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Municipio Ponente | 29 luglio 2022, 14:14

Pegli, l’asilo comunale con le finestre rotte. Da due anni

Il caso al ‘Nemo’ di via Cialli: più volte sono partite segnalazioni al Comune, i genitori invocano un intervento entro settembre. La ditta di Bergamo non si rende reperibile, e così niente ricircolo d’aria e zero possibilità di adempiere alle raccomandazioni anti Covid

Pegli, l’asilo comunale con le finestre rotte. Da due anni

Da quasi due anni in una scuola materna comunale del Ponente genovese non si possono aprire le finestre, perché queste sono rotte. Così i piccoli alunni e le insegnanti devono stare al chiuso, senza ricircolo d’aria, senza refrigerio e senza la possibilità di adempiere alle raccomandazioni anti Covid.

La situazione, che surreale è dir poco, si verifica all’asilo ‘Nemo’ di via Cialli a Pegli, che si trova sulla sponda di destra del torrente Varenna e che risulta parecchio frequentato.

Nell’ottobre del 2020 gli infissi sul lato est vengono sostituiti con una nuova fornitura: si tratta di finestroni molto ampi, che non possono essere aperti a mano ma che necessitano di un’apertura a motore. Si aggiudica l’appalto una ditta di Bergamo, che prima installa le finestre, poi non fornisce il motore, cosicché non si può aprire nulla. Quindi, una volta fornito il motore, le finestre funzionano per un periodo brevissimo, poi il meccanismo si inceppa nuovamente e da quel momento in poi non se ne sa più nulla. La ditta viene contattata a più riprese, senza risposta. Il Comune di Genova riceve varie segnalazioni dalla direzione della scuola e dai genitori, senza alcun esito.

“Le aule dove ci sono le finestre rotte - racconta un genitore - vengono chiuse e dichiarate inagibili, con il risultato che tutti i bambini vengono spostati nelle altre”. In sostanza, in un periodo di contagi ancora piuttosto alti, le finestre non si possono aprire, non si può garantire il ricircolo dell’aria, i bambini vengono ‘assembrati’ altrove e “in più arrivano i mesi estivi e nell’asilo inizia a fare caldissimo”.

Al momento, il ‘Nemo’ è chiuso per la pausa estiva, ma la notizia delle finestre ancora rotte ha fatto il giro sulle chat dei genitori, che sperano almeno in un ripristino della situazione per i primi di settembre.

Mercoledì mattina è partita l’ennesima segnalazione al Comune. “Gli uffici l’hanno ricevuta - conferma l’assessore comunale alle Politiche Scolastiche, Marta Brusoni - e l’ho girata al collega che si occupa di manutenzioni, per capire se è necessario un sopralluogo o se si può risolvere la situazione in maniera più veloce”.

Mauro Avvenente, assessore alle Manutenzioni di Palazzo Tursi, spiega di aver “contattato Gianluigi Frongia, responsabile della direzione Facility Management, e anche il presidente del Municipio VII Ponente, Guido Barbazza. Sono al corrente della situazione. Ho già attivato, in accordo con il presidente Barbazza, l’intervento dell’area tecnica. Nelle prossime ore farò un sopralluogo in loco con i nostri tecnici per comprendere le tempistiche per la soluzione del problema del motore per il sollevamento delle tapparelle dei finestroni”.

C’è da capire quanto l’intervento sia complesso e perché la ditta di Bergamo che ha fornito gli infissi non abbia rispettato gli accordi. Soprattutto, bisogna espletare ogni tentativo per far funzionare questi finestroni: l’aspetto assurdo della storia è che si tratta di manufatti nuovi, mentre i vecchi, che danno sul lato ovest, non hanno mai presentato alcun tipo di problema. Due anni senza poter aprire le finestre: questi bambini dell’asilo ‘Nemo’, le insegnanti, i collaboratori e le famiglie hanno atteso anche troppo

Alberto Bruzzone

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