Tre autentici uomini di mare saranno protagonisti della terza edizione di 'Incontri in blu' che si terrà dal 22 al 24 settembre al Galata Museo del Mare. L'appuntamento, che riprende dopo lo stop dovuto alla pandemia, quest'anno avrà un carattere speciale per il contemporaneo 62esimo Salone Nautico Internazionale.
Protagonisti degli incontri saranno Luca Bassani Antivari, il 'Visionario della Nautica', giovedì 22, Mauro Morandi 'L'eremita di Budelli', venerdì 23 e Jean Le Cam 'Il navigatore degli Oceani', sabato 24.
Gli incontri saranno curati dal giornalista Fabio Pozzo, ideatore e curatore degli 'Incontri in Blu'.
“Siamo alla terza edizione di questa manifestazione, che ha attraversato la pandemia – ha raccontato questa mattina, all'incontro con la stampa – e che quest'anno ha cambiato formula, essendo concentrata sui primi giorni del Salone Nautico. Questo perché secondo noi il contributo che deve esserci alla nostra città in un periodo in cui diventa più blu, cioè il Salone Nautico, deve venire da tutti e quindi anche da noi. In questi tre anni abbiamo avuto tantissimi personaggi che spaziano dallo sport alla nautica alla cultura. Tutti uomini e donne legati al mare”.
“Ripartiamo in una versione più concentrata in occasione del Salone Nautico – ha commentato Nicoletta Viziano, presidente Istituzione Muma – Musei del Mare e delle Migrazioni – con tre personaggi chiamati da Fabio Pozzo, ed è un'occasione per venire al Museo del Mare, il più grande museo marittimo del Mar Mediterraneo, un fiore all'occhiello per la nostra città. Il Salone Nautico è una vetrina internazionale, gli ospiti sono di caratura internazionale, ci fa piacere che in un'occasione del genere il Museo del mare possa avere una vetrina internazionale”.
Per il Comune di Genova era presente all'incontro di questa mattina l'assessore Mauro Avvenente, che a proposito del Salone Nautico e della lunga tradizione marinara genovese ha dichiarato: “Io che ho 67 anni non mi sono perso neanche un'edizione del Salone. Questa città ha sempre avuto un contatto strettissimo con il mare, la nostra cultura genovese nasce attraverso lo sviluppo delle attività portuali e navali. Il Salone Nautico è un'eccezione in tutto il mondo perché è sempre stato il punto più importante dove si danno convegno i produttori e gli acquirenti. Negli ultimi anni è stato rilanciato ed è motivo di vanto e orgoglio per la nostra città che dopo due anni di chiusura per la pandemia oggi viene visitata nuovamente da tanti turisti. Questo ci fa veramente molto piacere, i turisti arrivano da tutto il mondo a visitare questa città che il sindaco ci dice essere meravigliosa e noi ne siamo assolutamente convinti. Io mi sento assolutamente genovese e quindi tutte le iniziative che vogliono valorizzare la nostra città fanno parte della nostra cultura, quindi ben vengano e ben venga questa ulteriore occasione collaterale alle iniziative di valorizzazione del Salone Nautico perché queste consentano di divulgare questa nostra opportunità che offriamo al mondo”.
I protagonisti:
Luca Bassani:
Forte della sua passione per la vela, che ha coltivato sin da bambino, sui campi di regata e in crociera, nel 1989 costruisce Wallygator, uno sloop di 25 metri altamente innovativo, sia sotto il profilo dello stile sia della tecnica, che non passa inosservato e che induce Bassani a fondare cinque anni dopo Wally Yachts e a trasformare le sue visioni in impresa, con sede nel Principato di Monaco e cantieri in Italia e all'estero. Una lunga rotta, che prosegue con altre barche, con altre idee ed intuizioni, che dalla vela si estendono anche al motore, con il Wallytender e l'iconico Wallypower, un superyacht in carbonio ed acciaio che può raggiungere i 65 nodi di velocità, rivoluzionando per sempre il modo di andare per mare.
Mauro Morandi
Insegnante di Educazione fisica, nel 1989 salpa dalla Calabria con un catamarano e due amici per fare rotta sulla Polinesia. Fa una tappa all'isola della Maddalena, con l'intento di guadagnare un po' di soldi charterizzando la barca. Ma il suo viaggio rimane sulla carta: sbarca a Budelli, ne è conquistato e accetta il posto di guardiano nel frattempo liberatosi. Resterà sull'isola per 32 anni, resistendo ai passaggi di proprietà, ai progetti, agli inverni, alle intimazioni di sfratto da parte dell'Ente Parco della Maddalena. Una battaglia a difesa della sua vita di anarca e della celebre Spiaggia Rosa, che è stata seguita in tutto il mondo e che ha raccontato nel libro "La poltrona di ginepro" (Rizzoli).
Jean Le Cam
In Francia lo chiamano "le Roi Jean", in onore della sua carriera velica leggendaria, che comincia da bambino in Bretagna e che prende forma su diversi tipi di imbarcazioni. E' stato due volte campione del mondo in Formula 40, ha corso decine di regate transatlantiche, vincendo tre Solitaire du Figaro e ha lanciato otto volte la sfida al giro del mondo, dalla Whitbread alla Barcelona World Race in doppio al Vendée Globe in solitaria. L'Everest delle regate quest'ultimo, che ha corso cinque volte e che lo ha visto nel 2009 naufrago a capo Horn e poi soccorso da un avversario e nel 2020 salvare un altro partecipante naufragato, un gesto che gli è valso l'onorificenza della Legione d'onore.
In Breve
martedì 16 dicembre

















