'area pulita e animata, con un design ispirato al nostro stile, quello dell'officina e dei motori”. Già alzando la saracinesca del vecchio negozio Sicum, la pizzeria è diventata un faro acceso in più sulla zona, che ora, con il nuovo spazio esterno che dovrebbe essere attivo prima dell’estate, sarà ancora più luminoso.  “Ci sarà sempre una persona fissa all’esterno che si occuperà di garantire che tutte le persone sedute possano godersi la serata: nel progetto che abbiamo presentate ci sono anche delle barriere acustiche per creare una divisione dalla zona dei parcheggi di fronte, rendendo il tutto più intimo e accogliente”. 

Uno dei segreti del locale è, senza dubbio, un team giovane e motivato. “Il team è composto da ragazzi e ragazze sotto i 30 anni, e in previsione ci sono anche nuove assunzioni: siamo una squadra che cresce insieme al locale!”, afferma Matteo con orgoglio. E, anche grazie a loro, nonostante Workshop sia nato senza alcuna rete di conoscenze locali, in un solo anno è riuscito a costruire un legame solido con la città. "Quando siamo arrivati qui, non conoscevamo nessuno. Ora abbiamo tantissimi amici e clienti affezionati, ed è sorprendente vedere quante persone ci vogliono bene in maniera genuina. I genovesi sono una parte fondamentale della nostra clientela e siamo orgogliosi di essere diventati un punto di riferimento per loro. Ma anche i turisti non mancano: le recensioni positive ci stanno portando sempre più visitatori, e molti di loro tornano più volte durante la loro permanenza in città. Alcuni sono diventati veri habitué, come un ragazzo francese che ha mangiato la stessa pizza ogni sera per dieci giorni!".

L’obiettivo per il prossimo anno è chiaro: continuare a crescere, mantenendo l’identità e l’anima del locale. "Abbiamo tante sfide davanti a noi: il dehors, il pranzo, il consolidamento del team. Ma vogliamo anche esplorare nuove strade, come un menù ad alto valore nutrizionale per sfatare il mito che la pizza sia solo un comfort food poco salutare", spiega il titolare. E poi c'è la voglia di collaborare con il territorio: "Mi piacerebbe che Workshop si legasse ad altri brand e artigiani genovesi, per creare sinergie e supportarsi a vicenda. Un’attività che lavora per la città e con la città". Infine, un pensiero speciale: "Grazie, grazie, grazie a tutti. È un onore essere qui e vogliamo continuare a far parte di questa bellissima realtà".
 

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