Nel 2023 in Liguria sono stati denunciati 67.236 reati, in aumento rispetto ai 65.274 del 2022 e ai 56.550 del 2020. Più della metà dei casi (il 56%) si concentra a Genova, che ha registrato 37.632 denunce. Lo dicono i dati Istat elaborati dal Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, che raccontano una Liguria dove i reati contro il patrimonio e la persona restano una presenza costante: 1.372 furti in abitazione, 637 rapine, 157 estorsioni, 1.147 lesioni dolose, 125 violenze sessuali, 19 tentati omicidi e 7 omicidi consumati solo nel capoluogo.
A livello percentuale, rispetto alla popolazione, nel 2022 l’incidenza maggiore è stata registrata a Imperia (5,04%), seguita da Genova (4,36%), Savona (4,32%) e La Spezia (3,50%).
Accanto a questi numeri ci sono le persone e le storie di chi si ritrova all’improvviso a fare i conti con un evento traumatico. “Non possiamo pensare che la gestione delle vittime sia affidata solo all’intuito degli operatori”, spiega Andrea Campanile, Garante regionale per la tutela delle vittime. Da qui nasce il primo corso di formazione online in Italia rivolto agli operatori delle Polizie locali, realizzato con la Questura di Genova, il Comando provinciale dei Carabinieri e l’Università di Genova.
Il corso, articolato in quattro moduli e sviluppato da Liguria Digitale, offre agli agenti strumenti legali e psicologici per migliorare l’approccio nei confronti delle vittime. Si tratta di tecniche di comunicazione, psicologia e conoscenze giuridiche per affrontare le prime fasi dopo un reato, fornendo supporto emotivo e informazioni pratiche.
“Si tratta di un passo avanti per rafforzare il legame tra istituzioni e cittadini, mettendo al centro la dignità della persona”, commenta il presidente della Regione Liguria Marco Bucci. Il progetto prende le mosse da un’iniziativa pilota svoltasi a marzo a Genova, che aveva coinvolto oltre cento agenti, e ora viene esteso a tutti i comandi liguri.
Il presidente del Consiglio regionale Stefano Balleari lo definisce “un corso prezioso, perché dà agli agenti gli strumenti per diventare un’ancora di salvezza per le persone che hanno subito un danno economico, fisico o psicologico”. Un ruolo che, sottolinea anche l’assessora comunale alla Sicurezza Arianna Viscogliosi, “non si esaurisce nel momento del contrasto al reato, ma deve accompagnare il cittadino anche nel dopo, perché anche un reato minore può essere destabilizzante”.
Dal 2017 al 2023 in Liguria sono state registrate 35 domande di accesso al Fondo per le vittime di reato, uno strumento ancora poco conosciuto ma che racconta di bisogni crescenti.