Affacciata su piazza San Lorenzo, si trova una bottega storica che da oltre duecento anni veste le case genovesi e non solo.
È Giovanni Rivara fu Luigi 1802, tra le attività più antiche d’Italia. Qui, tra tessuti al metro, mezzeri e tanto altro, continua a rimanere viva un’antica tradizione che caratterizza l’identità di una città intera.
La storia comincia oltre due secoli fa, nell’entroterra di Chiavari, dove la famiglia Rivara inizia la sua attività commerciale nel settore tessile.
“La prima vera bottega era in via Luccoli – racconta Giacomo Bonino, dipendente dell’attività – dopo pochi anni, si è spostata nell’attuale sede, in piazza San Lorenzo, a pochi metri dalla cattedrale”.
Oggi a portare avanti la tradizione sono c’è Eugenia Rivara, che rappresenta la sesta generazione. Ma la gestione è tutt’altro che distaccata: è familiare, in ogni senso. Lo racconta lo stesso Bonino: “Non siamo parenti, ma il rapporto è quello. È un modo di lavorare all’antica, con cura, affetto e senso di appartenenza”.
Nel tempo la bottega ha servito clienti illustri, diventando punto di riferimento per la nobiltà locale, il clero e persino il Vaticano.
“C’erano commissioni dalla Chiesa, da famiglie nobili, da persone che cercavano tessuti di altissima qualità – ricorda Bonino – so per certo che Giovanni Paolo II ha dormito in lenzuola fatte qui. È un dettaglio, ma racconta molto del livello e della cura con cui si lavora”.
Tra i prodotti simbolo ci sono i mezzeri genovesi, ampi teli di cotone stampato, eredi di una tradizione che affonda le radici nel Medioevo. Nati come mantelli femminili, oggi sono copriletti, tende, arredi.
“Siamo diventati un punto di riferimento per i mezzeri – spiega Bonino – non solo per la varietà, ma per la qualità delle stampe e del cotone. A differenza di quelli industriali, che scoloriscono, i nostri durano e restano vivi nel tempo”.
La bottega è un luogo che sembra fuori dal tempo. Scaffalature di legno, metri del secolo scorso e registri che risalano all’Ottocento si poggiano su uno straordinario bancone in noce massiccio, scolpito da un unico tronco. Ogni angolo racconta una storia.
“Il bancone è un pezzo unico – dice Bonino con emozione – il legno veniva dalla parte esterna dell’albero, la più resistente. Dicono che l’albero fosse giovane quando Colombo partiva per l’America. È diventato un simbolo per noi”.
La bottega oggi è frequentata da clienti affezionati e da turisti curiosi, ma anche da chi ha scoperto i Rivara online. La vendita si è evoluta, ma la filosofia è rimasta.
Bonino racconta ancora: “Una volta si ordinavano corredi interi e si pagava a fine anno oggi la quantità è minore, ma lo spirito resta. Spediamo in tutta Italia e anche all’estero. E continuiamo a vedere tornare figli e nipoti di chi veniva qui cinquant’anni fa”.
Rivara non è solo commercio. È un presidio culturale che testimonia cosa significhi fare artigianato, tramandare conoscenze, costruire fiducia. È un luogo di bellezza e cura, dove ogni dettaglio è pensato per durare.
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