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Economia | 07 aprile 2022, 16:08

Riforma catasto: Confedilizia in piazza a Genova

L'iniziativa, indetta dalla Confedilizia nazionale, si svolgerà contemporaneamente in diverse città italiane

Vincenzo Nasini presidente Confedilizia

Vincenzo Nasini presidente Confedilizia

Con un gazebo allestito in via XX Settembre (angolo via San Vincenzo, davanti negozio Sutorius) e aperto dalle 9 alle 13 di domani, venerdì 8 aprile, anche Ape Confedilizia Genova e provincia parteciperà alla manifestazione nazionale per informare i cittadini sui rischi della riforma del catasto, prevista dall'art. 6 del disegno di legge delega per la riforma fiscale.

L'iniziativa, indetta dalla Confedilizia nazionale, si svolgerà contemporaneamente in diverse città italiane ed ha lo scopo di spiegare appunto la pericolosità della revisione degli estimi catastali, quali sono i partiti che la osteggiano, quali quelli che la sostengono e quali propongono una soluzione di compromesso (ad esempio, approvare il comma 1 ma non il comma 2 dell'art. 6). Per Genova sarà presente al gazebo il presidente, Vincenzo Nasini: "Bisogna richiamare l'attenzione anche di coloro che fino ad ora si sono disinteressati al problema, ritenendo di non incorrere in alcun rischio: si fa riferimento ai proprietari, o ai prossimi acquirenti, della prima casa di abitazione. Infatti, l'allerta scatta anche per la prima casa, almeno per tre principali ragioni. Prima: i dati catastali influenzano l'Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), attraverso il quale i cittadini accedono, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità. Tra i parametri con i quali viene determinata la situazione economica del nucleo famigliare del richiedente la prestazione o il servizio rientra, infatti, il valore catastale degli immobili di proprietà, prima casa compresa. Maggiore è il valore catastale di quest'ultima, dunque, minore possibilità vi è di ottenere la prestazione o il servizio. Seconda: sui dati catastali si fondano i tributi sulle compravendite, in particolare l'imposta di registro. Maggiore è il valore catastale dell'immobile, maggiore è l'imposta da pagare al momento del suo acquisto. Terza: l'Imu colpisce attualmente le abitazioni principali (le cosiddette prime case) solo se sono considerate di lusso. Con l'attuale catasto, hanno questa connotazione le unità immobiliari di categoria catastale A/1, A/8 e A/9. Insomma, l'intervento sul catasto previsto dal governo è un rischio per tutti, è per questo che è necessario protestare e farsi sentire".

Redazione

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