"La verità sul progetto '4 Assi di Forza' con cui la destra vuole modificare il trasporto pubblico a Genova? Sarà un taglio ai collegamenti diretti dai quartieri collinari al centro città": così afferma Silvia Salis, la candidata del centrosinistra in vista delle prossime elezioni amministrative, commentando quello che è il progetto che, secondo quanto previsto dall'attuale amministrazione, sarà destinato a rivoluzionare in modo significativo il trasporto pubblico su gomma, sia dal punto di vista della funzionalità che da quello della sostenibilità ecologica.
E ancora: "Alture isolate, anziani e fragili lasciati a piedi. È questo il modello che ci lasciano le precedenti amministrazioni: quartieri mal collegati, diseguaglianze territoriali, trasporto pubblico a singhiozzo. Si chiama 'rottura di carico', ma per cittadine e cittadini sarà un grosso problema, e lo stesso per il personale AMT, che da tempo raccoglie il malcontento sui disservizi.
Salis propone, in questione, alcuni esempi: "L'82 che dalla Chiesa di Quezzi arriva a Brignole si fermerà in Piazza Galileo Ferraris a Marassi, le persone saranno costrette a scendere e a prendere un altro mezzo, un filobus, stracolmo di gente che ha fatto lo stesso percorso su altre linee. Lo stesso principio varrà per il 32, o per il 39 che da Oregina farà scendere tutti in Piazza Bandiera anziché arrivare a Brignole, per il 40, per l'85 e l'86, per l'87, e la lista continua ancora".
Così la riflessione: "È davvero questo un modello di trasporto pubblico efficiente? Come si fa a credere alle promesse di chi dice che dalla Chiesa di Quezzi a Brignole si impiegheranno solo 15 minuti? Mi impegno a rivedere fortemente questo progetto e a garantire un trasporto pubblico che rimanga tale e non lasci nessuno indietro, né i cittadini, né il personale AMT".
"Perché una città giusta è una città che si muove tutta insieme. Le misure di gratuità rimarranno, ma non basta dire “gratis”, se poi il bus non arriva o ti costringe a cambiare mezzo. Genova e i genovesi hanno bisogno di collegamenti, non di ostacoli", conclude.