Confindustria Genova rompe gli indugi e interviene nel dibattito sullo Skymetro, il progetto di linea sopraelevata di trasporto pubblico destinato a collegare la Val Bisagno al centro città. In una nota ufficiale, l’associazione degli industriali genovesi esprime “netta contrarietà” all’ipotesi di rinuncia all’opera, definendola “fondamentale per il tessuto produttivo e occupazionale del territorio”.
“La realizzazione del nuovo asse di trasporto – si legge nel comunicato – è stata approvata all’unanimità dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, con opportune prescrizioni da recepire. È essenziale che gli investimenti in infrastrutture già approvati o avviati vengano portati avanti, per garantire continuità amministrativa e sviluppo del territorio”.
L’opera, dal valore stimato di circa 700 milioni di euro, rappresenterebbe – secondo Confindustria – un’occasione irripetibile per migliorare la mobilità in una delle principali vallate genovesi, da sempre penalizzata sul fronte dei collegamenti. “Gran parte delle risorse sono già disponibili – sottolinea l’associazione – ed è impensabile rinunciare a questo progetto senza compromettere anni di pianificazione e la possibilità stessa di ricevere i finanziamenti”.
La nota evidenzia inoltre l’urgenza di rispondere a una domanda concreta e consolidata: “Le imprese e i lavoratori con sede in Val Bisagno chiedono da oltre trent’anni un sistema di mobilità moderno ed efficiente. Parlare oggi di ‘progetti alternativi’ allo Skymetro significherebbe perdere tempo e risorse, ripartendo da zero e lasciando il territorio ancora una volta senza risposte”.
Non manca un riferimento alle possibili ricadute economiche e logistiche legate anche al miglioramento della viabilità durante gli eventi sportivi. “L’opera contribuirebbe anche a decongestionare il traffico generato dalle manifestazioni allo stadio Ferraris e a valorizzare ulteriormente la zona”.
Confindustria conclude ribadendo la disponibilità al dialogo: “Siamo consapevoli della complessità del progetto, ma fermamente convinti della necessità di portarlo avanti. Restiamo a disposizione dell’amministrazione per un confronto costruttivo nell’interesse della città e del suo sviluppo”.













