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Attualità | 04 maggio 2022, 12:56

Pegli, in via Sabotino ‘spunta’ una colonnina elettrica e sparisce il park per i disabili

È polemica in delegazione per la collocazione infelice della stazione di ricarica e contestualmente per la scarsa sensibilità verso i diversamente abili. Cristina Lodi e Mauro Avvenente chiedono di porre rimedio

Pegli, in via Sabotino ‘spunta’ una colonnina elettrica e sparisce il park per i disabili

È polemica a Pegli dopo che in via Sabotino, nel pieno centro della delegazione e a due passi dalla stazione ferroviaria, sono stati cancellati tre parcheggi bianchi in funzione di una colonnina per la ricarica delle auto elettriche, con relativi stalli diventati gialli, mentre a pochi metri di distanza è sparito un park per i disabili, perché quello spazio è diventato pertinenza di un cantiere per la ristrutturazione del palazzo di fronte.

Non è una questione di poco conto, anche se lo può sembrare se estrapolata dal contesto generale. Il contesto generale è che in zona mancano parcheggi, che lo spazio retrostante alla stazione ferroviaria deve ancora essere riaperto nonostante i ripetuti annunci da parte del sindaco Marco Bucci e della Giunta Comunale, che c’erano moltissimi altri luoghi dove installare la colonnina elettrica, che un park per disabili non andrebbe mai e poi mai inibito, quanto e più se siamo nei pressi di una farmacia.

Quanto salgono, e giustamente, le voci di indignazione quando un parcheggio disabili viene occupato abusivamente? Devono salire altrettanto quando un parcheggio disabili viene oscurato, perché dimostra una sensibilità scarsissima verso il problema, a fronte pure qui degli annunci, degli impegni e delle promesse.

Quanto ci vuole a ridisegnare il park disabili altrove, se non altro per il tempo necessario al cantiere di completare il lavoro? È questo il tema centrale, oltre a capire come mai la colonnina è spuntata in via Sabotino dal giorno alla notte. Nessuno è stato, nessuno ne sa nulla, “sono stati gli uffici”: ci si sente rispondere così e la storia ricorda tanto quella della pedana in cemento in Villa Doria, che per fortuna è stata demolita a furor di popolo, ma con enorme sconcerto da parte dei cittadini e altrettanto enorme spreco di denaro pubblico. Qualche esempio di dove mettere la colonnina in una collocazione più felice? Piazzale Malachina? Piazza Lido? Il lungomare di Pegli? Il park dietro alla stazione quando verrà riaperto?

Qui è andata a finire che la pubblica amministrazione ha monetizzato spazi in una via centrale della delegazione (perché è evidente che il gestore della colonnina paga il suolo pubblico a Palazzo Tursi), sta monetizzando spazi con il cantiere (pure qui per l’occupazione del suolo pubblico) e chi ci va a rimettere sono i cittadini e, soprattutto, i diversamente abili. Il park a loro riservato venga riattivato subito.

Sul tema si sono mossi sia il consigliere comunale di Italia Viva, Mauro Avvenente, che la consigliera comunale del Partito Democratico, Cristina Lodi. Non si possono più presentare interrogazioni, perché siamo a ridosso delle elezioni e l’attività del Consiglio Comunale si è fermata, ma si possono presentare segnalazioni alla Giunta Comunale e si possono fare richieste di accesso agli atti.

Nello specifico, Cristina Lodi chiede un accesso agli atti “dai quali si possano evincere e comprendere i passaggi amministrativi e le comunicazioni interne relative agli ordini impartiti alle aziende preposte a tali attività di modifica della segnaletica orizzontale oltre agli atti e permessi di occupazione suolo pubblico destinato al cantiere in oggetto con le relative tempistiche di inizio e fine dei lavori”, e questo considerando che “in via Sabotino, in corrispondenza del civico 3, senza alcun preavviso, sono stati cancellati tre parcheggi ‘bianchi’ pubblici ed è stata installata una colonnina elettrica, la cui utilità e fruibilità pubblica risulta essere pressoché nulla; e che poco distante, per l’installazione di una cantiere, la pubblica amministrazione ha ritenuto di cancellare, seppur temporaneamente, un parcheggio disabili in corrispondenza del civico 1 della stessa via, in prossimità di una farmacia e dei servizi commerciali presenti”.

Mauro Avvenente ha scritto invece all’assessore comunale con delega alla Mobilità, Matteo Campora: “Sarebbe utile che su certe scelte potessero essere coinvolti i soggetti territoriali, e in particolare i rappresentanti degli operatori commerciali che si sono visti trarre ben due posti auto in una situazione particolarmente delicata: infatti nel cuore commerciale di Pegli i posteggi sono del tutto insufficienti per soddisfare le esigenze dei residenti e degli operatori economici. Certo, a seguito delle recenti dichiarazioni, si sono rinnovate le speranze di vedere riaperta, quanto prima possibile, l’area retrostante la stazione Fs di Pegli per poter riattivare una quantità di posteggi a beneficio dell’intera comunità”.

Ma, secondo Avvenente, “permane però un problema importante che coinvolge la sfera del doveroso rispetto dovuto ai soggetti disabili che rivendicano, del tutto giustamente, di poter avere un posteggio a loro dedicato nei pressi della stazione Fs di Pegli. Chiedo pertanto di poter avere riscontro alla presente nota e soprattutto chiedo di poter sapere se almeno uno dei due posteggi dedicati alla ricarica delle auto elettriche può essere rimesso a disposizione dei cittadini. Ad ogni buon conto credo che non ci si possa esimere dal tracciare al più presto possibile un posteggio per soggetti disabili nella zona di piazza Ponchielli o strade limitrofe”. Sarebbe veramente il minimo.

Alberto Bruzzone

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