Centrodestra sconfitto a Genova, il coordinatore regionale di FdI Matteo Rosso difende il primo posto di coalizione e rilancia: “Altri guardino a cosa potevano fare di più”

Da un lato la soddisfazione per la conferma della leadership di coalizione, dall’altro un’analisi della sconfitta che a Genova ha portato il primo partito d’Italia a prendere un terzo dei voti del Partito Democratico.

In casa Fratelli d’Italia c’è rammarico per la sconfitta elettorale, ma non c’è stupore. Questo emerge dalle parole del coordinatore regionale, Matteo Rosso, a meno di 24 ore dalla vittoria di Silvia Salis, neo sindaca di Genova.
Rosso parla di “un risultato che dispiace a tutti, perché non pensavo di non arrivare al ballottaggio”. “Mi fa piacere constatare che siamo il primo partito della coalizione per gradimento dei genovesi, anche davanti alle liste civiche - aggiunge - rispetto alle comunali del 2022, abbiamo guadagnato più di tre punti. Ovvio che tutti insieme non sono bastati, ma Fratelli d’Italia si conferma primo partito”.

Da una parte un primo posto, dall’altra la netta sconfitta al cospetto di un Pd che ha portato a casa quasi il triplo dei voti. Rosso non fa giri di parole nel cercare responsabili anche all’interno della coalizione di centrodestra: “Il Partito Democratico ha una forza notevole che continua a mantenere inalterata in qualunque momento. La nostra parte l’abbiamo fatta rimanendo sopra a tutto, adesso faremo un’analisi tutti insieme per capire perché. Lo dico da coordinatore del primo partito del centrodestra genovese, anche oltre le liste civiche. Penso che altri debbano guardare a cosa potevano fare di più”.

E se dalle parti del centrosinistra si dice a gran voce che il ‘campo larghissimo’ ora è pronto anche per prendersi la scena nazionale, dall’altra il leader regionale di FdI ridimensiona tutto ai confini cittadini: “A livello nazionale il campo largo non ci fa paura, Giorgia Meloni continua a mantenere una netta forza di stima degli italiani. Quando loro si uniscono insieme con un candidato che non li fa parlare di politica, sono forti”.

“Non ho sentito Meloni, ma i vertici nazionali - aggiunge Rosso - c’è dispiacere perché a Genova governavamo insieme, ma fa parte della politica. C’era qualche sensazione dai sondaggi, non è stato un fulmine a ciel sereno. La nostra speranza era il ballottaggio”.
E, almeno a parole, sembra non avere dubbi nemmeno sulla scelta del candidato sindaco: “Piciocchi ce l’ha messa tutta, si è fatto quello che si riteneva giusto. Ritengo inutile il senno del poi. Loro avevano una candidata nuova con una forza comunicativa enorme. Era la sfida tra la preparazione e l’inesperienza, ma chiaramente nella comunicazione è stata più incisiva”.