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Attualità | 02 aprile 2022, 07:00

Trillargento, la musica accessibile per creare responsabilità e aggregazione

L'associazione genovese fonda il suo metodo sul sistema di Antonio Abreu, direttore d'orchestra venezuelano, che riteneva la musica per tutti un diritto da garantire

Trillargento, la musica accessibile per creare responsabilità e aggregazione

La musica trasforma la diversità in speranza, ogni sfida in azione, i sogni in realtà

Su questa filosofia si basa la mission di Trillargento, un’associazione di promozione sociale fondata nel 2015 che opera a Genova nell’ambito della formazione musicale inclusiva e responsabile. Il metodo di insegnamento è quello creato nel 1975 da José Antonio Abreu, direttore d’orchestra ed ex Ministro della Cultura del Venezuela. Detto anche El Sistema, che ha come obiettivo l’avvicinare i giovani alla musica, strappandoli così dalle bande criminali, riscattandoli da una situazione di miseria spirituale e materiale e creando una potente aggregazione.

L’idea di fondo è che la formazione musicale, come è stato scientificamente e psicologicamente dimostrato, sviluppi alcune aree del cervello che solo la musica è in grado di stimolare” racconta Lara Camia, presidente e coordinatrice dell’Associazione. “Le competenze sociali e relazionali che contribuiscono a formare l’individuo come membro della comunità passano anche dalla musica, e lo studio di questa disciplina dovrebbe essere un diritto di tutti, soprattutto dei bambini. La scuola pubblica prevede qualche ora di musica nelle scuole primarie, ma spesso viene utilizzata come potenziamento per altre materie. Per tanti bambini la possibilità di avere accesso a uno strumento sono molto limitate, soprattutto per chi non proviene da una famiglia benestante”.

Come è nata l’idea di creare Trillargento?

“Dopo l’esperienza venezuelana, El metodo è stato portato in Italia da Claudio Abbado, direttore d’orchestra rimasto particolarmente colpito dopo un viaggio in quei luoghi.

In Italia il riferimento è “Musica e società”, un’associazione che propone l’educazione musicale inclusiva ed effettua corsi di formazione ad altre realtà che vogliono seguirne la linea. Con Trillargento ci ispiriamo al loro approccio, ma abbiamo integrato i nostri programmi con altre metodologie europee. La formazione è un vero e proprio ribaltamento di quanto avviene al Conservatorio: si parte dallo strumento, si comincia fin da subito a fare musica insieme, e la valenza educativa sta principalmente nell’imparare a condividere e a stare dentro un’orchestra. Così si inizia a creare un senso di responsabilità individuale per perseguire insieme un obiettivo comune.

Come vengono selezionati gli studenti? I corsi sono aperti a tutti?

Lo scopo è quello di rendere la musica accessibile a tutti. I nostri studenti vanno dai 6 ai 18 anni. 

Il costo del programma annuale viene coperto sulla base della fascia di reddito derivante dalle dichiarazioni ISEE, con un contributo massimo di circa 50 euro al mese per studente. Nel prezzo è compreso il comodato d’uso dello strumento scelto, che viene poi portato a casa per continuare a esercitarsi. Il Programma prevede l'erogazione di borse di studio per bambini e ragazzi che vivono in situazioni di maggior fragilità economica, sociale o culturale e che con i propri familiari sottoscrivono il patto educativo annuale.

In questo momento abbiamo circa 220 bambini iscritti e attivi.

In che modalità si svolgono le lezioni?

Sono i ragazzi a scegliere direttamente lo strumento che vorrebbero imparare a suonare. Una volta scelto, si comincia fin da subito a seguire le lezioni singole e a entrare nelle orchestre esistenti, divise per fascia di età: bimbi più piccoli della scuola primaria, giovanissimi e ragazzi delle scuole superiori. 

Esiste poi una vera e propria rock band, dedicata agli adolescenti. Chi entra in età un pochino più avanzata spesso preferisce un contesto diverso da quello dell’orchestra.  

È prevista poi un’orchestra e un coro polifonico dedicato agli adulti: il metodo prevede che siano coinvolte anche le figure di riferimento dei giovani iscritti, in modo che siano consapevoli e partecipi e aiutano a prendere seriamente il progetto. Possono prendervi parte genitori e insegnanti, che al momento sono circa una trentina. 

Un nuovo progetto, inoltre, sta andando a prendere forma negli ultimi tempi: è dedicato a migranti maggiori di 16 anni, con l’obiettivo di permettere l’accesso all’attività artistica a persone che difficilmente avrebbero la possibilità di avvicinarsi al mondo della musica. Sono previsti corsi di danza, di teatro, di orchestra e di rock band in base alle preferenze di ognuno. 

Non ultimo, esiste anche un progetto più piccolo dedicato a bambini e ragazzi con disabilità, che studiano principalmente percussioni per poi inserirsi in orchestra insieme agli altri.

Quanto tempo può durare un percorso di studi nella vostra Associazione?

Il progetto non ha scadenza, si può continuare a studiare anche per anni. L’esigenza di suddividere l’orchestra deriva proprio dal mettere insieme elementi con un livello di preparazione. 

Dove si svolgono le lezioni?

La scelta dell’associazione fin dalla nascita è stata di partire da quartieri fragili: prima al Lagaccio, poi a Sampierdarena e nel Centro Storico, in appoggio alle scuole del territorio. Inizialmente le lezioni si svolgevano direttamente nei locali scolastici al termine delle lezioni. La pandemia ha poi necessariamente cambiato la situazione e sono state chiuse le porte agli esterni; dopo un periodo di lezioni online abbiamo deciso di prendere un locale in affitto in via San Lorenzo. 

Durante la settimana le lezioni singole si svolgono principalmente in questa sede, al Centro Civico Buranello di Sampierdarena e qualche lezione anche al  Centro Polivalente Lagaccio, locale che continua a essere il punto di riferimento per gli appuntamenti del sabato.  

Gli insegnanti coinvolti sono circa una ventina, supportati da psicologo e pedagogista. L’idea di fondo è quella di aiutare la crescita complessiva dei ragazzi, quindi non ci si limita alla lezione settimanale. Spesso a fine corsi, verso giugno, organizziamo dei campus residenziali dove, in una sorta di mini vacanza, si alternano momenti di studio e momenti di gioco. Quest’anno, covid permettendo, vorremmo ripartire con queste modalità.

Per informazioni, iscrizioni, donazioni (anche di strumenti musicali non utilizzati) è possibile contattare Trillargento al numero 010 7315818, visitare il sito, la pagina Facebook o Instagram dell’Associazione.

Chiara Orsetti

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