/ Attualità

Attualità | 22 luglio 2025, 08:00

La pista ciclabile manda il traffico in tilt: la Valpolcevera teme il blocco a settembre

Aiuole, carreggiate dimezzate e ingorghi quotidiani tra Pontedecimo e Bolzaneto. Il presidente del Municipio Michele Versace raccoglie le voci del territorio: “Serve un compromesso tra bici e auto”

Foto: Stefano Bertuccioli

Foto: Stefano Bertuccioli

È ancora in fase di realizzazione, ma già sembra essere fonte di malcontento la nuova pista ciclabile della Valpolcevera, chiamata ‘SuperlaValle’. L’infrastruttura, lunga quattordici chilometri, pensata per collegare Pontedecimo alla Fiumara, passando per Trasta e Bolzaneto, è stata presentata dal Comune di Genova nel gennaio 2022. La funzione con cui il progetto è stato pensato è chiara: favorire e incentivare la mobilità sostenibile, facilitando i collegamenti con le stazioni ferroviarie e altri punti di interesse con parcheggi dedicati alle biciclette, stazioni per il bike-sharing e colonnine per la ricarica delle e-bike. 

La realizzazione dell’opera, però, sta causando non pochi problemi ai residenti, specialmente nel tratto compreso tra via Romairone, vicino all’Ipercoop, e via Polonio: molti automobilisti hanno segnalato lunghe code e tempi di percorrenza aumentati in modo sensibile, soprattutto negli orari di punta, dovuti ai cantieri e alle modifiche alla carreggiata. 

Negli ultimi giorni, poi, il presidente del Municipio Valpolcevera Michele Versace ha proposto, d’accordo con l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova Emilio Robotti, l’eliminazione delle attuali aiuole, previste da progetto, per garantire l’ampliamento della carreggiata stradale, con l’obiettivo di migliorare la fluidità del traffico senza compromettere lo sviluppo della mobilità sostenibile. “Ho segnalato la questione dopo aver ricevuto decine e decine di segnalazioni dai cittadini della Valpolcevera e dei comuni limitrofi - spiega Versace -. Segnalazioni che ritengo assolutamente legittime. Mi sono attivato, e insieme all’assessore Robotti siamo riusciti a ottenere la revisione delle aiuole nel tratto centrale: su questo ho insistito moltissimo, ma non basta. Come Municipio, sempre partendo dalle istanze del territorio che rappresentiamo, e non certo per pregiudizi ideologici sulla mobilità sostenibile,  abbiamo chiesto, e continueremo a chiedere in questi giorni, ulteriori modifiche nei tratti successivi. Perché quel progetto, che ha un intento nobile e condivisibile, pur essendo tecnicamente ineccepibile, presenta delle criticità reali”.

Il pensiero del presidente del Municipio è chiaro: non è una presa di posizione, ma la necessità di rispondere ai residenti: “Non mettiamo in dubbio che il progetto della pista ciclabile sia stato realizzato da tecnici, architetti e ingegneri competenti, secondo tutte le normative. Ma il problema è che quel tipo di intervento, in quella strada, che è l’unica via a scorrimento medio della Valpolcevera e viene percorsa quotidianamente da migliaia di persone, lì non funziona. O, quantomeno, andava progettato in modo diverso. Perché la mobilità sostenibile deve poter convivere con quella quotidiana di pendolari, lavoratori, studenti. E tra questi, naturalmente, ci sono anche persone che si muovono in bicicletta. Ma bisogna trovare un equilibrio”.

Mi auguro si possano fare quelle che tecnicamente vengono chiamate ‘variazioni progettuali’, perché se non sarà così, da settembre il tratto sarà bloccato. Ci vorrà un’ora e mezza per spostarsi da Pontedecimo a Trasta, e temo che i cittadini non la prenderanno bene. E io, su questo, mi assumo tutte le responsabilità: come Municipio saremo al loro fianco. Perché non si può pensare che i vantaggi di una pista ciclopedonale, per quanto importanti, possano giustificare disagi enormi per migliaia di persone”. La pista, infatti, è stata realizzata su una strada che rappresenta l'unica via di scorrimento medio in Valpolcevera, una via di collegamento percorsa da molte persone ogni giorno, vista anche la presenza di molte aziende e, quindi, anche di mezzi lavorativi: “In un mondo ideale, tutti ci muoveremmo in bicicletta o a piedi - spiega ancora Versace -. Ma c’è anche il mondo reale: la gente deve andare a lavorare, deve accompagnare i figli a scuola, deve spostarsi. Basta ascoltare le persone. Sui social, nelle email, nei colloqui diretti, c’è chi dice: ‘Com'è possibile che per fare 4 chilometri io ci metta un’ora e mezza? Com’è possibile che via Romairone, ora sia diventata grande la metà?’. È evidente che così non può funzionare, e trovare una soluzione è compito dei tecnici, non mio”. 

Il punto è che nessuno è contrario a priori: “Non sono contro l’opera in sé. Qui non si è contro, qui si è a favore della vivibilità e della qualità della vita dei cittadini - precisa Versace -. E quando hai venti persone al giorno che ti scrivono, e altre cinquanta che lo dicono sui social, tutti con lo stesso problema… beh, anche se il progetto mi piace, qualche dubbio me lo faccio venire. Ora siamo in estate, la situazione è più gestibile, ma da settembre, con la riapertura delle scuole, il traffico è destinato a intensificarsi ulteriormente”. 

Ieri mattina alle 7.30 – aggiunge l’assessore comunale alla Mobilità Emilio Robotti - abbiamo fatto un sopralluogo con i tecnici, il presidente Versace, la giunta municipale e la Polizia locale. Abbiamo ereditato un’opera - finanziata con 1,8 milioni di euro del Pnrr che implica delle tempistiche serrate nella realizzazione ed eventuali penali per i ritardi - la cui realizzazione sta creando molti problemi alla vita quotidiana delle cittadine e dei cittadini della Val Polcevera: siamo al lavoro, in dialogo costante con il territorio, per concordare tutte le modifiche possibili per migliorare l’opera e la situazione del traffico. Le criticità attuali sono frutto sicuramente della scarsa attenzione della precedente amministrazione nella programmazione dei cantieri, che abbiamo ereditato, e per le ricadute del cantiere sul quotidiano, in un combinato disposto con altre opere in fase di realizzazione, pubbliche e private. Nei prossimi giorni avremo altri incontri e auspichiamo di trovare entro l’estate una soluzione alla viabilità della vallata soprattutto in vista della ripresa dell’anno scolastico e della piena attività lavorativa, al rientro delle ferie agostane”.

Chiara Orsetti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium