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Attualità | 29 aprile 2025, 15:44

‘Mai smettere di osare’, il Riff strega tutti e Sestri Levante s’illumina come Hollywood

Film, documentari, cortometraggi ma anche masterclass con star internazionali e uno spirito unico: il Riviera International Film Festival si conferma il crocevia tra talento emergente e grandi nomi del cinema. Appuntamento dal 6 all’11 maggio

Un parterre di star da far invidia ai festival ben più blasonati, che metteranno al centro le giovani generazioni aprendo uno spaccato sul mondo del cinema in tutte le sue sfaccettature.

Torna a Sestri Levante, dal 6 all’11 maggio, la nona edizione del Riff, il Riviera International Film Festival. Un’occasione unica quella che animerà la città levantina, che diventerà crocevia di incontri, provocazioni e ispirazioni.

Con il motto ‘Mai smettere di osare’, il Riff si presenta con numeri da record e ospiti d’eccezione, ma è soprattutto lo spirito a fare la differenza: “Un festival senza red carpet, dove i giovani incontrano i grandi del cinema, senza barriere”, lo definisce con orgoglio Vito Donghia, fondatore e direttore esecutivo della manifestazione. “A me piace chiamarlo un No Red Carpet Festival – racconta –. Il nostro obiettivo è far incontrare chi comincia con chi ce l’ha fatta. È questo che piace ai nostri ospiti: la possibilità di un confronto diretto, autentico. E i risultati si vedono: abbiamo sold out da settimane, dalle scuole agli appassionati, tutto esaurito per panel, film, masterclass”.

Il cuore del Riff resta il concorso dedicato ai registi Under 35: dieci film selezionati da tutto il mondo, otto dei quali in anteprima italiana. Li ha scelti Massimo Santimone, direttore dei programmi, con un criterio preciso: “Ho cercato film che lasciassero il segno. Storie forti, spesso vere, che raccontano il presente con uno sguardo giovane ma maturo, sorprendente. Il film d’apertura, Sew Torn, è di un regista americano di appena 25 anni, Freddy Macdonald, e sarà presentato dall’attrice Eve Connolly. È un gangster movie atipico, molto potente”.

Altri titoli in gara sono My Eternal Summer, Moon, Lilies Not for Me, Vena e In the Name of Blood. Alcuni provengono da festival di altissimo profilo: “Sono film indipendenti ma già selezionati a Sundance, San Sebastián – continua Santimone –. I registi saranno tutti presenti, con attori e troupe. Questo è un festival in cui il cinema non si guarda soltanto, si vive”.

Accanto ai film in concorso, il Riff 2025 propone dieci documentari in anteprima italiana, due dei quali in anteprima europea. Il filo rosso è l’ambiente, ma la narrazione non è mai scontata. “Ho voluto raccontare la natura in modi diversi, evitando catastrofismi, privilegiando anche sguardi costruttivi – spiega Santimone –. Ogni documentario ha una voce distinta”.

Non mancano poi 15 cortometraggi, tra thriller, sperimentazioni, drammi e animazione. “Fare un corto è una sfida ancora più grande – sottolinea Stefano Gallini Durante, presidente del festival –. In 5, 7 o 10 minuti bisogna costruire una storia completa. È una forma d’arte pura, e al Riff troviamo ogni anno gemme rare. I corti sono tra i miei preferiti”.

Il Riff non è solo proiezione, ma formazione e networking. Tra gli eventi più attesi ci sono le masterclass con Matt Dillon, Rufus Sewell, Matteo Garrone e Lele Marchitelli, che si terranno all’ex convento dell’Annunziata.

Ma la novità più ambiziosa è l’apertura europea del Riff Beach Lab, un laboratorio intensivo di pitching sostenuto dalla Commissione Europea. “I giovani registi under 35 lavoreranno con case di produzione e tutor internazionali per sviluppare il proprio progetto, il pitch che può cambiare una carriera”, racconta Donghia. “È un’opportunità reale, concreta”.

Il programma è fitto anche di panel tematici. Il più atteso è la reunion del cast di Romanzo Criminale, con Edoardo Pesce, Alessandro Roia, Francesco Montanari e Daniela Virgilio, che si ritroveranno a 17 anni dalla serie cult. Ma ci sarà spazio anche per il talk su Il Gattopardo con Astrid Meloni, Paolo Calabresi e su L’Arte della Gioia, tratto dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza e presentato da Valeria Golino, ospite grazie all’accordo con la Fondazione Bertolucci, con la quale il Riff inaugura un ciclo triennale di retrospettive.

“Ogni anno mostreremo tre film restaurati di Bernardo Bertolucci. Ancora, in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino – spiega Gallini Durante –porteremo in proiezione pellicole storiche restaurate”.

“Il Riff è una delle punte di diamante della Liguria – dichiara Luca Lombardi, assessore regionale al Turismo –. È un evento che valorizza il territorio, che parla ai giovani e che rafforza l’identità culturale della regione”.

Un valore condiviso anche da Simona Ferro, assessora alla Cultura: “Il Riff dà voce ai sogni dei giovani, li accompagna nel loro percorso. E porta turismo, cultura e innovazione”.

E anche Francesco Solinas, sindaco di Sestri Levante, non ha dubbi: “Dopo Sanremo, il Riff è forse l’evento culturale più internazionale della nostra regione. Il Comune crede profondamente in questo festival, è un investimento su cultura, spettacolo e crescita”.

Se ancora non fosse abbastanza, Gallini Durante sintetizza perché andare al Riff: “Perché qui impari, incontri, ti emozioni. E puoi parlare con un produttore davanti a un caffè, senza filtri. Lo dico sempre: se vuoi capire cosa pensano le nuove generazioni, vieni al Riff. E se sei un giovane che sogna il cinema, è il posto giusto per cominciare”.

Così Sestri Levante studia da Hollywood e si prepara a diventare la capitale del cinema del futuro.

Per maggiori informazioni e per il programma completo è possibile visitare il sito https://www.rivierafilm.org/riff-off-2025/

Isabella Rizzitano

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