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Eventi | 02 febbraio 2024, 18:30

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 3 e domenica 4 febbraio

La fiera di Sant'Agata, il Corteo dei Re Magi e la premiazione dell'iniziativa 'Passaporto dei Presepi', apertura del Mercato Campagna Amica in via del Campo, la mostra d'arte antica Antiqua e tanto altro

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 3 e domenica 4 febbraio

EVENTI

FIERA DI SANT'AGATA

Domenica 4 febbraio

Domenica 4 febbraio, torna, come da tradizione, la Fiera di Sant’Agata, nel quartiere di San Fruttuoso. La manifestazione commerciale, legata al nome della santa venerata nell’omonima chiesa in via De Paoli, è molto attesa dai genovesi e un appuntamento fisso nella prima domenica di febbraio per fare acquisti tra i quasi 600 banchi di operatori, provenienti anche da fuori regione, di un’ampia gamma di categorie merceologiche, dal food all’abbigliamento, dall’utensileria per la casa alle piante da terrazzo e da giardino. La fiera si snoderà, anche quest’anno, tra corso Sardegna, via Giacometti, via Don Orione, via Casoni, piazza Terralba, via Torti, via Novaro, piazza Martinez, piazza Giusti, piazza Manzoni e corso Galilei dove sono presenti i produttori del comparto florovivaistico e agricolo con produttori locali.

CORTEO DEI RE MAGI e PREMIAZIONE DEI VINCITORI DELL'INIZIATIVA PASSAPORTO DEI PRESEPI

Domenica 4 febbraio

Si svolgeranno domenica 4 febbraio gli eventi conclusivi delle celebrazioni legate al Natale, come da tradizione subito dopo la Candelora: la cerimonia di premiazione dell’iniziativa Passaporto dei presepi genovesi e il corteo dei Re Magi, inizialmente previsto per il 5 dicembre e rimandato a causa maltempo.

Si inizia alle 15 con la partenza dei tre presepi viventi, ognuno guidato da un Re Magio, da tre chiese del centro storico: San Marco al Molo, Santa Maria di Castello e San Filippo Neri. Accompagnati dal suono delle zampogne e delle chiarine della Banda di Pra’, i figuranti percorreranno le strade del centro città fino all'ingresso di Palazzo Ducale lato piazza De Ferrari dove, alle 15.30 circa, verranno accolti da canti e balli tradizionali genovesi.

I cortei andranno poi a comporre un presepe vivente sul palco del Salone del Maggior Consiglio, che dalle 16 farà da cornice a due momenti: un approfondimento storico sul significato, religioso e laico, del presepe e la cerimonia di premiazione Passaporto dei presepi genovesi. 

L'approfondimento sulla valenza storica, culturale e religiosa della rappresentazione della Natività è affidato a tre relatori: padre Enzo Fortunato, portavoce della Basilica di San Pietro, Giulio Sommariva, conservatore del museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti e don Gianfranco Calabrese, vicario episcopale della Diocesi di Genova.  

Successivamente l'assessore alle Tradizioni cittadine Paola Bordilli e don Calabrese consegneranno i premi ai primi 30 classificati e gli attestati ai partecipanti alla prima edizione del Passaporto dei Presepi genovesi. Non mancherà una menzione speciale per i partecipanti più giovani (categoria junior) e per i più anziani (categoria veterani). 

INAUGURAZIONE MERCATO CAMPAGNA AMICA

Sabato 3 febbraio

Ha inaugurato questa mattina il primo punto vendita al chiuso di Coldiretti in Liguria, che riunisce in un unico locale le eccellenze dei produttori agricoli della regione, creando un vero e proprio mercato contadino a chilometro zero. Prosegue domani, sabato 3 febbraio, la giornata di Mercato in festa dedicata alla cittadinanza. Musica, dj set, street food e degustazioni animeranno il quartiere in un orario straordinario del mercato: dalle 10:00 fino alle 18:30.

ANTIQUA

Fino al 4 febbraio

Ultimo finesettimana per Antiqua, la Mostra mercato di Arte Antica, in corso ai Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova. In mostra arredi di alta epoca con incursioni nel modernariato di qualità, sculture, tappeti, ceramiche e vetri artistici, argenti, gioielli e oggetti da collezione. Rilevante la presenza di dipinti, con una scelta che parte dal Seicento per arrivare alla celebrata scuola ligure del Novecento.

