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Politica | 24 luglio 2019, 13:24

L'allarme di Gianni Pastorino sul Carlo felice: "Emergenza finita?"

Il consigliere regionale del Partito Democratico: "L'assessore Cavo minimizza. Allora perché la Regione pensa a un contributo straordinario e, tramite il suo consigliere, ha bocciato il bilancio del teatro?"

L'allarme di Gianni Pastorino sul Carlo felice: "Emergenza finita?"

È notizia di questi giorni che Regione Liguria abbia in programma di erogare un contributo straordinario alla Fondazione Teatro Carlo Felice. "Positivo che la giunta prenda in considerazione un intervento del genere, visto anche che la Liguria è una fra le Regioni che contribuisce meno al sostegno delle attività e allo sviluppo della propria fondazione lirico sinfonica. Ma questo provvedimento straordinario contrasta palesemente con le precedenti affermazioni dell’assessore Cavo, secondo la quale l’emergenza del Carlo Felice sia ormai conclusa. Al contrario, la necessità di un contributo straordinario dimostra che l’emergenza sia tutt’ora in corso – dichiara il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino, che, in merito, la scorsa settimana ha presentato un’interrogazione alla giunta Toti -. Commentando il nostro intervento con i media, l’assessore Cavo minimizza; ma sostiene una serie di inesattezze. Il che ci preoccupa sulla sua reale conoscenza della situazione".

"Facciamo alcune considerazioni. Uno: se i conti sono in ordine, come afferma l’assessore Cavo, come mai il consigliere di indirizzo nominato dalla Regione ha votato contro l’approvazione del bilancio? Delle 2 l’una: o il consigliere non ha riferito nulla all’assessore, oppure l’assessore non ha compreso la situazione. Due: non ci risulta, come afferma l’assessore, che siano arrivati definitivamente i fondi stanziati dalla legge Bray – spiega Pastorino -. Tre: il bando per il posto stabile da direttore amministrativo non può essere disposto dal Ministero, come invece affermato dall’assessore Cavo. Questa scelta, infatti, spetta totalmente alla Sovrintendenza, che si assumerà la responsabilità di bandire un concorso per un ruolo che a nostro giudizio non può essere occupato a tempo indeterminato".

"A prescindere dal contributo straordinario, che di fatto non risolve i guasti strutturali delle finanze del teatro, come gruppo consiliare ribadiamo di non condividere assolutamente la gestione della Fondazione Carlo Felice di questi ultimi anni– sottolinea Pastorino -. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione, molto articolata e circostanziata, che chiede spiegazioni sulla scorta delle relazioni della Corte dei Conti e del Commissario nazionale alle fondazioni lirico sinfoniche. È bene ricordare che in gioco ci sono centinaia di posti di lavoro e la sopravvivenza stessa dell’ente culturale più importante di questa regione".

"Noi continuiamo a ritenere che la situazione del Carlo Felice sia esplosiva. Ci piacerebbe che l’assessore Cavo ci fornisse risposte puntuali alla nostra interrogazione, formulata legittimamente  nell’ambito del nostro potere ispettivo; ci piacerebbe che argomentasse punto per punto, piuttosto che contestarci in maniera vaga, ribattendo ai nostri rilievi con banali affermazioni di “buona amministrazione – conclude Pastorino -. Ovviamente ci dichiariamo disponibili a misurarci sia con l’assessore, sia con la dirigenza del Carlo Felice, in una commissione consiliare appositamente convocata".

Redazione


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