Difficile aspettarsi o chiedere di più al Genoa che, seppur in versione precampionato, dal "Carlos Tartiere" di Oviedo lancia segnali significativi dopo le due settimane in Val di Fassa e i primi giorni di rientro a Genova.
All'ormai rodata organizzazione mostrata già lo scorso anno, nella versione '25/'26 della sua gestione mister Patrick Vieira sembra voler improntare un Grifone decisamente più spinto avanti, facendo maturare e amplificando quel concetto di pressione alta, se non altissima, vistosi applicato in alcune occasioni un anno fa.
Così dal triangolare per celebrare il centenario del Real Oviedo, Leali e compagni tornano in terra ligure - prima della prossima trasferta internazionale a Rennes - con una netta vittoria di prestigio contro il Villarreal (squadra che la prossima stagione disputerà la Champions League, ndr) per 3-1, un pareggio per 0-0 combattuto contro i padroni di casa e cinque punti in classifica.
Ma più dei numeri, a impressionare è stato lo stato avanzato di rodaggio dei meccanismi del Vecchio Balordo, con Vieira che sceglie di partire per la Spagna con un gruppo di 24 elementi dal quale sono assenti Østigard, Vasquez ed Ekuban, oltre ad Ankeye, Debenedetti, Vogliacco, Bohinen, Lysionok e Papadopoulos, rimasti a Genova.
Genoa-Villarreal
Nella gara d’apertura, sono i rossoblù a passare subito avanti. Pressione altissima, a ridosso dell'area avversaria, di Norton-Cuffy che al 5' intercetta il tentativo di lancio lungo di Parejo sorprendendo con la traiettoria Conde. Gli uomini di Marcelino reagiscono e pareggiano dopo pochi giri di lancetta, al 14', con Kambwala abile a sbucare alle spalle di Martin sugli sviluppi di un corner.
E' però poi il Genoa a prendersi l'intera posta in palio nella sfida, come tutte, da 45'. Al 25', una splendida azione manovrata porta al rigore conquistato da Masini: Vitinha si fa parare il primo tentativo ma ribadisce in rete con freddezza; a chiudere definitivamente i giochi ci pensa Grønbæk al 40' ben servito da Messias, scavalcando l'estremo avversario con un tocco morbido per il 3-1 finale. La ciliegina sulla torta, con punto extra, arriva dalla lotteria dei rigori, dov'è decisiva la parata di Leali - bravo anche a salvare i suoi in gara -su Parejo.
Real Oviedo - Genoa
Cambia l'atteggiamento dell'avversario, cambiano le scelte di Vieira nella seconda mini sfida (sia dall'inizio che, successivamente, a gara in corso), e sono stavolta i padroni di casa a rendersi più pericolosi.
È Hassan, imprendibile sull’out destro, a creare i maggiori grattacapi per la retroguardia genoana, difesa inizialmente da un centrocampo a due e, nell'ultima mezz'ora, da un terzetto con Malinovskyi in cabina di regia. L'esterno degli asturiani prima serve Viñas, poi Reina, ma entrambi mancano il bersaglio di un soffio.
Il Genoa risponde con Martin, il cui mancino al veleno viene respinto da Escandell con un grande intervento ma è, di fatto, l'unica occasione in cui il Grfinoe riesce a rendersi pericoloso. E' invece Siegrist a tenere in piedi i suoi intervenendo prima su Hassan e poi su Chaira, tenendo inviolata la porta e lo 0-0 sul tabellone.
Stavolta da dischetto è invece la squadra spagnola, grazie all'errore di Colombo che si fa parare il tiro dagli undici metri.














