Altri 120 giorni di tempo, altri 4 mesi per definire in ogni minimo dettaglio nel quadro che porterà la Sampdoria al duo Radrizzani-Manfredi, restando al riparo da chi vantava un credito nei confronti della società.
Il Tribunale fallimentare ha infatti accolto ieri, sabato 3 maggio, quasi a fil di sirena, la proroga alla composizione negoziata della crisi che teneva, in precedenza fino al prossimo 6 giugno, il club di Corte Lambruschini al riparo dal rivalersi dei crediti vantati presentando ingiunzioni o istanze di fallimento.
Con questa concessione si potranno quindi portare avanti le trattative private coi creditori e presentare poi al tribunale stesso un piano di ristrutturazione del debito fondamentale per l'aumento di capitale e il conseguente passaggio delle quote di maggioranza dalla famiglia Ferrero al già proprietario del Leeds.
Se coi piccoli creditori, dei quali basta il 60% di ok all'accordo di stralcio del debito, l'intesa sembra ormai esserci, diversa la situazione con l'Agenzia delle Entrate: le interlocuzioni avrebbero lasciato buone speranze, si ragionerebbe ancora sulle tempistiche burocratiche. Poi si dovrà attendere l'ok dall'australiana Banca Macquarie. Chi invece starebbe già bussando alle porte di Gestio Capital e Aser Ventures sono gli agenti dei giocatori, le quali al momento non sono tenute in tutto e per tutto al rispetto degli accordi precedenti.
Dettagli di un piano che potrebbe (i condizionali sono sempre d'obbligo in un quadro così complesso) arrivare comunque a stretto giro di posta senza attendere i 120 giorni concessi e si parla dell'ultima decade di giugno come tempo limite, con la prima incombenza della nuova stagione fissata al 20 giugno, quando i blucerchiati dovranno ufficialmente presentare la domanda di iscrizione alla prossima Serie B.
Altra data cardine nel caldo giugno sampdoriano è quella di venerdì 16 quand'è fissata l'Assemblea dei Soci per approvare il bilancio 2022 e nominare sia CdA che collegio dei sindaci, dove la Sport Spettacolo Holding dei Ferrero avrà ancora le quote di maggioranza.
Perchè queste passino alla nuova annunciata proprietà servirà convertire l'aumento di capitale effettuato con un prestito obbligazionario da Radrizzani e Manfredi in azioni, non prima però di aver avuto l'ok al piano di ristrutturazione.