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Sport | 27 dicembre 2025, 18:13

Le prime volte di Conti e Barak e la Samp rimette la testa fuori dall'acqua. Gregucci: "Partita da squadra, bravi a restare lucidi nonostante lo svantaggio"

La terza vittoria casalinga di fila (Reggiana ko 2-1) regala ai blucerchiati tre punti vitali in chiave salvezza: "Complimenti a chi è entrato dalla panchina, del mercato si occupano i direttori". Si teme per il ginocchio di Venuti

Foto G. Siri

Foto G. Siri

Con quegli attributi e quel carattere venuti meno praticamente per gran parte del 2025, la Sampdoria riesce a regalare una gioia ai propri tifosi proprio sul gong di un anno da dimenticare in fretta, superando nel finale la Reggiana grazie al primo gol in blucerchiato di Antonin Barak, che sigla all'88' il definitivo 2-1 dopo l'iniziale vantaggio granato firmato Portanova, beccato a più riprese dal pubblico del "Ferraris", e il momentaneo pari di Francesco Conti (anche per lui primo centro con i grandi dopo le buone prestazioni offerte nell'ultimo periodo). 

Una prova gagliarda da parte della squadra di Gregucci, che sale a quota 17 punti in classifica (fuori dalla zona playout), scavalcando in un colpo solo Mantova, SudTirol ed Entella e raggiungendo lo Spezia, vittorioso nell'anticipo delle 12.30 contro il Pescara fanalino di coda. 

Così il tecnico blucerchiato nella conferenza post gara: "Chiudere quest'anno con una prestazione di cuore è fondamentale, i ragazzi sono stati sul pezzo, complimenti a chi entrato per aver dato un apporto decisivo alla gara: sono tutti atteggiamenti che fanno ben sperare, possiamo iniziare finalmente a parlare di squadra. Era necessario portare a casa i tre punti, anche in svantaggio non abbiamo perso la testa, facendo una gara ordinata. Barak? E' da un po che si allena bene, è un campionato dove non si gioca in undici, conta avere professionisti che quando entrano determinano. La vittoria ti porta ad analizzare con più serenità le varie situazioni, oggi bisognava vincere e lo abbiamo fatto con lucidità e con i giusti comportamenti proprio come avevo chiesto alla vigilia. E' la terza gara di fila che subiamo gol in casa, ma i ragazzi non hanno mai perso il filo logico della partita rimanendo sul campo in maniera intelligente, contro una squadra che ha reso la partita dura e complicata. Non fatemi domande sul mercato, è compito dei direttori, il nostro obiettivo è rendere la squadra solida e competitiva". 

Su Pafundi: "E' un giovane, deve conoscere queste categorie anche sul piano fisico, il talento è innegabile. Finale concitato? Sta diventando la specialità di casa - sorride Gregucci - è stato espulso anche l'addetto al campo, non so del rosso a Foti, è successo nel tunnel dopo la partita. La posta in palio ha determinato certi comportamenti. Venuti? Probabile interessamento del crociato, valutazioni nelle prossime ore". 

Non sono mancate alcune scintille con Portanova, autore del momentaneo 1-0 granata: "Cose di campo, ho cercato di chiuderla lì, non so di cosa si sia lamentato". 

Chiosa finale sul significato di Samp per lo stesso Gregucci:"La Samp per me è un mondo grande, che porta delle enormi responsabilità. La Samp per me è un vecchietto di 86 anni che, quasi piangendo, mi dice: "mi è rimasto solo questo, per favore fai qualcosa". Pagherei di tasca mia quel tifoso - chiude il tecnico - per farlo felice". 

Paolo Garassino


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