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Politica | 27 maggio 2025, 12:33

Debacle di Forza Italia alle comunali, Carlo Bagnasco: “Serve riflettere su quello che non ha funzionato, qualche idea la ho…”

Il coordinatore regionale del partito parla il giorno dopo l’elezione di Silvia Salis: “Non siamo il partito del quattro per cento, faremo valutazioni. Tajani? Lo dovremo incontrare”

Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia

Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia

Nella sconfitta del centrodestra genovese, Forza Italia esce con le ossa rotte: nemmeno al 4%, ultimo tra i partiti di governo, praticamente doppiato dalla Lega e lontanissimo da Fratelli d’Italia. Una debacle che impone riflessioni e, soprattutto, un “segnale”.
Lo dice a chiare lettere, a margine del consiglio regionale, il coordinatore regionale del partito, Carlo Bagnasco. La sua analisi è netta, chiara, figlia di una batosta che inevitabilmente lascerà strascichi.

È stata una partita molto complessa, i dati delle regionali sono stati riconfermati - dice Bagnasco tra i corridoi del consiglio - questo serve a far riflettere su quello che non ha funzionato. Qualche idea la ho, ma col senno del poi siamo capaci tutti”.

Non mancano i commenti anche sulla figura del candidato sindaco: “Piciocchi è stato un sindaco eccezionale, ma io faccio parte dell’establishment, faccio parte di un livello diverso del cittadino semplice che ha il disservizio. C’è un tema profondo: quanto sei riuscito a far capire ai cittadini quanto hai fatto o non hai fatto? Sono convinto che fossimo sulla linea giusta. Che poi la linea giusta non sia sempre quella che paga dal punto di vista politico è un’altra scelta”.

Andando poi sul risultato di Forza Italia, Bagnasco sembra aver già individuato alcune possibili motivazioni: “Non è da me accusare nessuno in un momento così difficile o parlare di colpe, è il momento dell’analisi. Oggi è il momento di dare qualche segnale e verrà dato, come è giusto che sia. Non siamo il partito del 4%, ma bisogna capire perché siamo arrivati al 4%. Non mi vedo in candidati di lista con così poche preferenze. Da lì bisogna ripartire e sappiamo bene come fare. Nei prossimi giorni faremo delle valutazioni”.

E Antonio Tajani? Il leader nazionale del partito si è speso in prima persona, è stato a Genova, ma a nulla è servito. “Ci siamo sentiti, lo dovremmo vedere - chiosa Bagnasco - lo devo ringraziare, il partito si è speso e non era una partita semplice”.

Pietro Zampedroni


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