Per Arte in pillole, gli incontri con gli esperti dedicati all’arte sacra, tema di questa 33^ edizione della rassegna, saranno due gli appuntamenti di sabato 3 febbraio.  Il primo, alle 11, “Adorna d’oro e d’argento. Argenti liturgici del patrimonio diocesano” con Paola Martini, conservatore del Museo Diocesano, il secondo, “I magnifici paramenti dell’Albergo dei Poveri di Genova” a cura di Annamaria de Marini, sovrintendente dell’Albergo dei Poveri di Genova, alle 16.

ll Museo Diocesano è presente con pezzi provenienti dalla ricca collezione museale allestita all'interno del chiostro medievale della Cattedrale di San Lorenzo. Sono in esposizione argenti liturgici, quali calici, pissidi, reliquiari e pregiati servizi per l'incensazione e la benedizione, realizzati da argentieri genovesi e punzonati con il marchio Torretta che garantiva l'elevata qualità e preziosità materica di queste suppellettili, oltre alla raffinatezza esecutiva che le contraddistingue. Una luce argentea, splendente che doveva contribuire, insieme a sontuosi tessuti e arredi dorati a dar vita a quel Theatrum sacrum all'interno del quale si svolgeva la cerimonia sacra, secondo regole precisate durante il Concilio di Trento e messe in opera per condurre il popolo di Dio verso la Luce divina, di cui gli argenti erano pallidi simboli.

Dalla importante collezione tessile liturgica dell’Albergo dei Poveri di Genova, circa settecento pezzi, sono arrivati ad Antiqua alcuni paramenti sacri provenienti dalla sacrestia della chiesa interna dedicata all’Immacolata Concezione.Capolavori unici, tutti finemente decorati, realizzati tra la fine del XVII e la fine del XIX secolo, commissionati dallo stesso Albergo o donati, nel corso dei secoli, da importanti benefattori ed esponenti dell’aristocrazia genovese. Compongono questo prezioso corredo antiche dalmatiche (l’abito liturgico dei diaconi) damascate, pianete (l’abito dei presbiteri) in tessuto broccato, piviali (il grande mantello processionale) ricamati, candidi camici decorati con pizzi e merletti, stole e maestose mitrie vescovili.

Info: www.antiquagenova.it

CARNEVALE IN BIBLIOTECA

 

Una serie di appuntamenti per festeggiare il Carnevale anche nelle biblioteche civiche: feste e appuntamenti da una parte all’altra della città animeranno così il periodo più colorato dell’anno all’insegna della lettura e del divertimento grazie agli eventi ad accesso gratuito.

Info e programma a questo link.

MUSICA E TEATRO

GLI INNAMORATI DI CARLO GOLDONI

Fino a domenica 4 febbraio

Andrà in scena dal 23 gennaio al 4 febbraio alla Sala Mercato 'Gli innamorati' di Carlo Goldoni, per la regia di Luca Cicolella. Sul palco, insieme a lui, Giordana Faggiano, Alessio Praticò, Igor Chierici, Bruno Ricci e Isabella Loi.

In una società in cui i rapporti sociali, specialmente tra i più giovani, si appiattiscono superficialmente anche a causa della mancanza di abitudine alla comunicazione diretta, viva, vera, le parole di Carlo Goldoni risuonano e ritornano di prepotente attualità. Scrive il regista Luca Cicolella: «La difficoltà comunicativa dei nostri giorni si riduce a una comunicazione veloce e virtuale, spesso mediata da influenze familiari e modelli che non permettono a un giovane, di esprimere quello che sente e vuole realmente per affermare la sua personalità». Ecco che, in questa prospettiva, la commedia scritta da Goldoni a metà Settecento si rivela in tutta la sua forza non solo teatrale ma di antropologica universalità.

Gli innamorati parla di due giovani che, pur appartenendo ad un ceto sociale medio-alto non sono economicamente indipendenti, e devono chiedere il permesso ad altri per sposarsi: due giovani che dicono di amarsi ma cercano di ferirsi, per egocentrismo, gelosia o rabbia. Due giovani che impareranno, nel corso della storia come l’amore non sia sempre facile e richieda di mettere in un angolo le parti più oscure della propria anima.

