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Politica | 01 dicembre 2020, 16:03

In arrivo le targhe alle botteghe storiche, ai locali di tradizione e di pregio genovesi

Le 43 attività commerciali ed artigiane inserite nell'Albo riceveranno una targa con il logo scelto fra trecento progetti grafici

In arrivo le targhe alle botteghe storiche, ai locali di tradizione e di pregio genovesi

È pronta per essere esposta nelle 43 botteghe storiche, locali di tradizione e di pregio di Genova la nuova targa con il logo scelto fra oltre trecento progetti grafici pervenuti nella call lanciata dall'assessorato comunale al Commercio e all'artigianato: “Siamo orgogliosi – dichiara l'assessora Paola Bordilli – di consegnare le prime targhe tra pochi giorni alle botteghe che potranno essere così facilmente riconoscibili ai genovesi e ai visitatori della città”.

“Genova – spiega Bordilli – ha forse il più alto numero del Paese di botteghe che hanno una lunga storia alle spalle: sono negozi, attività commerciali ed artigiani che rappresentano non solo un capitale imprenditoriale, ma anche umano, sociale e del saper fare della comunità; nell'attuale contesto economico, tutelare e valorizzare le tradizioni diventa non solo una necessità imprescindibile a livello economico, ma anche un dovere istituzionale su cui l’amministrazione e il mio assessorato si sta fortemente impegnando a tutela della piccola impresa e dei saperi antichi della tradizione locale, di cui è indispensabile una trasmissione generazionale”.

Le botteghe storiche, istituite dieci anni fa, sono negozi attivi da almeno settant’anni, molti anche da 200 anni e più, con elementi architettonici, arredi, attrezzature storiche originali e funzionanti. “In questo momento in cui tutti ci chiedono di valorizzare gli esercizi sotto casa, – spiega il segretario generale della Camera di commercio di Genova Maurizio Caviglia – le botteghe storiche e gli esercizi di tradizione siano la punta di diamante di questa realtà; compito delle istituzioni è quello di renderli visibili certificando il possesso dei requisiti relativi: le nuove targhe aiuteranno una migliore riconoscibilità”.

A Genova sono raffinate confetterie e cioccolaterie, negozi di tessuti, abbigliamento e sartorie, capaci di creare cravatte fatte a mano arrivate fino alla casa reale d’Inghilterra, drogherie, friggitorie e tripperie, laboratori che tengono vive tecniche tradizionali per lavorare il vetro, produrre timbri o magari tappi; botteghe che hanno sede in edifici antichi, inseriti nel tessuto del centro storico, con arredi e attrezzature d'epoca.

Per preservare questo patrimonio è stato istituito l'Albo delle botteghe storiche nel quale vengono inseriti da Soprintendenza per i beni architettonici, comune di Genova e Camera di commercio di Genova gli esercizi che, oltre ad essere in attività da almeno settant’anni, soddisfino almeno tre dei cinque requisiti richiesti: la conservazione di elementi architettonici, arredi, attrezzature o strumentazioni storiche originali e ancora funzionanti, l’aver conservato la documentazione che testimonia la storia dell'esercizio ed il contesto ambientale in cui operano.

“In questo momento particolarmente difficoltoso per il tessuto commerciale della città di Genova, – sottolinea la soprintendente di Genova Manuela Salvitti – la consegna delle targhe ai titolari delle botteghe storiche genovesi è un atto simbolico che assume una particolare pregnanza, corollario di un percorso ormai quasi decennale che ha visto coinvolti in sinergia il Comune, le associazioni di categoria, la Camera di commercio e gli istituti periferici del Mibact, questo atto non dev’essere immaginato come un punto d'arrivo, ma come una tappa in un processo che auspichiamo possa dare i suoi frutti migliori nei prossimi anni. La qualifica di bottega storica ha infatti la sua ragion d'essere nel coniugare la valorizzazione delle imprese commerciali storiche della città e la tutela del patrimonio culturale materiale ed immateriale che per queste ultime rappresenta un valore aggiunto imprescindibile, una sintesi che dovrà essere necessariamente centrale per le future strategie di salvaguardia e rilancio di queste realtà”.

Comunicato stampa


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