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Attualità | 19 agosto 2021, 11:45

A Bogliasco gli ex Bagni Libeccio sono un monumento al degrado

Guelfo scalda i motori della campagna elettorale puntando sulla struttura in decadenza. Nel 2012 fu cambiata la destinazione d’uso e da allora questo posto è rimasto inutilizzato

A Bogliasco gli ex Bagni Libeccio sono un monumento al degrado

“Il degrado sulla costa va eliminato”. Ne parla il candidato sindaco Guido Guelfo: “A Bogliasco, a proposito degli ex Bagni Ristorante Soho, già ex Vittoria e prima ancora Libeccio, ve li ricordate gli ex Soho beach? Da molti anni sono diventati un vero monumento all’incuria. Tra fallimenti, ordinanze di chiusura, cambiamenti di destinazione d’uso”.

La storia è lunga e travagliata. Eppure l’ultimo ristorante che ha ospitato la struttura di via Antica Romana 6, con accesso diretto alla spiaggia, il Soho Restaurant & Lounge Bar’, lavorava e bene. Sono ancora on line le recensioni, la maggior parte positive. A maggio del 2008 una cliente scriveva: “Se volete essere sicuri di non sbagliare locale per una serata importante, questo è il posto che fa per voi! La location è a dir poco suggestiva: il locale si trova a picco sul mare, su due piani e sulla terrazza servono anche ottimi aperitivi. L’idea era quella di passare una serata diversa e io e il mio ragazzo ci siamo ritrovati in un posto da mille e una notte, soprattutto per la cucina... Se vi trovaste da quelle parti è sicuramente una tappa obbligata!”.

Poi le cose sono cambiate. Nel 2012 il sindaco Luca Pastorino ha cambiato la destinazione d’uso dello stabilimento da commerciale a sportivo, anche perché la Rari Nantes Bogliasco (nuoto e pallanuoto) ne aveva proposto la gestione unica e la messa in sicurezza dello stabilimento. A maggio 2014 fu pubblicato un bando ad hoc per gli 843 metri quadrati disposti su due piani e inagibili, per l’edificio all’epoca denominato ‘Nuova Scogliera Libeccio Beach’, destinato ad essere sede di società sportive ricreative a scopo sociale e senza fini di lucro, con annesso bar e ristorante. Il canone demaniale annuo era di 35.592 euro, a cui andavano aggiunti 3,559 euro d’imposta regionale. Invece proprio quel bando fatto apposta andò deserto per subentrate e importanti difficoltà della Rari Nantes.

Nel 2016 altro giro di boa per la struttura: si tornò in consiglio comunale per votare un nuovo cambio di destinazione d’uso, ritornando all’ipotesi di riaprire uno stabilimento balneare con i locali a uso commerciale. Il voto del Consiglio Comunale fu unanime. “La realtà è che la spiaggia è chiusa e lo stabilimento abbandonato - prosegue il candidato Guelfo - Oggi chi ha sbagliato tutto in questi anni, a poche settimane dal voto e senza alcuna vergogna, parla di soluzioni. Con dichiarazioni che rasentano il ridicolo. Il problema della spiaggia sotto la scuola e dello stabilimento balneare li risolverò quando sarò sindaco, con i fatti e non con le chiacchiere. Perché questa sarà la mia priorità. Troveremo una soluzione per il tratto di costa più bello del Golfo Paradiso”.

Il problema, tuttavia, resta il costo per un’operazione da almeno mezzo milione di euro. La cifra pare bastare appena per la nuova realizzazione dei piloni in cemento ad alto rischio crollo. C’è poi da sistemare completamente e consolidare tutta la zona alla base della struttura che in questi lunghi anni ha subito l’inevitabile erosione del mare. Di fatto, oggi, oltre a non poter usare l’edificio, di estetica deprecabile, anche l’accesso al mare è ancora interdetto.

Rosa Cappato

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