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Municipio Centro Ovest | 19 novembre 2021, 14:42

Salita Dante a Sampierdarena attende un intervento di ripulitura accurato: a chiederlo la gente del posto

Spazzatura ovunque per la creuza che porta a Promontorio e proteste di chi la percorre con continuità; degrado per la strada che conduce sulle alture della zona e ad un’antica e storica chiesa d'interesse architettonico e culturale

Salita Dante a Sampierdarena attende un intervento di ripulitura accurato: a chiederlo la gente del posto

Sarebbero le strade belle di Sampierdarena, le creuze, le vie antiche e storiche che portano dal centro a quella che era la collina verde della delegazione, città nella città, ma attualmente sono invece in massima parte degradate. L’ultimo grido di dolore in tal senso ed in ordine di tempo, arriva da salita Dante Conte, quella che porta a Promontorio, una delle due zone ‘alte’ della delegazione: quella appena citata e Belvedere.

Oggi salire questa stradina solo ovviamente pedonale, appare come aprirsi un varco nella jungla oppure fare uno slalom in mezzo ai rifiuti, fatto che in tempo di Covid non è certo corrispondente alle migliori e più consigliate norme igienico-sanitarie.

E salita Dante Conte è assai frequentata, trafficata da intenso passaggio di persone. Il tratto peggiore, segnalano dal quartiere, è quello attiguo al civico 28 di via Fanti, tutto in quella parte di Sampierdarena che si arrampica verso Belvedere, la Castagna, per proseguire poi ai vari monti che circondano la città.

Studenti, anziani, residenti la salgono e scendono in maniera seriale e continua e invocano un intervento ripulitore e di messa in sicurezza della stradina. Tra l’altro la salita porta a una delle tante antiche chiese di Sampierdarena, probabilmente tra i primi insediamenti importanti e definitivi in zona.

In questo caso si tratta di quella vicaria Abbaziale di San Bartolomeo Apostolo della Costa di Promontorio. Chiesa che risale all’undicesimo secolo, quando furono i monaci Vollombrosani a porvi residenza e ancora oggi meta di fede, ma anche per storicità e per cultura.

Tanto basta per invitare chi di dovere a un intervento che non sarebbe nemmeno molto impegnativo, in quanto la gente del posto e chi vi transita non chiede un rifacimento oppure porvi un cantiere di intervento; piuttosto invoca semplicemente che si impegni manodopera per ripulirla di tutta la spazzatura che si incontra attualmente durante il percorso. Solo in alcuni punti occorre intervenire con qualche peraltro non molto importante ‘ritocco’ edile.

Dino Frambati

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