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Municipio Bassa Valbisagno | 03 febbraio 2023, 12:48

Cittadini numerosi alla commissione sullo Skymetro, Campora: “Non passerà da corso Galliera”

Confronto civile, ma animi a tratti accesi in Municipio Bassa Valbisagno. L'opposizione: “Sarà la colonna infame della città”

Cittadini numerosi alla commissione sullo Skymetro, Campora: “Non passerà da corso Galliera”

La convocazione della commissione sullo Skymetro alle 8.30 non ha scoraggiato cittadini e comitati, contrari, ma anche favorevoli all'opera che questa mattina hanno partecipato numerosi al confronto voluto dall'opposizione per cercare di far luce sul progetto per cui il Comune ha incassato il finanziamento da 400 milioni di euro dal Ministero. Il dibattito è stato civile, ma gli animi si sono a tratti accesi. Dopo la relazione tecnica dell'assessore alla mobilità Matteo Campora e dell'Ing. Alberto Bitossi, dirigente dell'Unità di progetto '4 assi di forza del Tpl e infrastrutture di trasporto pubblico, largo spazio è stato concesso ai cittadini.

In apertura l'assessore ha sgombrato il campo da quelle che ha definito “fake news” circolate negli ultimi mesi: non ci sarà infatti il passaggio in corso Galliera. “Non taglieremo gli alberi, lo Skymetro passerà dalla sponda a destra del Bisagno e poi in quella a sinistra all'altezza dello stadio con arrivo in pinte Fleming. Sarà a una sola corsia, ai progettisti è stato dato incarico di renderlo il meno impattante possibile”.

Il percorso per la progettazione definitiva, come ha spiegato Campora, sarà realizzato con il sostegno di un ente terzo, l'Università di Genova. “Esiste già un sito internet sull'opera, saranno organizzati incontri proprio dall'Università. Tutte le informazioni sul progetto saranno rese pubbliche, siamo qui per ascoltare i cittadini e recepire le proposte”.

L'assessore ha spiegato che in questa fase il Comune e i progettisti sono aperti “a modifiche, per esempio fermate alternative, ma il presupposto è che l'opera si farà, abbiamo già ottenuto i finanziamenti necessari. È stato realizzato un progetto preliminare che comprende il prolungamento della metropolitana fino a Prato, si tratta di un'opera per cui ci vorranno circa 4-5 anni per la realizzazione, il mio obiettivo è quello di togliere le auto dalle strade, di progetti simili per la Valbisagno si parla dal 1997, ma finora non erano mai arrivate risposte concrete, il nostro dovere è quello di seguire le indicazioni di chi ci ha votato è risolvere il problema del trasporto pubblico in Valbisagno”.

La Valbisagno – ha esordito Bitossi - non ha il supporto della ferrovia, la cosa naturale è un prolungamento della metro che attualmente è la più corta d'Europa, nel piano urbano mobilità sostenibile ci sono interventi di sviluppo della metro. Per quanto riguarda il progetto esiste uno studio di fattibilità, a marzo 2022 abbiamo ottenuto un finanziamento da 398 milioni di euro dal Ministero, non è stato facile portarlo a casa visto che esiste già un altro progetto finanziato per la stessa valle (quello sui 4 assi di forza, ndr)”.

Al momento – continua – non esiste un progetto definitivo, il 2023 sarà l'anno dedicato alla conclusione di questa fase, gli spunti dei cittadini potranno dare luogo a migliorie, c'è tutto il tempo, finora siamo molto indietro rispetto al progetto dei 4 assi, qui siamo ancora in fase di scelte, nella fase degli incontri, la prossima settimana incontreremo la Soprintendenza, nei giorni scorsi abbiamo incontrato la giunta regionale e il sindaco per valutare gli impatti sul Bisagno, come e dove appoggiare i piloni. I tecnici si muovono per realizzare un progetto fattibile che rientri nel quadro economico”. 

Nel dettaglio di quello che è stato reso finora, lo Skymetro viaggerà su un binario, partirà da Brignole e si svilupperà lungo la valle per 6,7 chilometri. L'intero percorso durerà undici minuti da ponte Fleming a Brignole, trasportando fino a 442 passeggeri alla volta. Sarà un prolungamento della metro, viaggerà sugli stessi treni, "Quindi - aggiunge Bitossi - si potrà dire che da Molassana si potrà arrivare a Dinegro, questo significa che non ci sarà una rottura di carico ed è uno dei punti che hanno convinto il ministero a finanziare l'opera che avrà la frequenza della metropolitana, sarà affidabile e migliorerà la qualità della vita”.

Il dibattito con i cittadini

Come detto i toni sono stati pacati, ma a tratti accesi, soprattutto durante gli interventi di coloro che sono contrati all'opera. Tra questi molto applaudito l'intervento dell'Ing. Andrea Cavallo, referente del comitato 'Opposizione Skymetro' e 'Valbisagno sostenibile'.

Ci sono punti critici che non ci permettono altro che essere totalmente contrari all'opera. - ha esordito – Non siamo ancora riusciti a trovare i benefici dell'opera che cambierà e stravolgerà la pianificazione fatta dal Comune negli anni precedenti. Siamo stati noi a informare i cittadini con incontri molto partecipati durante i quali abbiamo scoperto che molti, anche abitanti in Valbisagno non ne sapevano nulla. Siamo critici sulla mancanza di partecipazione, siamo disponibili a discutere, ma non se è già tutto deciso, che confronto è se l'opera è già questa?”.