Con un affiatato cast di ottimi interpreti, Cicolella crea una ambientazione decisamente forte per «questo testo di Goldoni, che è – dice – una occasione per realizzare uno spettacolo forse più contemporaneo che classico, da proporre anche e soprattutto ad un pubblico giovane e curioso. Perché il teatro possa tornare ad essere specchio per la società e per ogni singolo spettatore. Soprattutto per gli spettatori del futuro».

Durata dello spettacolo: 1 ora e 20 minuti. Servizio navetta gratuito il mercoledì con partenza alle ore 19.30 davanti al Teatro Ivo Chiesa, prenotabile al numero 0105342 400 dal martedì al sabato ore 10 – 1 3 e 15 – 18.

FANTOZZI. UNA TRAGEDIA

Fino al 10 febbraio

Il palco del teatro Ivo Chiesa con ‘Fantozzi. Una tragedia’ torna così a riaccogliere il pubblico dopo a chiusura necessaria alla realizzazione di intervento di efficientamento energetico e rinnovamento, e lo fa con una prima nazionale.

Quattro atti, coro ed epilogo compongono la struttura dello spettacolo basato sui primi tre libri che Villaggio ha dedicato al celebre ragioniere: Fantozzi (1971), Il secondo tragico Fantozzi (1974) e Fantozzi contro tutti (1979).

L’adattamento è curato da Gianni Fantoni, che darà volto e voce all’interpretazione del protagonista, e da Davide Livermore.

FAMILY – a modern musical comedy

Sabato 3 febbraio

Dal 1 al 3 febbraio sul palco della sala Trionfo Family ,  il nuovo modern musical d’autore prodotto da Elsinor Centro di Produzione Teatrale con il contributo di NEXT-Laboratorio delle Idee, ideato, scritto e diretto da Gipo Gurrado, dopo il successo di Supermarket , un nuovo tassello al suo personale attraversamento, in parole e musica, delle nevrosi e disfunzionalità del mondo di oggi. 

Un attraversamento profondo ma divertito in cui ,quando le parole si fermano , sono le canzoni a parlare ; un punto di vista sospeso ed  antiretorico su un tema antico come il mondo , come racconta lo stesso Gurrado :  “Ci sono tantissimi spettacoli teatrali che parlano della famiglia. E altrettanti romanzi. Per non parlare di film: una marea. E comunque anche un sacco di racconti brevi e, a contarle, chissà quante poesie. Inoltre, saranno sicuramente centinaia gli aforismi e migliaia le canzoni. Tutte con al centro una famiglia. E dietro ognuna di queste opere c’è sicuramente un autore convinto di aver aggiunto un tassello importante per comprendere le dinamiche e i meccanismi di questo fondamentale nucleo sociale. Non è questo il mio caso. Sul più bello io sono uscito col cane”.

La drammaturgia si sviluppa in una serie di canzoni, alcune corali, altre veri e propri monologhi cantati, mentre le scene sono costruite con momenti coreografici ideati in collaborazione con Maja Delak.

Al centro del racconto una famiglia e i suoi componenti, un gruppo di persone che vive, cambia e invecchia sul filo di un legame unico e inesorabile; una “family” come tante insomma ma, per una volta, guardata da un angolo di osservazione inedito ed insospettabile, accogliente e morbido, che offre l’occasione di uno sguardo libero, candido e disincantato.

Gurrado prosegue la sua ricerca di un teatro musicale che contamina la prosa con il linguaggio del musical, in cui musiche e canzoni diventano il principale elemento scenico e recuperano il meglio della tradizione cantautorale (da Gaber a Jannacci e Dalla) scegliendo temi lontani dalla drammaturgia “classica” del musical attingendo ad eventi, personaggi e situazioni che aprono lo sguardo sulla condizione dell’uomo e i tempi moderni.

Info e biglietti: www.teatrodellatosse.it 

MOSTRE E MUSEI

LA DIASPORA INVISIBILE. LA MIGRAZIONE ITALIANA DEL XXI SECOLO SULL'ARCO LEMANICO: UN RITRATTO FOTOGRAFICO

Fino al 18 febbraio 

Ha inaugurato presso la Galleria delle Esposizioni del Galata Museo del Mare, la mostra fotografica diFrancesco Arese Visconti “La diaspora invisibile – La migrazione italiana del XXI secolo sull’arco lemanico: un ritratto fotografico” promossa dal MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, in collaborazione con la Società Dante Alighieri e la Webster University di Ginevra, la Fondazione Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana e il Mu.MA Istituzione dei musei del mare e delle migrazioni . La mostra, curata da Julianna Sandholm-Bark, saràvisitabile fino al 18 febbraio. 

