Il risultato delle comunali di Genova cambia gli equilibri della politica cittadina e regionale, e il segretario metropolitano del Partito Democratico di Genova, Simone D’Angelo, lo dice a chiare lettere: “Ci sia un cambio di atteggiamento da parte del presidente della Regione”.
Le ore successive al trionfo di Silvia Salis al primo turno vedono una consapevolezza crescente all’interno del campo largo genovese, forte della vittoria e di una forbice sempre più ampia nel distacco con il centrodestra locale. Le regionali avevano fatto intuire che il vento a Genova stava cambiando, le comunali lo hanno certificato.
E ora il Partito Democratico prende in mano il pallino del gioco nell’amministrazione comunale e anche all’interno della coalizione, forte del suo 29%. Tanto per capirci, al secondo posto di coalizione c’è la Lista Silvia Salis Sindaca ha chiuso all’8,3%.
Oggi in Regione le facce tra i banchi del centrosinistra sono diverse…
“C’è una forte emozione, ma anche un forte orgoglio nel riportare dopo tanti anni la sinistra alla guida della nostra città. Penso sia normale per chi, come me, si è formato ed è cresciuto politicamente nella stagione successiva al governo della sinistra, una generazione cresciuta facendo opposizione e parlando con i cittadini per le strade. Penso sia un momento gratificante per il riconoscimento di un lavoro faticoso in cui non abbiamo mai smesso di credere e che ora viene ripagato con un’apertura di credito e una fiducia da parte dei cittadini che ci emoziona, ma richiama una forte responsabilità da parte di tutti noi”
Un campo progressista così largo non si è mai visto, come lavorerete con le altre forze della coalizione?
“Il risultato del Partito Democratico è anche il riconoscimento del lavoro di questi anni con un’agenda marcatamente progressista con una forte coerenza e una forte sintonia con quei pezzi di città, soprattutto le periferie, che erano state abbandonate dalla sinistra. Lavoreremo bene, con sintonia e coesione con tutta la coalizione, che non è raccogliticcia o nata per le elezioni, ma è espressione di un percorso durato anni che ha visto il Pd impegnato nel costruire un campo il più largo possibile sulla base di una visione comune. Abbiamo alle spalle tanto lavoro insieme e ne abbiamo tanto di fronte a noi”
Quali sfide vi attendono? Come le affronterete sapendo di avere gli occhi di Roma addosso?
“A Genova abbiamo cercato di anticipare con forza il rinnovamento del Pd arrivato a livello nazionale con Elly Schlein. Abbiamo cercato di praticare quella dimensione ostinatamente unitaria che Schlein non smette di ripetere. Genova può rappresentare un laboratorio importante, un esempio da seguire insieme alla necessità e all’orgoglio di poter rappresentare un primo passo nella costruzione di un messaggio forte per un’alternativa alle destre di Meloni e Salvini. C’è un obbligo da parte nostra di lavorare per il bene della città e dei genovesi. Credo che siano diverse le richieste di cambiamento e rinnovamento alle quali noi dobbiamo saper rispondere e, sin da oggi, l’impegno è totale e rivolto a dare quelle risposte che i cittadini ci hanno espresso tramite un voto molto significativo”
Come cambia ora il vostro approccio in consiglio regionale e con la maggioranza?
“Abbiamo avuto settimane in cui l’arroganza tipica di questa destra si è trasformata in aggressività e violenza verbale. Penso che si siano toccati i punti più bassi a livello locale. Da oggi l’opposizione in consiglio regionale è ancora più forte e solida perché sappiamo che quelle istanze che portiamo in aula sono patrimonio comune di una parte ampia della città più grande della nostra regione. La speranza è che ci sia un cambio di atteggiamento da parte del presidente della Regione, che abbandoni quell’atteggiamento arrogante che lo ha caratterizzato in questi mesi. Non ho molta fiducia che questo accada, ma sappiamo che, nonostante ciò, le nostre battaglie oggi hanno una spinta in più e, insieme a noi, a sottolineare le gravi mancanze di questa amministrazione regionale ci sarà anche una sindaca di Genova forte e credibile. Avremo una voce in più e ancora più forte. Spero che da parte di chi governa questa Regione ci sia la capacità di avere un atteggiamento istituzionale e non sprezzante”














