In occasione della Festa dei Lavoratori, l'Osservatorio Astronomico del Righi offre un omaggio speciale a tutti gli appassionati di cielo e non solo, diffondendo due suggestive immagini dei corpi celesti che più di ogni altro influenzano la nostra esistenza: il Sole e la Luna.
Le straordinarie riprese sono state realizzate il 30 aprile 2025 da Marina Costa, esperta dell'Osservatorio Astronomico del Righi, che ha sapientemente sfruttato la sofisticata strumentazione a disposizione. Le immagini catturate offrono dettagli inediti e rivelano aspetti spesso nascosti dei nostri vicini cosmici.
Per immortalare il Sole, sono stati utilizzati due telescopi specifici, ognuno dotato di filtri particolari per evidenziare diverse caratteristiche della nostra stella madre.
La prima immagine è stata ottenuta tramite un telescopio solare Lunt LS 60 T - H alpha. Grazie al filtro H-alpha, è possibile ammirare in dettaglio la dinamica attività solare. L'immagine rivela chiaramente le imponenti protuberanze che si ergono dal bordo del Sole come lingue di fuoco cosmico, e i filamenti scuri e serpeggianti che attraversano la cromosfera, lo strato intermedio dell'atmosfera solare. Questi fenomeni sono manifestazioni del campo magnetico del Sole e della sua intensa attività.

La seconda immagine del Sole è stata catturata con un telescopio rifrattore apocromatico Tecnosky SLD 80 OWL optics, equipaggiato con un filtro Calcio K-line. Questo filtro permette di penetrare più in profondità nell'atmosfera solare, rivelando la finissima granulazione della fotosfera, lo strato visibile del Sole, con la sua caratteristica struttura a celle convettive. L'immagine mette inoltre in risalto le enigmatiche macchie solari, regioni più fredde e scure sulla superficie solare, anch'esse legate all'intensa attività magnetica.
L'immagine dedicata alla Luna è stata realizzata utilizzando lo stesso telescopio rifrattore apocromatico Tecnosky SLD 80 OWL optics, questa volta con un filtro Ir-cut per ottenere una visione nitida nella luce visibile.
L'attenzione è catturata in particolare dal Mare Crisium, la vasta macchia circolare scura che si staglia in alto sul bordo del terminatore, la linea che separa la parte illuminata da quella oscura del nostro satellite naturale. Questa formazione geologica, un antico bacino da impatto riempito di lava basaltica, domina la parte superiore dell'immagine.
Al centro dello scatto lunare, si possono distinguere chiaramente quattro imponenti crateri: Langrenus, Vendelinus, Petavius e Furnerius. Queste antiche cicatrici da impatto testimoniano la violenta storia del nostro sistema solare e offrono uno spettacolo geologico di grande fascino.
