L’esposizione, composta da 24 ritratti fotografici e una video intervista all’autore, è il risultato del dottorato di ricerca svolto da Francesco Arese Visconti, migrante italiano in Svizzera dal 2007 che, nel corso dei suoi studi all’Università di Westminster a Londra, ha sviluppato un progetto fotografico sulla migrazione italiana recente nell’arco lemanico in Svizzera. 

Attraverso la ritrattistica fotografica dei migranti italiani contemporanei che oggi risiedono nell'area lungo l'arco lemanico tra Losanna e Ginevra, gli spettatori sono invitati a ripensare e riesaminare il fenomeno della più recente delle diaspore di italiani in Svizzera avvenute negli ultimi tre secoli, quella verificatasi con l'inizio della crisi economica globale del 2007-2008 e solitamente affrontata come un fenomeno di fuga di cervelli. Le grandi fotografie esposte, accompagnate da frasi estrapolate dalle interviste condotte ai migranti, si presentano ancorate al soffitto e realizzate su tessuto semitrasparente proprio per suggerire al pubblico la minore visibilità dei migranti italiani contemporanei in Svizzera rispetto ai conterranei arrivati negli anni Sessanta e Settanta con abiti e abitudini che li rendevano visivamente riconoscibili rispetto alla popolazione svizzera autoctona.

Nell’ambito della mostra e del ciclo di incontri “I mercoledì del MEI - CISEI”, dedicati alle migrazioni e ospitati nella Sala CISEI del palazzo della Commenda di Pre’ sede del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, mercoledì 7 febbraio alle ore 17.00 si terrà l’incontro “La percezione del migrante italiano in Svizzera tra passato, presente e futuro” in cui Francesco Arese Visconti, introdotto da Giorgia Barzetti - curatrice del MEI, illustrerà il progetto di studio che ha portato alla realizzazione della mostra. I partecipanti alla conferenza riceveranno un coupon per usufruire di una riduzione del biglietto d’ingresso al Galata Museo del Mare, necessario per accedere alla mostra, valido sino al 18 febbraio.

DOMENICA AL MUSEO

Domenica 4 febbraio

Come a ogni prima domenica del mese, anche a febbraio musei e siti archeologici statali di tutt’Italia aprono al pubblico per una giornata alla riscoperta del patrimonio culturale e artistico del paese. Dopo il successo dei Rolli Days invernali, la Liguria è pronta a mostrare ancora una volta le bellezze del suo territorio.

Grazie all’iniziativa del Ministero della Cultura, nella giornata di domenica 4 febbraio si potranno visitare gratuitamente 10 luoghi d’interesse da Ponente a Levante. Armati dunque di zaino e macchina fotografica e preparati ad una domenica al museo in Liguria tra storia, arte e cultura.

A Genova sono visitabili gratuitamente il Museo di Palazzo Reale, dalle 13.30 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.30) e Palazzo Spinola, dalle 13.30 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.30).

LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI

Fino al 5 maggio

È stata prorogata fino al 5 maggio 2024 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento. 

Infoinfo@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp) - https://www.visitgenoa.it/evento/la-mostra-delle-illusionihttps://www.visitgenoa.it/evento/la-mostra-delle-illusioni

STEVE MCCURRY - 'CHILDREN'

Fino al 10 marzo

La potenza evocativa delle immagini non ha mai avuto bisogno di parole. Lo sa bene il fotografo Steve McCurry, che ha dedicato gran parte della sua vita a immortalare istanti, sguardi, vita. 

Cento dei suoi scatti dedicati all’infanzia saranno ammirabili a partire da domani, sabato 25 novembre, e fino al 10 marzo, nella mostra ‘Children’ allestita nel Sottoporticato di Palazzo Ducale.

 THE LIBRARY AT NIGHT

Fino al 3 marzo

La mostra “The library at night visitabile dal 7 novembre pomeriggio a Palazzo Lomellino, in via Garibaldi, prende le mosse dal libro di Manguel ‘La biblioteca di notte’: l’autore diventa voce narrante dei racconti che si materializzano davanti agli occhi dei visitatori grazie ai visori, mostrando uno spazio come non era mai stato immaginato prima.

