La vicenda relativa alla terrazza degli ormai ex Bagni Roma, sulla passeggiata a mare di Pegli, è tutt’altro che conclusa. Il manufatto, o meglio quel che ne rimane, pareva dovesse esser demolito “entro l’estate”, stando alla versione fornita qualche mese fa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ma poi ci sono stati ulteriori ritardi e la costruzione è ancora lì, sempre più pericolante, sempre più in preda delle onde, sempre più arrugginita e fonte di possibili situazioni di pericolo.
Nei giorni scorsi un aggiornamento è arrivato da parte del consigliere comunale della Lista Rosso Verde, Filippo Bruzzone, che già se n’era ampiamente occupato quand’era consigliere municipale al VII Ponente. “Ho avuto - racconta Bruzzone - un passaggio con Autorità Portuale, che detiene la gestione dell’area dei Bagni Roma. Nella prima metà di settembre si chiuderà la conferenza dei servizi per procedere alla demolizione del manufatto, in assenza anche di un operatore economico disponibile a prendere quella concessione e perché quella struttura ormai è troppo deteriorata. Chi vorrà produrre una manifestazione d’interesse per quell’area dovrà quindi procedere con una nuova struttura. Quindi prossimo passo: demolizione dell’attuale manufatto. Siamo d’accordo che con Autorità Portuale ci sentiremo per gli aggiornamenti del caso”.
Da tempo i pegliesi attendono che questa situazione venga affrontata concretamente, anche perché siamo nel tratto di passeggiata a mare appena restaurato e quindi quel rudere a pochi metri dal mare rappresenta proprio un pugno in un occhio.
Il Comitato Pegli Bene Comune ringrazia “il consigliere Bruzzone per l’importante aggiornamento sulla vicenda che come comitato attenzioniamo ormai da diversi anni, preoccupati non solo per lo stato di abbandono dei ruderi e della discarica di rifiuti che li circonda, ma anche e soprattutto per la pericolosità del tetto della struttura che ci risulta essere costituito da onduline di Eternit”.
C’è da auspicare che Autorità Portuale tenga fede agli impegni presi, perché già in precedenza i tempi si sono notevolmente dilatati. L’ultima risposta scritta da parte dell’Authority risale allo scorso aprile e porta la firma del segretario generale, Paolo Piacenza: “Viste le condizioni del manufatto, si procederà alla demolizione dello stesso, già inclusa nel primo contratto applicativo delle manutenzioni e prevista entro l’estate”.
Piacenza informava la cittadinanza che i tempi si sono allungati perché erano giunte “due manifestazioni di interesse inerenti il compendio demaniale marittimo ex Bagni Roma. Così questa amministrazione ha dato luogo a una procedura a evidenza pubblica, dal 9 novembre 2021 al 19 dicembre 2021, presso gli albi pretori dei comuni di Genova, Savona e Vado Ligure, dandone notizia anche sulla Gazzetta Ufficiale e su due quotidiani nazionali”.
Ai partecipanti è stato chiesto di “presentare un progetto di ristrutturazione edilizia che dimostrasse la legittimità del manufatto esistente e la conformità dei prospettati interventi con la normativa vigente sotto il profilo architettonico, funzionale e paesaggistico”.
Poi, però, alla scadenza del bando, è arrivato ad Autorità Portuale un solo riscontro, “ma non sufficiente per consentire all’ente di avviare il procedimento amministrativo volto all’assentimento del compendio ai fini di una sua riqualificazione”. Ecco quindi la necessità della demolizione. Che si spera davvero possa arrivare al più presto, certamente prima delle mareggiate invernali che potrebbero portarsi via proprio tutto.














