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Attualità | 31 agosto 2025, 08:00

Da sport di nicchia a passione collettiva: l'esplosione del padel, un gioco che contagia tutti

Tra le strutture più frequentate e di successo in città c'è il City Padel di Pra': "Questo sport ti permette di divertirti subito e di migliorare gradualmente”, spiega l’istruttore Gabriele Olivieri

A Genova Pra’ il padel sta guadagnando sempre più terreno: nato come sport di nicchia, oggi è diventato un fenomeno sociale che attira grandi e piccoli, principianti e appassionati. City Padel Genova, aperto nel maggio 2023 dai soci Alessandro Maralino, Luca Marini e Dario Maritano, è diventato uno dei punti di riferimento della città. Gabriele Olivieri, istruttore, racconta assieme ai colleghi (istruttori) Alberto Cibrozzi e Sergio Navarro Caballero, come il progetto sia nato da zero e come il padel stia conquistando sempre più persone, tra divertimento, competizione e socialità.

Abbiamo aperto nel maggio 2023 – racconta Olivieri – e io sono arrivato qui un po’ per caso, grazie a un’amicizia con i proprietari. Loro, Alessandro, Luca e poi Dario, hanno creduto in questa idea, e io ho avuto la possibilità di crescere insieme a loro. Siamo partiti tutti e tre da zero, senza esperienza, e oggi possiamo dire di essere cresciuti insieme. È stata una vera scommessa, ma siamo felici di averla fatta". 

La struttura di City Padel Genova offre molte opportunità: sei campi da padel (tre coperti e tre scoperti, che saranno protetti da una tensostruttura entro il 2026), una pista di atletica, un campo da calcetto e uno da beach volley. “Chi viene qui può fare quasi tutto – spiega Olivieri – e negli ultimi mesi abbiamo anche iniziato collaborazioni con MTD Level e introdotto l’Irox, uno sport in crescita. Ma il cuore della nostra attività resta il padel".

Secondo l’istruttore, il padel è più immediato del tennis: “Se fossimo quattro persone che non hanno mai preso in mano una racchetta, potrebbero entrare in campo, conoscere le regole di base e divertirsi da subito. Nel tennis ci vorrebbero settimane di allenamento solo per palleggiare. Il padel, con il campo più piccolo e il gioco due contro due, rende tutto più semplice". 

Nonostante la semplicità iniziale, il padel richiede impegno per chi vuole praticarlo a livello agonistico. “Bisogna lavorare sui gesti tecnici, fare allenamento, studiare la tattica. Ma è uno sport che ti permette di divertirti subito e di crescere gradualmente". 

Olivieri ricorda il boom post-Covid: “Dopo la pandemia, molti si sono avvicinati al padel perché non si potevano fare sport di gruppo. Chiunque provasse, restava subito conquistato: è divertente, stimolante e aggregativo. Persone di tutte le età, dai bambini agli over 60, si sono avvicinate a questo sport". 

Un aspetto che Olivieri sottolinea è la dimensione sociale: “Il padel è uno sport di gruppo. Dopo la partita, al di là del risultato, ci si ritrova per un aperitivo, una birra, magari una cena insieme. Questo crea comunità, fa nascere amicizie e fa sentire tutti parte di un gruppo. È una differenza sostanziale rispetto al tennis, che è più individuale". 

Il confronto con il tennis è inevitabile, soprattutto perché Olivieri proviene da quella disciplina: “Io ho smesso di giocare a tennis da adolescente e lì sentivo molta pressione, spesso era frustrante. Nel padel, invece, vado in campo e mi diverto. Anche a livello competitivo, il padel permette di ottenere risultati più rapidamente e ti stimola a migliorare costantemente. È uno sport più accessibile, ma non per questo meno tecnico o impegnativo". 

Secondo Olivieri, la Liguria e Genova sono un po’ indietro rispetto ad altre regioni italiane: “Ci sono zone come Lazio, Lombardia e Piemonte con molte più strutture, più campi e più giocatori. Questo permette ai risultati di arrivare prima e al livello tecnico di alzarsi più velocemente. Qui siamo un po’ indietro, ma la nostra Academy cerca di colmare il divario". 

City Padel Genova Academy è il progetto tecnico della struttura: “Abbiamo corsi invernali ed estivi, gruppi di quattro persone dello stesso livello, dall’amatore all’agonista. Lavoriamo sulla tecnica, sulla tattica, mettiamo in pratica i colpi attraverso partite guidate e schemi di gioco. Ma la cosa fondamentale è anche far conoscere le persone tra di loro: nuovi gruppi, nuove amicizie, più possibilità di divertirsi insieme". 

Olivieri conclude con un pensiero sul futuro e sulla passione che guida il progetto: “Dobbiamo continuare a far crescere questa fiammella. Il padel è divertimento, socialità e passione. È per tutti: dai più giovani ai più anziani, chiunque può mettersi in gioco, partecipare ai tornei e divertirsi. Speriamo che in Liguria nascano più strutture come la nostra, così da dare continuità a questo movimento che sta conquistando sempre più persone". 

Federico Antonopulo

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