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Attualità | 05 dicembre 2025, 10:15

Via Cantore, le associazioni ambientaliste e della mobilità: “Sì alle corsie bus protette. Scelte decisive per una città più veloce e vivibile”

Dal WWF a Genova Ciclabile, otto realtà cittadine sostengono il progetto delle corsie riservate: “Benefici per trasporto pubblico, commercianti e qualità della vita”

Via Cantore, le associazioni ambientaliste e della mobilità: “Sì alle corsie bus protette. Scelte decisive per una città più veloce e vivibile”

Le corsie riservate ai bus in via Cantore non sono soltanto un’opzione tecnica, ma una scelta strategica per il futuro della mobilità genovese. A sostenerlo sono otto associazioni - WWF, UTP Genova, Famiglie senz’auto, Mobìge, SìTram, Parents for Future, Genova Ciclabile e Amici di Ponte Carrega - che in una nota congiunta spiegano perché il progetto vada non solo difeso, ma rafforzato.
Il documento, diffuso oggi, vuole chiarire la posizione dei gruppi, che si dicono favorevoli tanto alla soluzione delle corsie centrali quanto a quelle laterali, purché “protette da cordoli o da sistemi che impediscano la sosta selvaggia”.

Secondo le associazioni, il tema non è solo urbanistico ma è una questione di efficienza, affidabilità e diritti di mobilità. “Le corsie riservate protette permettono di velocizzare e rendere più puntuali i passaggi degli autobus, utilizzati ogni giorno da decine di migliaia di cittadini”, si legge.
Una maggiore rapidità delle percorrenze renderebbe il mezzo pubblico più attrattivo per nuovi utenti, alleggerendo il traffico privato e contribuendo anche a ridurre i costi di gestione per AMT grazie alla regolarità del servizio.

Secondo le firmatarie del documento, gli effetti positivi ricadrebbero sull’intera città: meno auto incolonnate, maggiore certezza dei tempi di viaggio e un trasporto pubblico finalmente competitivo rispetto al mezzo privato.

"Il progetto degli assi di forza è un progetto intrinsecamente sbagliato, ma corsie preferenziali per i mezzi pubblici sono fondamentali in ogni caso per garantire efficienza al trasporto pubblico, tempi di percorrenza certa e maggiore attrattività per i cittadini" scrivono sottolineando che del progetto è possibile salvare alcune idee.

Un punto chiave riguarda la sicurezza delle fermate. In caso di corsie centrali, le associazioni chiedono la realizzazione di pensiline adeguate, riparate e sufficientemente ampie. Se invece si opterà per corsie laterali, chiedono obbligatoriamente cordoli o barriere fisiche che evitino l’invasione delle auto.

Non manca un riferimento ai timori dei commercianti della zona, che temono ricadute negative sull’afflusso dei clienti. Le associazioni ribaltano la prospettiva: eventuali difficoltà non sarebbero legate alle corsie dedicate, ma alla soppressione di collegamenti oggi considerati strategici, come la linea 7 e i collegamenti tra via Cantore e Cornigliano oltre piazza Massena.
Un trasporto pubblico efficiente, spiegano, non è un ostacolo per il commercio: “È il suo primo alleato, perché porta più persone nei quartieri in modo semplice e veloce”.

Il messaggio è chiaro: via Cantore può diventare uno dei corridoi più efficienti della città, ma servono scelte nette e infrastrutture progettate con cura. Le associazioni ribadiscono dunque il loro sostegno “a un intervento che migliorerebbe la qualità della vita di decine di migliaia di cittadini ogni giorno”.

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