Dopo le polemiche delle ultime ore, Aspi ha deciso di intervenire in modo netto rispondendo con una nota ufficiale alla dura presa di posizione della sindaca di Genova Silvia Salis, arrivata ieri nel corso di un confronto sul tema del tunnel subportuale.
Autostrade per l’Italia ha ribadito il proprio impegno nei confronti della comunità ligure con l’intento di rispettare gli accordi assunti con gli enti locali.
“Aspi - si legge ancora nella nota - rimane assolutamente concentrata sul tema della sicurezza che resta prioritaria in tutte le sue attività, a partire dal prosieguo del vasto piano di ammodernamento e manutenzione che sta portando avanti su tutta la rete in concessine, con uno sforzo notevole proprio sul territorio ligure”.
LE PAROLE DELLA SINDACA SALIS
Interrogata in merito alle tempistiche di realizzazione del tunnel subportuale nel corso del Consiglio Comunale di ieri, la sindaca Silvia Salis ha risposto con una presa di posizione netta in merito.
Dopo aver ribadito che la costruzione del tunnel pensato per collegare il ponente al centro cittadino rientra nei piani di ristoro sottoscritti con la società a seguito del crollo del ponte Morandi, Salis ha fatto sapere che le criticità sono legate ai costi della realizzazione dell’infrastruttura, passati da “700 milioni a 1 miliardo e 129 milioni di euro".
Di fronte a questa lievitazione, la stessa ASPI "vorrebbe compensare i costi aggiuntivi – ha dichiarato la Sindaca, citando testualmente – con la riduzione anche temporanea di una o più delle voci a carico del concessionario nell'ambito di quanto previsto dall'accordo negoziale”.
Salis ha proseguito: “Lo scorso 21 luglio con questa lettera Autostrade per l'Italia ci ha detto che siccome il tunnel subportuale costa di più, allora non farebbero gli altri interventi per i quali c'era già un accordo". Una situazione definita "grave" dalla stessa Sindaca, non solo perché "i genovesi sono tornati a dover pagare il pedaggio, che ricordo non avremmo dovuto pagare fino al 2031 e invece è dal 2021 da fine 2021 che siamo tornati a pagare", un pedaggio che "cubava l'anno più o meno tra i 13 e i 15 milioni di euro”; ma anche perché ora si rischia di vedere "ridurre tutte le opere e gli interventi di risarcimento che Autostrada si era impegnata a fare".
L'amministratore delegato Giana, ha continuato la Sindaca riportando le parole testuali, avrebbe scritto che "le risorse residue dell'accordo negoziale sarebbero temporaneamente allocate quasi esclusivamente al completamento del tunnel subportuale e pertanto non residuerebbero fondi a sufficienza per dar seguito agli altri interventi”.
Sul tema, la Prima Cittadina non ha intenzione di arretrare:"Noi non intendiamo in nessun modo rinunciare al risarcimento dovuto a questa città per quello che è successo e per il disagio che questa città ha subito in seguito alla tragedia". La Sindaca ha poi sottolineato che l'accordo prevede già espressamente che se i costi per la realizzazione del tunnel subportuale e di quello della Val Foltanabona eccedessero i 930 milioni previsti, questi costi andrebbero "ridistribuiti tra quelle che sono i pedaggi di tutta la rete autostradale nazionale". "Per cui non c'è nessun motivo di riversare i costi del tunnel su quelle che erano delle opere che Genova si stava aspettando”.
Un aspetto particolarmente allarmante evidenziato dalla Sindaca è che "tra gli interventi sacrificati ci sarebbero anche la manutenzione e messa in sicurezza di ponti, viadotti e impalcati". Genova, ha ricordato la Sindaca all'aula, "ne possiede 600" e questo "è un grande onere che comporta anche dei rischi”.
Di fronte a questa grave minaccia, Salis il primo agosto ha inviato una "risposta molto decisa" alla lettera di ASPI, citando direttamente le parole dell'amministratore delegato Giana: "I vantaggi attesi dalla realizzazione del tunnel potrebbero essere annullati dalle criticità derivanti dalla sottovalutazione dello stato manutentivo del sistema infrastrutturale urbano”.
"Noi dobbiamo difendere Genova -ha ripetuto Salis -, dobbiamo difendere la sicurezza della nostra città". Per questo, è stato immediatamente richiesto l'avvio di un "tavolo tecnico al quale tutti i soggetti coinvolti devono partecipare. Genova non farà un passo indietro su questo tema perché credo che abbiamo pagato abbastanza. Questo è un tema che coinvolge tutti, maggioranza, opposizione, perché è un tema di sicurezza della città ed è un tema di risarcimenti per una tragedia che abbiamo subito sotto tutti i punti di vista che possono essere considerati”.
Ancora: “Come Giunta ci impegniamo a renderci disponibili immediatamente, appena ci sarà una risposta di Autostrade, a d approfondire in consiglio o in commissione quella che è stata la risposta e quella che potrà essere la nostra posizione successiva ma è importante prendere una posizione forte perché Genova riceva quello che merita”.














