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Attualità | 25 giugno 2022, 20:40

Don Fiscer, il parroco tiktoker e l'attestato di stima di Selvaggia Lucarelli: "Come Gesù, seguo i suoi insegnamenti"

Don Fiscer, parroco di Chiappetto, da anni ha trovato nei social, in particolare in TikTok un canale per avvicinare i giovani alla Chiesa

Don Fiscer, il parroco tiktoker e l'attestato di stima di Selvaggia Lucarelli: "Come Gesù, seguo i suoi insegnamenti"

Don Roberto Fiscer è un sacerdote di Genova con un profilo TikTok che è un grande esempio di buon marketing per la chiesa: contenuti divertenti, ironici, dissacranti con intelligenza. E poi è genoano, e questo lo avvicina alla santità. Amen! Bravo Don Roberto, fai venire voglia di tornare in Chiesa”. L'attestato di stima per il parroco genovese arriva da Selvaggia Lucarelli, giornalista, volto noto della tv e dei social.



Don Fiscer, parroco di Chiappetto, da anni ha trovato nei social, in particolare in TikTok un canale per avvicinare i giovani alla Chiesa.

Le hanno fatto piacere le parole di Selvaggia Lucarelli?

Certo, la ringrazio molto, queste cose non me le vado a cercare, ma fanno sempre piacere”.

Com'è nata l'idea di usare Tik Tok?

Per me nasce dal vangelo perché Gesù faceva questo. Nel tempo di oggi i social sono uno strumento per arrivare verso gli altri, ai giovani parlando la loro lingua. Credo che la cosa più bella sia stare insieme a loro, condividere le loro passioni. Poi ognuno fa il suo percorso, per me è una porta che si apre verso il loro mondo. È un modo per dire quanto sia bello il vangelo, quanto sia bella la Chiesa, anche se a volte viene presentata come buia e triste, ma invece è anche gioia”.

Funziona? Ci sono più giovani nella sua parrocchia?

Nella mia chiesa non c'era bisogno dei social, grazie ai quali si possono però raggiungere quelli lontani, di altre realtà, che mi scrivono, mi chiedono consigli. È bello incontrarli, si fermano, chiedono un consiglio, vedono una chiesa diversa. Io lascio sempre loro dei consigli, gli dico sempre di andare dai loro parroci, per me il successo è quando le persone che hanno visto i miei video si avvicinano alle loro parrocchie”.

Ha ricevuto critiche?

Tra i miei confratelli sacerdoti mai, purtroppo c'è tra i parrocchiani c'è chi dimentica la parabola della pecorella smarrita, che non capisce che quello che faccio è un modo per provare a riavvicinare chi si è allontanato dalla Chiesa. A volte sono un po' troppi ad aver dimenticato gli insegnamenti di Gesù, che ne vedrebbe molte oggi di pecorelle smarrite, anche tra gli stessi parrocchiani. Stare troppo in chiesa non deve farci dimenticare che qualcuno è fuori, è giusto che qualcuno si occupi di loro, possibile che la gente non lo comprenda?”.

Inevitabile chiederle il suo pensiero sulla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha annullato la sentenza sul diritto di abortire.

Su questi temi si parla troppo spesso a livello di leggi, troppe volte ci si riduce a due fazioni, chi è a favore e chi è contro. Per me contano le persone, conta il dialogo, altrimenti si tirano su dei muri e non si risolve niente. Oggi non ci si parla, non ci si confronta e non facendolo, temi come questo rischiano di esplodere”.

Da genoano si sente vicino alla santità?

Sicuramente mi farò un po' di purgatorio ma mi sarà scontato perché ho sofferto troppo in vita”.

Francesco Li Noce

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