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Politica | 17 marzo 2022, 17:04

Rossetti (PD): “Abitanti, Comitati e Municipi di Sampierdarena e della Valpolcevera lasciati soli di fronte ai lavori del Terzo Valico, del Nodo Ferroviario e del prolungamento del tratto della Metropolitana Brin Canepari”

di seguito il comunicato stampa del consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti

Rossetti (PD): “Abitanti, Comitati e Municipi di Sampierdarena e della Valpolcevera lasciati soli di fronte ai lavori del Terzo Valico, del Nodo Ferroviario e del prolungamento del tratto della Metropolitana Brin Canepari”

Nella quarta commissione i municipi di Sampierdarena e della Valpolcevera, le associazioni di tutela dei consumatori e molti comitati di cittadini hanno presentato i gravi problemi causati dai lavori del Terzo Valico, del Nodo Ferroviario e del prolungamento del tratto della Metropolitana Brin Canepari. Ancora oggi non esiste una corretta interlocuzione tra la cittadinanza e Rfi a causa di una mancanza di vera intermediazione da parte del Comune di Genova.

 

“Esprimiamo molta preoccupazione perché la denuncia di tutti gli auditi è netta: ad oggi Comune e Regione si sono voltati dall'altra parte e hanno lasciato mano libera a Rfi, sia nei progetti che nella realizzazione del cantieri, mettendo a rischio salute e vivibilità dei cittadini. Le pratiche degli indennizzi tramite la legge regionale del Pris sono ferme per il Nodo Ferroviario e avviate ma con gravi lacune sui numeri per il Terzo Valico, assolutamente insoddisfacenti per merito e quantità di risorse a disposizione”, dice il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti che ha partecipato alla commissione.

 

“Tutti i cittadini - prosegue Rossetti  - chiedono che sia sviluppato un progetto di riqualificazione di tutto il territorio interessato da queste nuove infrastrutture. L'implementazione del trasporto su ferro è una esigenza della città con il suo Porto ma questo deve essere realizzato nel rispetto della salute e dell'ambiente, per una città sostenibile a livello economico, ambientale e sociale come chiede l'agenda 2030”. 

 

“La nuova viabilità su ferro coinvolge molte abitazioni e scuole situate a pochi metri dal passaggio dei convogli: questa situazione rende urgente interventi sulla riqualificazione  urbanistica di tutta la zona interessata per rendere compatibili le opere con la salute e la vita quotidiana dei cittadini. Il trasporto pubblico deve migliorare la condizione di vita delle persone e opere importanti come quelle enunciate devono prevedere un miglioramento non solo della città ma di tutti i cittadini coinvolti dalla realizzazione delle opere stesse. 

 

È necessaria una riqualificazione delle abitazioni private e pubbliche. La vallata ha bisogno non solo di nuove scuole, ma anche di nuovi servizi educativi, sociali, sanitari, di aggregazione delle diverse generazioni, di aree verdi e spazi comuni riconsegnati.

 

Il Comune di Genova è il grande assente perché non  ha mai chiesto un progetto unitario di riqualificazione nella realizzazione da parte degli Enti preposti  delle grandi opere che insistono sullo stesso spazio: edifici  vibrano da mesi, polveri e rumori dei cantieri rendono la vita impossibile. Le opere hanno già creato danni senza che nessuno li prevedesse. Andava fatto un patto tra le amministrazioni comunali e regionali e il territorio non solo per avviare controlli e azioni preventive adeguate ma anche per la riqualificazione e lo sviluppo della Valpolcevera”, conclude il consigliere.

 

Tra gli auditi in commissione: Adiconsum, Adoc, Assoutenti Liguria, Casa del Consumatore, Codacons, Federconsumatori, Liguria, Lega Consumatori Sportello del Consumatore, Comitato Liberi Cittadini di Certosa, Associazione Quelli del Ponte Morandi, Nuovo Comitato Spontaneo Trasta Fegino, Comitato Spontaneo Cittadini Borzoli-Fegino, Comitato Genitori Certosa Scuola Ariosto, Comitato Via Arduino Landi, il Comitato Noi Cittadini del Campasso.


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