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Politica | 03 ottobre 2023, 15:32

Minori nei container a Rivarolo, si dimette la collaboratrice dell'assessora Rosso

Il sindaco Bucci: "L'inciampo c'è stato, ora possiamo andare avanti". Il PD chiede le dimissioni dell'assessora in aula, è bagarre

Minori nei container a Rivarolo, si dimette la collaboratrice dell'assessora Rosso

Valentina Militerno si è dimessa. Lo ha dichiarato il sindaco di Genova Marco Bucci in apertura della seduta del consiglio comunale in seguito alla vicenda che l'ha vista coinvolta in veste di componente dello staff dell'assessore ai servizi sociali Lorenza Rosso. 

Militerno è risultata essere proprietaria del terreno di via Pierino Negrotto Cambiaso a Rivarolo, luogo in cui sono stati installati alcuni container destinati all’ospitalità di minori stranieri non accompagnati. Un conflitto d’interesse contestato a gran voce dai rappresentanti della minoranza in consiglio, che hanno richiesto le dimissioni dell’assessora Rosso, colei che ha voce in capitolo sulla congruità delle aree dove sorgono centri per migranti. 

Il sindaco Bucci ha definito la vicenda “un inciampo”. “Il terreno di cui si è conosciuta la proprietà nelle ultime ore non sarà più utilizzato per alcuna attività del Comune di Genova. Questo non vuol dire che i moduli abitativi siano una cosa da scartare. Come altri comuni in Italia fanno, i moduli abitativi sono usati per accogliere maggiorenni e minorenni e dai cantieri edili per alloggio degli operai. I moduli abitativi rimangono un opzione per ospitare persone. Si tratta di trovare il posto giusto, non ci sono problemi legali. 

C’è un discorso di potenziale conflitto di interessi, dobbiamo prendere provvedimenti, le norme sulla trasparenza vogliono questo e va messo in chiaro e con queste azioni il conflitto è risolto e possiamo andare avanti”.

Dure le repliche dei consiglieri dell’opposizione. Mattia Crucioli “Chiedo le dimissioni della collaboratrice dell’assessore Rosso non basta per chiudere la vicenda.  Individuare un terreno sotto livello strada dove mettere moduli abitativi per alloggiare dei ragazzi minori non accompagnati già strideva, se poi si aggiunge che quella è stata l’unica opzione seguita dalCcomune sembra ancora più strano. Qui la responsabilità coinvolge l’assessorato, se non l’intera giunta, non basta fermarsi ai pesci piccoli: l’assessore sapeva? Sono coinvolti dei minori, si parla di razzismo ed è intollerabile a livello politico”. 

Simone D’Angelo aggiunge: “Aspettavamo un altro tipo di risposta, definire la vicenda inciampo non è da lei. Non bastano le dimissioni della collaboratrice, così si nega il legame fiduciario tra lei e l’assessore. È impossibile negare che si sapesse di chi fosse la proprietà. Si coltiva interesse pubblico o privato? L’assessore Rosso ha condotto operazione di speculazione sui minori stranieri”. 

Dello stesso avviso anche Cristina Lodi: “Se oggi la questione si risolve con le dimissioni della collaboratrice dell’assessore, non si risolve il problema delle veridicità di quanto dichiarato in quest’aula. Rosso si deve dimettere in virtù di quanto accaduto e di quanto dichiarato lo scorso martedì. Da allora non è stato fatto nulla per organizzare gli spazi alternativi per garantire accoglienza a questi minori”.

Gli animi si sono scaldati durante il susseguirsi degli interventi, con momenti di tensione anche nella stessa maggioranza culminati in uno scontro verbale tra il consigliere Federico Bertorello (Lega) e lo stesso sindaco. Al centro della polemica sembrerebbe ci sia il mancato intervento in difesa dell'assessora Rosso che pare non sia stato gradito da Bucci.

La seduta del consiglio è stata sospesa per circa mezz'ora per lasciare spazio a un conferenza tra i Capigruppo, al termine del quale è stato deciso di rinviare l'art. 55 presentato dal consigliere Crucioli alla seduta di martedì prossimo. 

L'atmosfera è rimasta tesa per tutto il prosieguo del consiglio: durante le votazioni alcuni esponenti hanno iniziato a battere i pugni sul tavolo e a esporre cartelli con la scritta 'Vergogna' e 'Dimissioni'. Lorenza Rosso, presente in aula, ha deciso di non prendere parola.

Chiara Orsetti


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