“Prima dell’appuntamento di settembre con le urne la decima legislatura della Regione Liguria s’è conclusa con una decisione pregna di valore non solo simbolico: la votazione all’unanimità di un ordine del giorno proposto per l’intitolazione della sala consiliare a Sandro Pertini. L’idea del riconoscimento alla figura del Presidente della Repubblica più amato e ad uno dei maggiori protagonisti dell’antifascismo, ligure illustre nato a Stella in provincia di Savona, era stata lanciata a settembre sulla stampa cittadina da Piero Randazzo, operatore sanitario della Valpolcevera, e poi fortemente promossa da Massimo Bisca, presidente dell'Anpi genovese”: è quanto si legge in una nota di Alberto Pandolfo, consigliere comunale e segretario provinciale Pd Genova.
“La proposta – prosegue Pandolfo – prendeva in considerazione anche l’opportunità d’intitolare la sala rossa a Piero Calamandrei, giurista insigne e uomo politico dell’Italia repubblicana, la cui figura rappresenta per la nostra storia esempio di coraggio e valore; ho condiviso appieno quest’iniziativa in qualità di segretario e consigliere comunale del Pd di Genova ed ho presentato a novembre una mozione per raggiungere quest’obiettivo: purtroppo però il documento non è stato ancora inserito nel calendario dei lavori. Com’è possibile che l’amministrazione non si decida a concretizzare questa proposta a riconoscimento del valore di un uomo la cui storia è un esempio a cui tendere, per tutti i cittadini e soprattutto per noi consiglieri che siamo chiamati a rappresentarli?”
“Intitolare la sala rossa a questo padre nobile della nostra Costituzione – conclude Pandolfo – può rappresentare un segno incisivo in un percorso di valorizzazione della memoria e degli ideali della Repubblica, percorso oggi più che mai necessario in risposta al crescente clima di odio e d’imbarbarimento della vita politica e sociale”.
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Politica | 31 luglio 2020, 16:32
Pandolfo (Pd): “Presentata a novembre una mozione per intitolare la sala rossa a Piero Calamandrei”
"Può rappresentare un segno incisivo in un percorso di valorizzazione della memoria e degli ideali della Repubblica"
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