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Attualità | 05 giugno 2025, 08:00

C’era una volta… la cartoleria - Impronta Grafica, la bottega di San Teodoro dove la creatività incontra la comunità

Situata in via Bologna, l’attività è guidata da Simona Montini: “Il tessuto sociale lo creano i negozi, non i corrieri delle consegne online. Qui vedo i bambini diventare adulti, e ci divertiamo davvero insieme”

‘C’era una volta… la cartoleria’ è il nuovo servizio seriale de La voce di Genova dedicato a questi negozi che sembrano essere sospesi nel tempo. Rifugio di studenti, impiegati e sognatori, la cartoleria è sempre stata più di un negozio, ma un luogo dove perdersi, tra il profumo della carta nuova e i colori di pennarelli, pastelli e tempere. Oggi queste botteghe sono sempre più rare, ma con questi racconti vogliamo riscoprire il loro fascino, raccontando le storie di chi le tiene ancora in vita con passione.

Un piccolo mondo colorato, fatto di pennarelli, tempere, zaini e quaderni: questo (e tanto altro) è Impronta Grafica, la cartoleria di via Bologna 118 r, a San Teodoro, punto di riferimento di tanti piccoli e grandi abitanti del quartiere. Alla guida c’è Simona Montini, grafica appassionata che, dopo aver lasciato Milano, ha deciso di tornare a casa, nella sua Genova, e rilevare un’attività che era in piedi da più di cinquant’anni. “Il nome della cartoleria arriva proprio dal mio passato - spiega -, ma a un certo punto i genovesi che si trasferiscono sentono il bisogno di tornare a casa, e questo è stato per me”. 

La decisione di trovarsi a lavorare dietro al bancone di una cartoleria nasce quasi per caso, quando un amico le propone di subentrare: “Mi ha detto: ‘Io voglio cedere l’attività’, e lì mi è venuta una vera folgorazione. Ho pensato: un conto è trovarsi i clienti da sola, un conto è avere un’attività dove posso anche fare qualche lavoretto di grafica. E poi, sono nata in un negozio, anche se era di animali: il contatto col pubblico non mi ha mai fatto paura, mentre tutto il resto era una novità”. 

Ma non si è certo lasciata spaventare. Oggi il negozio è un piccolo regno di colori, dove i bambini si sentono a casa e dove gli adulti riescono a trovare un po’ di magia anche grazie ai loro figli. “Qui vedo i bambini diventare grandi, letteralmente: entrano la prima volta che sono alle elementari e continuano a venire a fare acquisti finché non sono ormai alle superiori, a volte anche oltre”. Il bello è che così si creano rapporti veri con chi varca la soglia dell’attività: “Il commercio online c’è, lo usiamo tutti. Però il legame che si instaura tra le persone in carne e ossa, quello rimane insostituibile”. Lo dimostra il fatto che tanti ragazzi della zona decidano di passare da Simona anche solo per un saluto, per confidarsi, per fare due chiacchiere. E, sempre a proposito di shopping online, secondo la titolare uno dei grandi problemi riguarda la disparità di trattamento: “Le stesse ditte che producono i prodotti danno la priorità ad Amazon. Se io ordino un libro online arriva in tre giorni, se lo ordino passando dai canali ufficiali ci vogliono tre mesi per farlo arrivare”. Ma il valore di una bottega non si misura solo in fatturato: “Il tessuto sociale lo creano i negozi, non i corrieri. Qui è un’oasi felice, ci sono ancora tante categorie di negozi, cosa che non accade in tutti i quartieri della città”.

Il lavoro in cartoleria è scandito dal calendario scolastico, e quello delle ordinazioni dei testi è sicuramente uno dei periodi più intensi: “Dobbiamo anticipare tanto, il ricarico sui libri è bassissimo. Ci lavori tre mesi, dall’ordine alla fasciature della copertine, e spesso mi ritrovo anche la sera per cercare di finire tutto. Basta pensare che un bambino delle elementari oggi ha, mediamente, nove libri di testo”. Eppure, la soddisfazione più grande resta il contatto umano: “La clientela più bella sono i ragazzi. Li vedi crescere, diventano amici. E poi, se ti piacciono i bambini, qui ti diverti davvero”.

Simona sottolinea più volte la necessità di lasciare i bambini "liberi di sperimentare con le mani”: “Da piccini sporcarsi, esplorare il mondo, è il proprio mestiere. Se noi adulti offriamo uno stimolo concreto ai bambini, questi seguono la loro natura vera, trovano davvero qualcosa da fare che non sia scorrere le dita su uno smartphone”. E da Impronta Grafica si trova, effettivamente, anche materiali per far disegnare anche i bambini più piccoli per consentir loro di imparare divertendosi, e anche sporcandosi. “Tra i negozi, per quanto mi riguarda, questo è l’unico che avrei potuto aprire. Ho fatto studi artistici, quindi per me è già più vicina al mio modo di vedere. Se un ragazzo oggi volesse avvicinarsi a questo mondo gli consiglierei di farlo: certo, ci sono delle difficoltà, ma la soddisfazione che arriva dai rapporti umani che si creano è davvero grande”. 


 

Chiara Orsetti

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