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Attualità | 29 gennaio 2021, 17:12

Sulla piattaforma #iorestoinSALA il film ‘Spaccapietre’ di Gianluca e Massimiliano De Serio

L'anno scorso è stato l'unico film italiano in concorso alla Mostra del cinema di Venezia; il 7 febbraio alle 20.30

Sulla piattaforma #iorestoinSALA il film ‘Spaccapietre’ di Gianluca e Massimiliano De Serio

L’attività di Circuito prosegue sulla piattaforma #iorestoinSALA dove il 7 febbraio si può vedere in esclusiva il film ‘Spaccapietre’ presentato in diretta alle 20.30 dai registi Gianluca e Massimiliano De Serio, dagli attori Salvatore Esposito, celebre interprete di Gomorra, Samuele Carrino e Licia Lanera. Dopo la calorosa accoglienza alle Giornate degli autori della 77^ Mostra del Cinema di Venezia 2020, unico film italiano in concorso, il film è stato selezionato anche al Pingyao International Film Festival e ha ottenuto il premio ecumenico all’International Film Festival Mannheim - Heidelberg.

Spaccapietre racconta la storia di Giuseppe, lavoratore stagionale in una cava, vittima di un grave incidente, perde un occhio e il lavoro; suo figlio Antò sogna di fare l’archeologo e pensa che l’occhio vitreo del padre sia il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi; senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò, la sera, e raccontargli una storia: gli ha promesso che un giorno riavrà sua madre e rispetterà quella promessa a qualunque prezzo.

“In ‘Spaccapietre’ – spiegano i registi – arte e biografia personale s’intrecciano inseparabilmente: la vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente e dall’assurda coincidenza con la morte della nostra nonna paterna deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni ‘60, faceva lo spaccapietre. Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna; ma è anche un film d’amore paterno in cui affiorano puri i temi della morte, della violenza, della paura, dell’amore, della vendetta”.

Comunicato stampa

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