Un’esposizione non convenzionale in cui la tecnologia entra per la prima volta in uno dei palazzi dei Rolli diventando uno strumento di accesso alla cultura.

Dieci viaggi in altrettante biblioteche, a volte non più esistenti, o mai esistite, altre volte luoghi di cruciale importanza ma geograficamente distanti e quindi spesso inaccessibili, saranno il percorso costruito tramite un linguaggio moderno capace di incuriosire visitatori di tutte le età.

Info: https://www.palazzolomellino.org/

QUI NON C'E' NIENTE DA LEGGERE

Fino al 30 marzo 

Ha inaugurato giovedì 11 gennaio al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, e sarà visitabile fino al 30 marzo, la mostra "Qui non c’è niente da leggereun percorso espositivo dedicato al libro d’artista, genere multiforme e complesso che ha dat vita a un importante filone espressivo tra anni Sessanta e Ottanta del Novecento.

Si inseriscono in questo arco cronologico i libri esposti, che provengono da alcuni archivi cit­tadini a dimostrazione di un dinamismo tutto genovese nel partecipare alle vicende più avanzate dell’arte contemporanea.

Il libro d’artista è un oggetto ambiguo, non sempre adatto alle mensole di una libreria, inquieto tra i di­pinti e le sculture di un museo. È difficile da definire, a volte rispetta la struttura dell’edizione tradizio­nale, a volte espande le possibilità di tecniche e materiali fino a diventare quasi irriconoscibile. 

In mostra ci sono libri che non si possono sfogliare come quello in pietra onice di Mirella Bentivoglio o i Racconti non raccontati di Li Chi Choi.

Sono presenti libri visuali che escludono l’alfabeto in favore delle immagini, come The Reader di Coco Gor­don, Pieces of reality di Philip Corner, Forsenic Places di Berty Skuber, ma non mancano esemplari che prediligano la parola scritta, la quale tuttavia, frammentata e reinterpretata diviene quasi illeggibile. È il caso di Libro fatto con le forbici di Corrado D’Ottavi o di The Paper Snake di Ray Jhonson. 

Ci sono anche libri che più tradizionalmente abbracciano la scrittura: Obsoleto è un “ro­manzo di” Vincenzo Agnetti, Joseph Kosuth affida al libro Function Funzione Funcion Fonction Funktion un’investigazione sulla natura linguistica dell’arte, Wolf Vostell in Happening Calvario trascrive la crono­logia di una giornata riportando luoghi, azioni e orari, così da trasformare l’atto di voltare le pagine nella lancetta di un orologio che scandisce il tempo.

In questa sede, tuttavia, anche i libri da sfogliare e leggere sono proposti, per la loro rarità, all’interno di teche, risemantizzati nello spazio del museo che li tradisce proteggendoli, nel paradosso di una mostra sui libri dove “non c’è niente da leggere”. Niente da leggere, tutto da guardare.

La rassegna è stata proposta dall’Archivio di Arte Contemporanea dell’Università di Genova (AdAC), dall’Archivio Caterina Gualco ed è a cura di Veronica Bassini, Caterina Gualco, Leo Lecci, che ne costituiscono anche il comitato scientifico insieme a Francesca Serrati. 

LIVING THROUGH PAINT(ING) - PART II

Fino al 31 marzo

Al Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce fino al prossimo 31 marzo è visitabile la mostra Living through paint(ing) - Part II, un’esposizione di nuovi dipinti e lavori su carta di Richard Gorman che, dal 2 febbraio al 31 marzo, sarà visitabile anche al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone

La mostra, realizzata in collaborazione con la Hugh Lane Gallery di Dublino, intende approfondire l'interazione tra colore e forma nei suoi lavori. Con questo nuovo corpo di opere, infatti, Richard Gorman trasforma i suoi dipinti in un'arte spaziale, fatta di contorni, frammentazioni e sovrapposizioni, creando l'illusione di uno spazio che prende costantemente forma e si anima attraverso il colore.

Le campiture di colore di Gorman si spostano e mutano da un'opera all'altra in stretta correlazione con lo spazio espositivo del Museo di Villa Croce. Parallelamente, un'installazione di opere di carta giapponese fatte a mano aprirà un dialogo con la collezione permanente del Museo E. Chiossone, accompagnata da un video di presentazione sulla sua pratica artistica e il legame con la tradizione giapponese della fabbricazione della carta.

