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Attualità | 15 maggio 2023, 16:34

Espansione del porto, critici i comitati del Ponente: "Ci sentiamo presi in giro"

"Venerdì in commissione un incontro inutile in cui non siamo stati ascoltati da chi doveva farlo"

Espansione del porto, critici i comitati del Ponente: "Ci sentiamo presi in giro"

Si è svolta venerdì scorso, 12 maggio, una Commissione comunale sulle espansioni portuali che però non ha soddisfatto i comitati uniti del Ponente:

"Si è trattato sostanzialmente di un buco nell’acqua, di una presa in giro atta a fornire alla cittadinanza e ai partiti di minoranza un’occasione di finta partecipazione su questioni di vitale importanza per la città quale è, tra le altre, il futuro piano regolatore del porto.

Le Istituzioni interessate, in testa il Sindaco Marco Bucci, hanno ancora una volta dato prova di quanto valga per loro l’opinione e di quanto sia il peso della cittadinanza nelle questioni inerenti allo sviluppo del porto e le conseguenze sulla vita dei cittadini: zero. Infatti, nessuno degli attori principali di questa vicenda ha avuto la decenza di presentarsi in commissione per discutere con noi di quei temi, il futuro piano regolatore del porto, la fabbricazione dei cassoni per la diga, la costruzione della diga stessa, la ricollocazione dei depositi chimici, tutti progetti che avranno ricadute serissime sul nostro territorio e sui cittadini che le dovranno subire.

I rappresentanti di oltre 40 comitati, si sono presentati, tutti con lo stesso scopo: salvaguardare la (già abbastanza compromessa) qualità di vita a Ponente ed esprimere i timori che gli scenari ipotetici hanno suscitato. Così, ancora una volta, siamo usciti senza le risposte dovute con l’amarezza di chi si sente abbandonato dalle Istituzioni e lo scoramento di vedere i partecipanti della maggioranza totalmente disinteressati dainostri interventi chiacchierare con i colleghi o maneggiare il cellulare... Vogliamo ribadire quindi che la nostra lotta non si ferma e che:

- vogliamo intervenire ed avere un ruolo attivo e riconosciuto nel dibattito per il nuovo piano regolatore portuale perché questo prevede la democrazia e, comunque, essere informati correttamente e puntualmente sulla sua elaborazione
- impediremo qualsiasi ulteriore riempimento nel porto di Genova con ogni mezzo
- siamo fermamente contrari alla costruzione della nuova diga con l’attuale progetto (ancora senza approvazione definitiva e nato con un grave vizio inerente i requisiti del costruttore, cosa che ci preoccupa alquanto)
- vogliamo sapere se ci sono ipotesi alternative reali alla costruzione dei cassoni a Pegli

Ci chiediamo, inoltre, se abbia ancora un senso la struttura commissariale in virtù della quale il dottor Bucci, in evidente conflitto di interessi, predilige il suo ruolo di Commissario plenipotenziario che tratta con i privati e assegna appalti in deroga a qualunque norma (ma, ricordiamolo, dovrebbero sempre e comunque venire prima gli interessi pubblici) a quello di Sindaco di Genova con un evidente danno nei confronti della cittadinanza che vede le esigenze espansionistiche (la cui utilità è tutt’altro che dimostrata) del porto prevalere su quelle del benessere dei cittadini, mentre in una democrazia sana è il porto ad aderire alle esigenze della città e non viceversa".

Redazione


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