“Se non vinco, continuerò a lavorare per Genova. Voglio restituire quello che ho imparato”.
A dieci giorni dal voto, il vicesindaco facente funzioni e candidato per il centro destra alla guida di Genova Pietro Piciocchi, non nasconde il senso di responsabilità maturato in otto anni di amministrazione e, nonostante la presentazione di progetti e iniziative che potrebbero vederlo non indossare più la fascia di primo cittadino, riflette sul suo futuro in caso di mancata vittoria.
“Non ho ancora deciso se resterò in Consiglio Comunale - afferma -, ma una cosa è certa: non mi dedicherò solo alla mia professione. Sento di avere delle competenze da mettere ancora a disposizione della città”.
Un’eventuale uscita di scena non coinciderebbe, dunque, con un abbandono. “Mi piace lavorare per gli altri. Potevo tornarmene nel mio studio, dedicarmi alla mia famiglia, ma ho dentro una tensione a fare qualcosa di utile per Genova”, sottolinea, lasciando intendere che, qualunque sia il risultato elettorale, il suo impegno per la città continuerà in altre forme.
Piciocchi difende con forza i risultati dell’amministrazione uscente, rivendicando il percorso avviato dal centrodestra dal 2017 in poi. “Quando ci siamo candidati, la città era in una situazione amministrativa drammatica. Noi non dicevamo che Genova era pietosa, anzi, ne parlavamo come di una città meravigliosa. Genova va servita, non usata”.
Una frecciata nemmeno troppo velata alla retorica dell’opposizione, accusata di “insultare la città” e di ignorare, per motivi ideologici, i passi avanti fatti in questi anni. “Chi nega la crescita di Genova non è onesto intellettualmente. Abbiamo fatto errori, certo, ma abbiamo dato una direzione alla città, e non si può tornare indietro”.
Senza entrare nel merito dell’America’s Cup, che approderà per la prima volta in Italia nel 2027, ospitata da Napoli, Piciocchi sottolinea il lavoro infrastrutturale che l’amministrazione sta facendo sul Waterfront di Levante, dove sorgerà la futura Casa della Vela, sede della Federazione Italiana Vela. Un progetto, questo, che conferma la visione del centrodestra: “Abbiamo portato grandi eventi, abbiamo alzato la reputazione nazionale e internazionale di Genova, e continueremo a farlo. Genova può e deve diventare una capitale della vela”.
A chi gli chiede se potrebbe entrare in giunta regionale o addirittura in una giunta avversaria, Piciocchi risponde ridendo ma affermando anche di non avere pregiudizi ideologici: “A me interessa fare cose buone per la città”.
Nel caso in cui il centrodestra non dovesse ottenere la fiducia dei genovesi, Piciocchi non lascerà quindi il campo: “Il mio spirito non cambia. Continuerò a dedicarmi al bene comune. Perché voglio troppo bene a Genova”.