"Per quanto riguarda l'ultimo episodio di Caricamento mi sento di dire che questo tipo di problematica, che rientra nel controllo del territorio, è impensabile che venga gestita e curata solo da parte delle forze dell'ordine. Non è solo una questione di carenze di organici, che è un dato oggettivo: ma è impensabile che in una città come Genova che fenomeni di questo tipo siano gestiti esclusivamente dalle forze di polizia". Lo afferma Roberto Traverso, storico segretario del Siap, sindacato di polizia, dopo le ultime recrudescenze e fenomeni di violenza che hanno riguardato non più tardi di una settimana fa il centro storico, con un ragazzo di origini straniere, minore, aggredito a colpi di cocci di bottiglia nei pressi di piazza Caricamento.
Un episodio che è solo la punta dell'iceberg rispetto a violenze e aggressioni registrate negli ultimi mesi, e che nonostante il dispiegamento preventivo di forze in campo continuano a ripresentarsi, un tema sul quale la città e il centro storico aspettano risposte da tempo e che si incrocia con problemi di gestione dell'ordine pubblico, microcriminalità mai estirpata e necessarie garanzie di vivibilità per chi risiede nella città vecchia e in aree ogni giorno frequentate da centinaia di genovesi e turisti. Negli occhi di tutti, il caso dello scorso anno con l'accoltellamento in Sottoripa in piena estate e in pieno giorno, dopo il quale era stato previsto un ulteriore innalzamento del livello di attenzione e presidio. Che non è bastato a fermare la violenza.
"Gli organici delle forze dell'ordine com'è noto sono in grave difficoltà - sottolinea Traverso - ma il problema, e lo dico da anni, è che a Genova il tema non viene affrontato nel modo adeguato, non c'è un supporto adeguato per quanto riguarda la cura del territorio sotto il profilo sociale e per questo questo genere di fenomeni sono in aumento".
Con la città nel limbo elettorale, le 'maglie allentate' non giovano sul fronte della sicurezza ma non è con la sola gestione dell'ordine pubblico che si possono prevenire episodi a rischio nelle aree più complesse della città. "La gestione dei minori - sottolinea Traverso - in molti casi stranieri non accompagnati, è inefficace. Vanno seguiti, i servizi sociali che ci sono e sono pagati con soldi pubblici, non rispondono alle linee guida che vedrebbero un coordinamento efficace con le forze dell'ordine. Si lavora a compartimenti stagni".
Per Traverso, a mancare è "il dialogo costante sul territorio e una presenza efficace - sottolinea -da parte dei servizi che devono dare un supporto oltre che di presenza anche psicologico: è un fenomeno che finché non sarà affrontato adeguatamente peggiorerà e non si può fare un ragionamento solo di dati".
Ad ora i numeri parlando "di un calo sul territorio della presenza dei minori non accompagnati sul territorio. Ci sono eccome e molti di loro sono in mano alla criminalità organizzata, spesso, che li sfrutta e li utilizza. E com'è successo incappano in risse e ferimenti".
"A Genova - conclude - manca il coordinamento e un confronto anche sui tavoli previsti, non si parla di sicurezza urbana, e forse è il caso di dire che in modo adeguato non se n'è mai parlato".
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