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Attualità | 11 luglio 2025, 08:00

Alla scoperta dei Rolli - Palazzo Agostino e Benedetto Viale

In parte risalente al XIII secolo, l’edificio venne quasi completamente ricostruito nel Seicento da Paride Monteborgo. Nel Settecento, prima Benedetto poi Agostino, entrambi  dogi, ammodernarono la casa ma fu solo nel Novecento che si arrivò alla configurazione che ancora oggi si può ammirare in salita Pollaiuoli

Prosegue oggi, e andrà avanti per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Rolli’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle caratteristiche principali della nostra città, che è valsa anni fa il riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Si tratta del sistema dei Palazzi dei Rolli: edifici che sono vere e proprie perle del centro storico e non solo. Vi accompagneremo dentro con i nostri racconti, ve li faremo scoprire con le fotografie, vi illustreremo aneddoti e curiosità. Sempre per amore di Genova e delle nostre eccellenze. Buon viaggio insieme a noi!

Proprio di fronte al celebre Caffè degli Specchi, in salita Pollaiuoli, si trova palazzo Agostino e Benedetto Viale, anch’esso iscritto tra l’elenco dei palazzi dei Rolli.

La sua storia affonda nel XIII secolo ed è frutto di una serie di modifiche, tra cui l’ultima arrivata nel Novecento, quando un accorpamento tra il palazzo e un edificio attiguo con affaccio in Canneto, ha dato origine alla struttura attuale.

Secondo la ricerca, il palazzo è appartenuto a Paride Monteborgo, situato in piazza dei Gioardi, l’attuale piazza Pollaiuoli.

Nella seconda metà del Seicento si decise proprio la costruuzione della piazza, così, nei documenti dell'epoca compare proprio la descrizione della dimora “dell’illustrissimo Benedetto Viale”.

Fu lui, assieme ad Agostino, a portare il palazzo nella sua moderna configurazione, giocando con un nuovo impianto prospettico ottenuto proprio dall’ampliamento della piazza.

A inizio Novecento il palazzo risultava essere di proprietà di Carolina Adorno in Durazzo, a cui, qualche anno più tardi, venne aggiunto il palazzo di Canneto il Lungo.

Diviso interamente come consuetudine degli alloggi seicenteschi, il palazzo conserva tracce trecentesche. Suddiviso da cornici plastiche modanate, è certamente caratterizzato dal portale settecentesco in marmo bianco.

Interamente, la nuova scala d’accesso si trova in corrispondenza di quello che un tempo fu il vicolo a dividere i due palazzi.

Iscritto nell’elenco dei Rolli, il palazzo compare tra gli edifici ‘tralasciati per essere piccoli’.


 

Isabella Rizzitano

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