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Politica | 18 settembre 2019, 15:04

Il M5S propone un referendum comunale abrogativo e una petizione: "Difendiamo il benessere della città"

L'intenzione è quella di cancellare una delibera con cui il Comune cede all'autorità portuale un'area fra Fiera e Porto Antico, oltre che mettere in discussione la destinazione d'uso della zona in cui è allestito il Salone Nautico (VIDEO)

Il M5S propone un referendum comunale abrogativo e una petizione: "Difendiamo il benessere della città"

Il Movimento 5 Stelle ha presentato oggi una doppia iniziativa mirata a coinvolgere la popolazione nel determinare la destinazione d'uso e il riassetto urbanistico dell'area compresa tra il Porto Antico e la Fiera di Genova. Per i pentastellati i temi di centrale importanza sono la salute dei cittadini, e quindi lo stop a nuove attività industriali nella zona, e l'economia locale, con il rilancio della vocazione commerciale e turistica.

Sul tavolo c'è un referendum comunale abrogativo, che si propone di cancellare la delibera con cui l'anno scorso il consiglio comunale ha ceduto una zona della Darsena nautica all'Autorità Portuale, la quale a sua volta l'ha concessa all'impresa Amico &Co Srl: l'obiettivo è scongiurare la possibilità che tale zona possa essere adibita ad attività industriale, piuttosto che procedere a una sua valorizzazione in chiave pubblica. "La documentazione è già stata presentata agli uffici del Comune, che dovranno verificare la validità del questi che poniamo da un punto di vista tecnico - spiega la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Liguria, Alice Salvatore -. Dopo questo passaggio ci verrà comunicata la data per la consultazione, e da allora dovremo raccogliere seimila firme. Il voto sortirà l'effetto di cancellare la delibera in cui si sancisce la cessione dell'area se ad esprimersi in questo senso saranno almeno un terzo dei cittadini aventi diritto di voto". 

Parallelamente prende il via la petizione indirizzata a "mantenere le aree della Darsena a uso pubblico, per potenziare le manifestazioni fieristiche come il Salone Nautico, e anche le fiere permanenti della nautica da diporto" si legge nel documento. "Nel 2003 un accordo di Programma tra Regione, Comune e Autorità Portuale definiva la riorganizzazione dell'area tra Fiera e Riparazioni Navali, indicando chiaramente il perimetro tra l'area industriale delle riparazuioni e l'area fieristico-urbana - spiega Alice Salvatore -. In questi anni gli spazi gli spazi dell darsena genovese sono stati divisi tra la Amico & Co Srl, multinazionale dell nautica di lusso, e Ucina, l'ente senza scopo di lucro che organizza il Salone Nautico. Finora queste realtà hanno convissuto con spazi concepiti secondo le specificità di ciascuno, ma questa situazione recentemente è cambiata. L'autorità Portuale ha concesso, con il consenso di Bucci, un rinnovo di 20 anni alla Amico % Co, limitando invece le concessioni  Ucina a soli 4 anni". Per Alice Salvatore il nuovo assetto, oltre a mettere in discussione il futuro del Salone Nautico, contraddice la logica di riqualificazione propria del progetto Waterfront di levante: "Un progetto che come avevamo previsto è fallito per mancanza di fattibilità economica. Il ritiro degli investitori internazionali che tutti conosciamo ha purtroppo dimostrato a fallimentare strategia della coppia Bucci-Toti. Il rischio per quell'area è quello dello scorporo in tanti piccoli lotti, senza alcuna garanzia del processo complessivo di riqualificazione".

La raccolta di firma prenderà il via da domani, proprio in concomitanza con l'inaugurazione del cinquantanovesimo Salone Nautico.

Redazione


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