Dopo le polemiche per la concessione, poi mancata, di piazza Matteotti alla candidata sindaca per la coalizione di centro sinistra Silvia Salis, il Comune di Genova interviene per fare chiarezza sulla controversia riguardante la concessione degli spazi.
Secondo quanto precisato dal Comune, la concessione temporanea di suolo pubblico per l'evento annuale Genova Design Week 2025 era stata autorizzata già in data 16 maggio 2025. Tale autorizzazione copre l'occupazione di diverse aree pubbliche, inclusa piazza Matteotti, "da mercoledì 14 maggio 2025 a mercoledì 28 maggio 2025 (compresi allestimento e disallestimento), di diverse strutture quali totem, espositori, una vasca, installazioni in varie piazze".
La richiesta di occupazione temporanea del suolo pubblico per il comizio elettorale del Partito Democratico, previsto per venerdì 23 maggio dalle 18 alle 23,30, è stata invece presentata in data 19 maggio 2025, ovvero successivamente alla concessione per la Genova Design Week.
Il Comune di Genova ha inoltre reso noto che, in data odierna, a fronte di una nuova richiesta pervenuta dagli uffici comunali competenti, motivata dai richiedenti stessi dalla "non idoneità di piazza Matteotti alle proprie esigenze", è stata concessa come nuovo spazio per il comizio elettorale Piazza della Vittoria, come espressamente richiesto dal Partito Democratico.
Sul caso è intervenuto anche Pietro Piciocchi, vicesindaco facente funzioni e candidato per la coalizione di cento destra: “Non è vero che il Comune ha ritirato l’autorizzazione per la serata conclusiva di Silvia Salis in piazza Matteotti - ha dichiarato Piciocchi -. La manifestazione era regolarmente autorizzata, gli organizzatori sapevano della concomitanza di altri eventi già previsti, tanto di essere pronti ad allestire il palco a ridosso del sagrato della Chiesa del Gesù. Quando hanno preso atto dell’effettivo spazio a disposizione, a seguito di un confronto per le vie brevi con gli uffici comunali, gli stessi organizzatori hanno preferito chiedere un’altra piazza che gli è stata immediatamente concessa. Non è stata emesso alcuna ordinanza di revoca, è stato il comitato di Silvia Salis che ha preferito spazi più ampi. La ricostruzione fatta e diffusa a mezzo stampa è solo frutto di propaganda. Le dichiarazioni rilasciate sono diffamatorie e lesive dell'onesta intellettuale dei lavoratori comunali”.














