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Attualità | 03 luglio 2025, 08:00

C'era una volta... la cartoleria – Da via Bologna a Piazza Tommaseo, fino a via di Santa Zita: così i proprietari hanno rilanciato la storica Cartoleria Minerva

Dal 1923 un punto di riferimento per la città, il negozio si è saputo rinnovare grazie a Barbara Bova e Andrea Pesce, che nel 2018 hanno preso le redini dell'attività e, nel 2021, hanno aperto un secondo punto vendita in via di Santa Zita, affrontando la pandemia e la sfida del commercio online

‘C’era una volta… la cartoleria’ è il nuovo servizio seriale de La voce di Genova dedicato a questi negozi che sembrano essere sospesi nel tempo. Rifugio di studenti, impiegati e sognatori, la cartoleria è sempre stata più di un negozio, ma un luogo dove perdersi, tra il profumo della carta nuova e i colori di pennarelli, pastelli e tempere. Oggi queste botteghe sono sempre più rare, ma con questi racconti vogliamo riscoprire il loro fascino, raccontando le storie di chi le tiene ancora in vita con passione.

Oltre un secolo di storia, precisamente dal 1923, anno della sua apertura, la cartoleria Minerva nel quartiere della Foce rappresenta molto più di un 'semplice' negozio: è un pezzo di storia e memoria collettiva e, al contempo, un chiaro esempio di come un’attività tradizionale possa essere prese in eredità, e reinventata, per affrontare i cambiamenti dei tempi moderni. E così, ad oggi, dopo esser stata un punto di riferimento per generazioni di genovesi, famiglie e studenti, custode tra scaffali e scrivanie di un assortimento vasto di prodotti, la storica attività non cede il passo e si è rinnovata nel corso del tempo. 

Questa storia si è arricchita e trasformata nel 2018, quando Barbara Bova e Andrea Pesce, residenti a Bolzaneto, hanno deciso di prendere in mano le redini di un’attività dal grande passato, ma con davanti a sé un futuro tutto da costruire. Un impegno che ha richiesto coraggio, passione e una dose importante di resilienza, soprattutto in anni segnati da crisi e cambiamenti repentini.

"Non conoscevo la storia della Minerva prima di acquistarla – racconta Barbara – però mi sono subito appassionata al nome, alla zona e  al progetto. Venivamo da una piccola attività in via Bologna, ma volevamo spostarci verso una zona più centrale, con una clientela più ampia e diversificata. Dopo una lunga trattativa abbiamo anche rilevato i muri del negozio e da dicembre 2018 abbiamo aperto con una struttura completamente ristrutturata, pur mantenendo quel mobilio antico, ormai raro, che dà un’anima al locale". 

Barbara e Andrea non sono però imprenditori di lunga data nel settore cartoleria: la loro avventura è iniziata solo nel 2015, quando aprirono il primo punto vendita in via Bologna. Lei, fino a quel momento receptionist in un negozio di parrucchiere a Sampierdarena, e lui allora senza lavoro, si sono messi in gioco in un mercato sempre più competitivo e complesso.

Nel 2021, dopo aver affrontato i primi anni della gestione in Piazza Tommaseo, è arrivata l’occasione di un secondo negozio, in via di Santa Zita, grazie alla chiusura di un’altra storica cartoleria: "Ci siamo fatti coraggio – spiega Barbara – e abbiamo deciso di prendere in affitto questo secondo punto vendita. È stata un’esperienza nuova, ma un modo per dare continuità e per allargare il nostro progetto, anche se sappiamo che ogni apertura è una sfida". 

E proprio le sfide non sono mancate, soprattutto negli ultimi anni segnati dalla pandemia e dalle sue conseguenze sul commercio tradizionale.: "Il 2019 è stato un anno positivo – ricorda Barbara – poi il 2020 e il 2021 sono stati un disastro. Abbiamo provato a fare consegne a domicilio, ma con dipendenti e costi è stato difficile. Abbiamo chiuso il 2020 con una perdita importante". 

Un’altra grande trasformazione è arrivata con la rivoluzione dello shopping online, accelerata durante i lockdown: "Durante quel periodo – dice Barbara – tutti hanno imparato a comprare su internet. Oggi c’è chi, anche sotto Natale, si affida solo a Amazon e questo ha cambiato profondamente il commercio in città. A volte manca anche il rispetto per le attività locali, e questo rende tutto più difficile". 

Nonostante tutto, Barbara continua a vedere nella cartoleria qualcosa di più di un semplice negozio: "La passione è la cosa che mi tiene qui. Amo il contatto con i bambini, la vastità degli articoli che possiamo offrire. Se avessi la possibilità, mi allargherei ancora. Ma i costi, le tasse, la concorrenza degli acquisti online rendono tutto più complicato. Purtroppo molti negozi tradizionali chiuderanno presto". 

Eppure, la storia di Minerva è la storia di una Genova che resiste. È il racconto di chi crede nei valori di un mestiere antico e vuole tenerli vivi, anche quando il mondo intorno cambia a una velocità non indifferente. Perché in fondo, dietro ogni penna, quaderno o diario, c’è qualcosa di più: un legame profondo con la città e con chi la vive ogni giorno.

Federico Antonopulo

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