C’è poco da fare, l’ascensore di Montegalletto oggi è uno degli impianti più affascinanti di Genova.
Un mix perfetto tra una funicolare e un ascensore che, però, non ha sempre avuto questa particolare conformazione.
La realizzazione dell’ascensore, a opera della società ligure per impianto ed esercizio ascensori, avvenne nel 1929.
Lo scopo era quello di collegare rapidamente la stagione di Principe al quartiere che si era sviluppato nella parte superiore della collina di Montegalletto.
L’ascensore, in pochi minuti, era in grado di superare un dislivello di settanta metri ma, per arrivare alle cabine, due con capienza di venti persone ciascuna, era necessario percorrere un tunnel sotterraneo di circa 300 metri. Si arrivava quindi a un tornello rotante, dove un addetto distribuiva biglietti a differenti tariffe: 15 lire per salire e 10 per scendere.
Diverse le manutenzioni nel corso del tempo hanno portato alla sospensione del servizio dell’ascensore di Montegalletto, decisa nel 1995 da AMT che da circa 20 anni aveva in gestione l’impianto.
La sua forma attuale si deve all’intervento dell’ingegnere Michele Montanari e al suo progetto che prevedeva la realizzazione di un impianto “traslatore-sollevatore”, di fatto l’unione tra la funicolare e l’ascensore.
Decisamente, una delle numerose singolarità di Genova.