Le critiche riguardano anche l'utilità dell'opera.Nel mondo demoliscono le sopraelevate, sono opere novecentesche”,  ha aggiunto ancora Cavallo a cui hanno fatto eco gli altri numerosi intervenuti. I comitati che si oppongono all'opera propongono come alternativa un tram che attraverserebbe la città su corsie preferenziali, un prolungamento della metropolitana a raso. L'opera era stata in effetti promessa dal sindaco Marco Bucci durante la prima campagna elettorale che lo aveva portato a diventare sindaco per la prima volta. Nel corso del mandato la sua amministrazione ha però cambiato idea. Campora ha spiegato che il tram sarebbe costato molto di più, Bucci durante la scorsa campagna elettorale aveva dichiarato che la posa dei binari avrebbe provocato troppi disagi agli abitanti della Valbisagno. Chi controbatte spiega però che i piloni alti circa dodici metri che taglieranno in due la Valbisagno deturperanno il paesaggio facendo crollare il valore degli immobili.

C'è poi il problema del rischio idraulico, sottolineato ancora da Cavallo. “Peggiorerà la capacità di piena del Bisagno”, ha dichiarato. In molti tra i cittadini, ma anche tra i consiglieri di minoranza hanno chiesto infatti che i lavori non inizino prima che sia completato lo scolmatore. 

Tra i contrari anche Vincenzo Cenzuales, dell'associazione Mobige: “La partecipazione non è questa, ma significa coinvolgere i cittadini, lo Skymetro non funziona e lo dicono i dati, Genova è l'unica città d'Europa sopra i 500mila abitanti a non avere un tram, questo non porta a farsi delle domande?”.

L'architetto Franco Amico parla di un “bruco da 12 metri che impatterà su corso Galliera, Borgo Incrociati e corso Manzoni. C'era la possibilità per realizzare altre soluzioni, mentre questo bruco sfregerà per sempre la Valbisagno fino a Staglieno, questa dal punto di vista urbanistico è una follia, oggi le uniche città che hanno opere sopraelevate sono nelle periferie cinesi e coreane, in altre città si fa il tram. Esiste una relazione del Comune che dice che la Sopraelevata debba essere demolita perché non più coerente con l'immagine urbanistica attuale. Sono d'accordo, ma allora perché lo stesso criterio non vale in Valbisagno?”. 

Spazio anche ai favorevoli all'opera, come l'ing. Rossi rappresentante del comitato per il sì skymetro. “Si fanno esempi di tram esistenti come a Nizza o Padova, ma sono tutte città pianeggianti, la Valbisagno è lunga e stretta, un territorio in cui è difficile realizzare un tram”.

Luca Lagomarsino segretario Ugl Autoferrotranvieri spiega che da uno studio commissionato anni fa dal Comune era risultato come il tram fosse l'ultima soluzione possibile per la Valbisagno in termini di costi e benefici. “Bisogna considerare anche i costi per la manutenzione che sarebbero superiori a quelli per la realizzazione dell'opera”.

I consiglieri di minoranza.

La commissione, come detto è stata voluta dai consiglieri di minoranza intervenuti dopo il dibattito che ha visto protagonisti i cittadini.

Fabrizio Ivaldi, (Partito Democratico) ha lamentato il fatto che si sia arrivati tardi alla commissione, “e ci arriviamo perché è stata chiesta dall'opposizione. Questo è un progetto che impatta, la discussione doveva essere fatta prima, nessuno vuole fare perdere il finanziamento, tutti capiamo che adesso ci si mette un'ora da Molassana, ma è mancata la partecipazione a monte e ora ci troviamo una soluzione già presa”.

Marco Del Gatto (Pd) parla di decisioni prese sulla pelle dei cittadini. “Lo sanno i tecnici che dove si dovrebbe realizzare la curva del Moresco ci sono i tralicci dell'alta tensione? Verranno abbattuti? È stata fatta una valutazione di impatto ambientale? Gli appartamenti qui non varranno più niente, avremo un mostro sulle nostre teste sorretto da colonne infami che saranno presenti a perenne memoria di aver devastato il nostro territorio”. 

Non basta una mano di vernice per rendere artistici i piloni, lo Skymetro sarà lo sfregio alla città e al quartiere, sarà una serpentina orribile”, ha commentato Maria Teresa Ruzza (Noi con Massimo Ferrante).

Noi siamo per il tram – ha ribadito il consigliere della lista Rossoverde Gabriele RuoccoSiamo perplessi perché il Municipio non è arrivato fino alla commissione di oggi, chiesta da tutte le opposizioni, a questo confronto, noi non abbiamo ancora in mano la documentazione, vi chiedo di ascoltare la volontà di tutti, vi chiedo prima di andare avanti, di terminare i lavori dello scolmatore. Un appunto anche sulla volontà popolare: ricordo che in Valbisagno hanno votato per questa amministrazione solo due cittadini su dieci perché c'è stata la più bassa affluenza di tutta la città. Vogliamo ascoltare gli altri otto? Siamo sicuri che siano tutti favorevoli allo Skymetro?”.

La commissione è stata aggiornata al 27 febbraio alle 14, in quell'occasione si parlerà sia di Skymetro che di 4 assi.

Francesco Li Noce


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