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Attualità | 16 marzo 2023, 09:43

Sabato alle 14.30 l'ultimo saluto a Vincenzo Spera

La procura ha disposto l'autopsia sul corpo del promoter, al momento è indagato con l'accusa di omicidio stradale L.P. diciottenne alla guida dello scooter che lo ha travolto

Sabato alle 14.30 l'ultimo saluto a Vincenzo Spera

Sabato alle 14.30 alla Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano l'ultimo saluto a Vincenzo Spera, il promoter morto per le conseguenze di un incidente stradale la sera di lunedì 13 marzo mentre attraversava la strada sulle strisce in corso Magenta.

La procura ha disposto l'autopsia sul corpo del promoter, al momento è indagato con l'accusa di omicidio stradale L.P. diciottenne alla guida dello scooter che lo ha travolto. Il giovane è risultato positivo ai cannabinoidi che tuttavia avrebbe assunto alcuni giorni prima dell'incidente.

La procura indaga anche sull'assicurazione del mezzo e sullo stato degli pneumatici. 

La notizia ha scosso nel profondo la città, e non solo: oltre a essere presidente di Duemila Grandi Eventi, azienda di promozione musicale tra le più importanti a Genova e che opera anche al di fuori dai confini nazionali, Spera ricopriva la carica di Presidente di Assomusica dal 2011, oltre a essere membro della Consulta dello Spettacolo del MibACt (Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali), del consiglio di presidenza AGIS (Associazione Generale Italiana Spettacolo) e Presidente ELMA (European Live Music Association).  

Nel corso della sua carriera, Vincenzo Spera è stato nominato Ufficiale della Repubblica Italiana, Cavaliere della Repubblica Italiana e Ambasciatore di Genova nel Mondo.

Grazie al suo talento innegabile, Spera è riuscito a portare in Italia artisti di calibro internazionale come, tra gli altri, David Bowie, i Clash, Bruce Springsteen, Tina Turner e Miles Davis.

Insieme a Renato Tortarolo ha scritto un libro, "A un metro dal palco. Autobiografia di un promoter", che lo stesso Spera aveva descritto così: "Tutto per un biglietto. Che mi ha cambiato la vita. Una volta, ero all'università, ho organizzato una festa. Ho affittato una nave a Salerno e ho messo i biglietti a diecimila lire. Dicevano ch'ero matto. Che nessuno avrebbe mai speso una cifra simile per stare con altri studenti. Invece avevo ragione. Manzoni diceva che uno il coraggio, se non lo ha, mica se lo può dare. Però non avrebbe mai allestito concerti rock. Che è un tipo di coraggio, almeno quarant'anni fa quando ho cominciato, di genere tutto particolare". 

Redazione

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