/ Sport

Sport | 12 agosto 2022, 12:08

Asia D'Amato campionessa d'Europa, la sua prima allenatrice: "Un orgoglio per la ginnastica artistica"

Silvia Pezzati, allenatrice dell'Andrea Doria e Direttrice Tecnica del Comitato Regionale della Federazione Ginnastica d'Italia racconta l'emozione di veder salire sul podio la giovane atleta genovese

Asia D'Amato campionessa d'Europa, la sua prima allenatrice: "Un orgoglio per la ginnastica artistica"

Dopo la straordinaria vittoria di Asia D’Amato agli Europei di Monaco di Baviera, abbiamo intervistato Silvia Pezzati, la prima allenatrice della giovane genovese che da ieri è campionessa europea di ginnastica artistica nella disciplina All Around. Pezzati ha visto crescere Asia, che si è approcciata fin da bambina alla ginnastica artistica insieme alla sorella Alice, anche lei campionessa e medaglia di bronzo alle parallele asimetriche ai Campionati europei di Stettino nel 2019.

Se Asia è arrivata a conquistare questo importante traguardo è anche grazie a lei. Ci può raccontare qualcosa degli anni in cui è stata allenatrice e sulla formazione delle sorelle D’Amato? 

Asia e Alice D’Amato sono arrivate all’Andrea Doria di viale Aspromonte, la società in cui insegno, all’età di 6 anni e mezzo e fin da subito hanno dimostrato un grande talento. Sono rimaste con noi per i primi anni della loro carriera, ottenendo già qualche risultato da allieve, intorno agli 8 anni. La preparazione della parte giovanile l’hanno fatta con noi. 

Visto che le strutture in Liguria non permettono attività di alto livello, e visto che le ragazze meritavano di avere il meglio, abbiamo intrapreso un percorso con la società che le ha accompagnate. Il primo anno andavano scuola, due giorni di allenamento qui a Genova, e poi andavano a Brescia tutte le settimane seguite da me e dalla società. Dopo un periodo però non siamo più riusciti a sostenere questa situazione, e chiaramente le ragazze hanno dovuto lasciare Genova. A 12 anni si sono trasferite definitivamente a Brescia, entrando all’Accademia Internazionale.

Sono diventate due stelle della ginnastica italiana, conquistando il bronzo mondiale nel 2019, sono arrivate quarte alle olimpiadi di Tokyo, Asia aveva già ottenuto diversi risultati, perché era già stata argento mondiale a volteggio, bronzo con la squadra ai mondiali e ora quest’ultimo risultato. 

Siamo solo che felici per loro, Alice ha vinto a Stettino il bronzo alle parallele e non è finita qui: c’è la finale a squadre sabato, e domenica le finali per attrezzo in cui ancora si possono togliere tante soddisfazioni. 

Spesso Alice e Asia rientrano in società da noi all’Andrea Doria perché organizziamo degli eventi in loro onore: l’ultimo si è svolto ai bagni Lido a Genova proprio a luglio, in cui sono state testimonial, hanno fatto autografi e hanno passato tempo con le nostre ginnaste. 

Sono sempre molto carine e presenti, anche per incoraggiare le altre atlete e continuare il loro rapporto con noi all’Andrea Doria e siamo felici che siano arrivate dove sono. 

Ora sono entrate in Polizia, nelle Fiamme Oro, dopo i buoni risultati mondiali e quindi rappresentano l’Italia nel modo migliore. Sono un ottimo spot per la ginnastica artistica.  

Quali sono le sue raccomandazioni ai giovanissimi che si approcciano a questa disciplina, anche per farne eventualmente anche una carriera?

Purtroppo è uno sport che, come molti altri, si deve iniziare da molto giovani. È uno sport minore, ma richiede tantissimo impegno da subito: anche se si ha talento ci vuole comunque grande passione e determinazione perché i risultati poi si vedano. Le soddisfazioni arrivano ma ci sono tantissimi sacrifici da fare e molto spesso ci sono infortuni e momenti bui da superare: se poi si riesce a tenere duro si hanno grandi soddisfazioni.  

Come avviene un allenamento tipo? 

Chiaramente all’inizio è un gioco, si inizia con le attività motorie che ci sono in tutte le palestre.

Asia e Alice per esempio hanno iniziato con la danza, sono arrivate a fare ginnastica poi verso i 6 anni e mezzo perché si sono accorte che la danza non bastava più alla loro voglia di saltare, arrampicarsi e fare acrobazie. Fin da piccolissime si allenavano almeno 3 ore tutti i giorni, quindi piano piano è passato da essere un gioco a diventare un impegno importante, quasi un lavoro. A 12 anni quando si sono spostate a Brescia hanno iniziato a frequentare una scuola privata e a fare doppio allenamento ogni giorno.

Questo è il percorso di pochi, di chi poi ha quel talento che permette di arrivare lontano.

Di solito, comunque, si inizia intorno ai 4 o 5 anni con le attività motorie di base, poi piano piano diventa sempre più impegnativo se si ha talento. Ci sono tantissime altre ginnaste che si allenano tutti i giorni, ora sono una quindicina all’Andrea Doria, a livello regionale e nazionale, per sviluppare il loro massimo potenziale. 

Tra gli atleti attualmente iscritti ci sono ora talenti che possono seguire le orme delle sorelle D’Amato?

Trovare talenti di quel tipo, tra l’altro in due gemelle, è veramente difficile. Ne nascono veramente pochi, ogni tanto capita di averne qualcuno sottomano. Sono anche Direttrice Tecnica Regionale della Liguria e qualche talento in regione c’è. All’Andrea Doria anche, ma dire che ce ne sono così talentuose forse in questo momento no, ma ci sono tante ginnaste che possono far bene a livello italiano e che possono ritagliarsi i loro spazi. Devono ancora crescere, quindi si vedrà.

Isabella Rizzitano e Chiara Orsetti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium