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Politica | 17 giugno 2020, 17:38

Val Varenna, domani riunione in Prefettura per la sicurezza in zona laghetti

Incontro del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, al fine di organizzare eventuali pattuglie interforze. La notizia comunicata durante la seduta del Consiglio Comunale in risposta all’interpellanza presentata dalla Lega

Val Varenna, domani riunione in Prefettura per la sicurezza in zona laghetti

Sicurezza e gestione degli afflussi in Val Varenna, domani mattina se ne parlerà in Prefettura di Genova, alle ore 11, in occasione della consueta riunione da parte del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Lo ha riferito ieri in Consiglio Comunale, per conto dell’assessore comunale alla Sicurezza, Stefano Garassino, la sua collega di giunta, che ha la delega al Turismo, Laura Gaggero, rispondendo a un’interpellanza presentata sul tema da parte della Lega.

“Si parlerà - ha spiegato Laura Gaggero, che all’interno della ‘squadra’ del sindaco Marco Bucci si occupa di sviluppo economico turistico e marketing territoriale, in particolare di politiche per lo sviluppo del turismo e rapporti con enti e società operanti nel settore - della gestione in generale della stagione balneare sulle spiagge genovesi, ma con un focus specifico proprio sulla Val Varenna, dove da parecchio tempo si riscontrano delle criticità. Secondo una nota della Polizia Locale, si tratta di problematiche note e ricorrenti, specie nel fine settimana, create da parte di persone di etnia sudamericana, che accendono barbecue e tengono la musica ad alto volume”.

La Polizia Locale evidenzia di aver già fatto parte, negli anni passati, “di pattuglie interforze, ma in quest’estate post Covid i controlli e il monitoraggio andranno svolti pure più intensamente, anche per evitare assembramenti sulle corriere che conducono alla zona dei laghetti”.

Ottimo quindi l’impegno da parte delle forze dell’ordine, a parte la considerazione piuttosto fuori di luogo sul dover per forza specificare di quale etnia si tratti: perché nulla dà e nulla toglie alla sostanza del problema le persone che lo creano.

L’interpellanza è stata presentata nelle scorse settimane da Lorella Fontana, capogruppo della Lega a Palazzo Tursi, e da Davide Rossi, che ha preso il posto nei giorni scorsi di vice capogruppo, rilevando il ruolo sinora mantenuto dal collega Maurizio Amorfini.

Fontana e Rossi, nel testo del loro atto, ricordavano che “il sopraggiungere della bella stagione, nonostante le norme legate alla prevenzione in emergenza Covid-19, di certo non impedirà ad alcuni di non mutare usi ed abitudini. Infatti, specie nei fine settimana, sono abitualmente presi d’assalto sia i laghetti a San Carlo di Cese che quelli nei pressi dell’Acquasanta: un ‘assalto’ che equivale, oggi, a pericolosissimi assembramenti, barbecue vietati e assoluta mancanza di senso civico e che se, fino alla scorsa estate, creavano non pochi problemi anche di vivere civile e di ordine pubblico per i residenti delle zone in questione, con l’avvento della pandemia sarebbero ora un rischio altissimo di espansione virale”.

I due consiglieri del Carroccio evidenziavano che “non è certamente ipotizzabile mettere a rischio dei cittadini che peraltro ogni estate hanno seri problemi legati ai fatti di cui sopra ed oggi sarebbero ulteriormente sovraesposti”.

Per questo, si chiedeva al sindaco e agli assessori competenti, “se non sia opportuno procedere già da ora a una programmazione con la Polizia Locale, non tanto per controlli saltuari, ma per un concreto presidio nelle aree oggetto del presente atto. Un presidio nei fine settimana richiede sinergia con le Forze dell’Ordine, pertanto riteniamo debba essere fatto un passaggio con la Prefettura per avere adeguata disponibilità di agenti”. E domani mattina, alle ore 11, avverrà appunto questo passaggio.

Quindi, l’interpellanza della Lega conteneva una seconda proposta: “Chiediamo se non si possa ritenere utile anche sviluppare un progetto che possa valorizzare dei percorsi ‘enogastronomici, turistici e ambientali’ per dette zone, essendo peraltro territorio ricco di percorsi naturali, di aree verdi e anche di accoglienti ristorantini di cucina tradizionale ligure che sono un invito per chi apprezza la genuinità dei piatti tradizionali della nostra terra. Un punto che, seppure in maniera più ridotta come territorialità e con caratteristiche naturali differenti, possa essere gestito come a Levante sono gestite le Cinque Terre: pertanto, con un accesso a pagamento e il cui ricavato possa essere convogliato sulle esigenze di quei territori che per anni hanno, in verità, subito un senso di abbandono dalle istituzioni e che meritano invece valorizzazione e sviluppo”.

Su questo punto, l’assessore Laura Gaggero ha spiegato che “l’amministrazione sta sviluppando un sistema di promozione volto a valorizzare l’entroterra, con tutte le sue bellezze naturali e anche i prodotti enogastronomici e i locali tipici. Si tratta di percorsi che, molto spesso, si integrano molto bene con la mobilità sostenibile, in quanto sono raggiunti dai mezzi pubblici. C’è poi tutto il tema del turismo di prossimità, del trekking urbano e dell’outdoor, oltre a una rete di sentieri molto articolati che confluisce anche nella bellissima Alta Via dei Monti Liguri”.

Sulla sicurezza della Val Varenna, nei giorni precedenti, è stata presentata un’interrogazione a risposta scritta anche da parte del gruppo consiliare del Partito Democratico: “Chiediamo quali soluzioni sono previste dall’amministrazione per regolare gli accessi dei bagnanti che frequentano i rivi fluviali e sorvegliarne il distanziamento, con particolare attenzione alla Val Varenna”.

L’assessore Stefano Garassino ha risposto: “La Polizia Locale svolge solitamente attività di controllo nella zona e tale monitoraggio è stato intensificato proprio in questo periodo di maggior afflusso, in sinergia con le altre forze di polizia, per il controllo del rispetto delle norme in vigore per l’emergenza sanitaria, nonché di tutte le altre normative in materia di sicurezza stradale e di pubblico decoro. Per quanto riguarda l’attività della Protezione Civile, sulla base dell’esperienza degli anni passati, attraverso sopralluoghi mirati si effettuerà un censimento dei siti di accesso ai torrenti comunali più utilizzati dalla popolazione nel periodo estivo. In tali punti di accesso verrà apposta adeguata segnaletica con indicati i comportamenti da tenere in caso di utilizzo dell’alveo fluviale, quali divieto di assembramento e di accendere fuochi”.

 


Alberto Bruzzone


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