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Politica | 19 marzo 2023, 15:11

Riparazioni navali, Rixi: "Allargamento a mare? Sì, ma prima si faccia la diga"

"L'Italia ha bisogno di un porto ad alti fondali capace di competere con i porti del nord Europa", ha dichiarato il viceministro alle infrastrutture

Riparazioni navali, Rixi: "Allargamento a mare? Sì, ma prima si faccia la diga"

"Siamo per mantenere e rinforzare le riparazioni navali. Bisogna avere il coraggio di razionalizzare gli spazi non solo per la città, ma anche per il porto, magari anche con qualche braccio di ferro con la Soprintendenza perché ci sono aree portuali vincolate, e se non lo fossero potrebbero essere utilizzate per spazi produttivi importanti. Le risorse? A oggi qua non abbiamo usato risorse pubbliche, sul Waterfront ci sono stati interventi privati". Così il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi questa mattina nell'ambito della 'Passeggiata di Primavera' nelle aree del Waterfront di Levante.

Per quanto riguarda il futuro dell'area, in vista della realizzazione del tunnel subportuale, Rixi sostiene: "Cambierebbe il sistema di viabilità che oggi ha delle interferenze importanti come la Sopraelevata e i raccordi. Se si riuscisse ad aprire il valico si accederebbe alla metropolitana, quindi si collegherebbe tutta l'area. Il problema non sono i soldi, ma la città deve decidere qual è il suo futuro, se vuole razionalizzare le aree in modo che quelle industriali vengano riqualificate mantenendo il lavoro e creandolo di qualità o si decide che si va avanti così. La Fiom giustamente è preoccupata sul tema delle riparazioni navali, ma mi sento di garantirla che non c'è intenzione di ridurle o limitarne l'utilizzo. Allargamento a mare? Si può fare, ma prima bisogna fare la diga, quando l'avremo si potrà fare tutto, lo sto dicendo anche al sindaco, prima di lanciarsi in mille discorsi portiamo a casa due, tre risultati strutturali per Genova, poi avremo tutti gli altri vent'anni per andare a completare tutti gli altri interventi. La diga è una grande scommessa per Genova e il Paese, il governo l'ha finanziata perché l'Italia ha bisogno di un porto ad alti fondali capace di competere con i porti del nord Europa. La scommessa è realizzarla in poco tempo riuscendo in parte a cantierizzare fuori dalla città, mi sto muovendo per quello che riguarda i cassoni su Vado, perché credo che bisogna evitare di avere tensioni su Genova, ma bisogna farlo in maniera che tutta la città si senta protagonista".

Redazione


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