Anche a Genova fa sempre più caldo. Lo studio del Corriere della Sera, che analizza i dati delle temperature nelle province italiane tra il 1975 e il 2024, dimostra quello che tutti i genovesi stanno sperimentando sulla loro pelle proprio in questi giorni, con i bollini gialli e arancioni che sono ormai normale amministrazione anche a giugno.
Genova non è tra le città italiane che hanno patito di più l’effetto del global warming. Si sta peggio a Roma, Cremona, Latina, Rovigo, Terni (le prime cinque in classifica), ma i numeri disegnano una realtà chiara, checché ne dicano i negazionisti climatici.
La temperatura media estiva è salita di 2,9 gradi dal 1975 al 2024 (a oggi è di 29 gradi), mentre la massima estiva è cresciuta di 5,1 (35 gradi nel 2024, 41 nel 2023). La temperatura media annuale, invece, è di 17,5 gradi, +2,3 dal 1975. Notevole anche l’aumento delle medie mensili. Stupiscono, in particolare, i dati di febbraio (+3,5), di agosto (+3,7) e di ottobre, novembre e dicembre (+2,4).
Dati che, nel complesso, si riflettono anche sulle variazioni climatiche. Genova ha visto crescere i giorni di caldo intenso: sono 16 in più rispetto al 1975. Ma, soprattutto, sono 45 in più le notti tropicali, un fenomeno che abbiamo analizzato ai primi caldi di giugno con Paolo Bonino di Limet (leggi la notizia cliccando QUI). Palese e percepibile anche l’aumento dell’intensità delle precipitazioni: +5,5 millimetri.
L’unica buona notizia arriva dal futuro. Nello studio del Corriere della Sera, infatti, si analizzano anche le proiezioni al 2030 e, stando ai dati, pare che nel complesso ci si aspetti un generale miglioramento. Non certo un ritorno ai dati di qualche decennio fa, ma almeno un passo indietro rispetto alle vette di questi anni.