 Richard Gorman (nato nel 1946 a Dublino) vive e lavora a Dalkey, Dublino (Irlanda). L'approccio di Gorman alla pittura si ispira ai luoghi che ha visitato e da cui è stato influenzato fra cui Milano, dove ha vissuto saltuariamente per molti anni, e il Giappone, patria della fabbrica di carta a conduzione familiare che ha visitato per oltre 30 anni per produrre la sua carta kozo washi fatta a mano.

Le opere di Richard Gorman sono state esposte al Drawing Centre di New York, al Berkeley Art Museum in California, al Barbican Centre di Londra, al Koriyama City Museum of Art, alla Mitaka City Gallery of Art e all'Ashikaga City Museum of Art in Giappone, al MAC di Belfast, all'Irish Museum of Modern Art e alla Douglas Hyde Gallery di Dublino. Tra le mostre personali più recenti ricordiamo Living through Paint(ing), The Hugh Lane Gallery, Dublino (2023); Kerlin Gallery, Dublino (2020); Chigasaki Museum, Giappone (2019); Limerick City Gallery of Art, Irlanda (2017); Castletown House, Co. Kildare, Irlanda (2016). Le opere di Gorman sono presenti nelle collezioni dell'Irish Museum of Modern Art, Dublino; National Gallery of Ireland, Dublino; Crawford Art Gallery, Cork; Josef and Anni Albers Foundation; Koriyama City Museum of Art, Giappone; Centre of Contemporary Graphic Art, Fukishima, Giappone e New York Public Library. (www.kerlingallery.com/artists/richard-gorman) 

40 ANNI DI GENOA ILLUSTRATO. VOLTI E GOAL IN PUNTA DI MATITA

Fino al 30 aprile

Inaugurerà venerdì 8 dicembre negli spazi del Museo del Genoa, la mostra d’arte ’40 anni di Genoa illustrato: volti e goal in punta di matita’, del fumettista e tifoso Marco Paravidino.

Un momento importante per la Fondazione Genoa che con l’iniziativa vuole dare valore e spazio al lavoro di un artista locale e al mondo del calcio illustrato, da sempre punto di riferimento delle cronache sportive e molto amato dai tifosi. Tra caricature dei protagonisti della storia del Genoa e fumetti che ripercorrono gli highlights delle partite del Grifone, Marco Paravidino esprime la sua innata capacità di raccontare attraverso il disegno.

MERELLO. PAESAGGIO E FIGURE

Fino al 14 marzo

A sei anni dalla mostra su Rubaldo Merello, ospitata a Palazzo Ducale tra il 2017 e il 2018, la Galleria d’Arte Moderna di Nervi presenta una nuova esposizione a cura di Matteo Fochessati e Francesca Serrati, che torna alla complessiva e articolata ricerca grafica e pittorica di uno tra i più celebri pittori liguri: Merello. Paesaggio e figure apre il 21 dicembre alla GAM e rimarrà allestita fino al prossimo 14 marzo.

Partendo dal fondamentale nucleo dei dipinti e dei disegni conservati nelle collezioni della Galleria d’Arte Moderna – integrati con alcune significative opere provenienti dalla Wolfsoniana – Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e con una selezione di prestiti provenienti da collezioni private – l’esposizione intende infatti offrire una rilettura sul suo originale percorso di ricerca, mettendo da un lato in risalto la predilezione di Merello per una natura non antropizzata, su cui proiettava le proprie tensioni emotive e psicologiche, e dall’altro la dimensione fantastica e allegorica che animava invece, in campo grafico, le sue raffigurazioni, spesso di carattere mitologico.

Mentre nel primo ambito di intervento Merello, partendo dalla lezione divisionista di cui fu uno tra i principali interpreti, si indirizzò verso una ricerca tangente con le innovazioni linguistiche della pittura postimpressionista e con le emergenti inquietudini estetiche della cultura fauve, nel campo del disegno – così come in quello della scultura (due ambiti espressivi spesso uniti da comuni motivi tematici) – risulta invece palese la sua stretta vicinanza con le dinamiche stilistiche del simbolismo e del movimento moderno. 

Amico dello scrittore e drammaturgo Sem Benelli, per il quale eseguì nel 1915 le illustrazioni per il poema Le nozze dei Centauri, Merello espresse questa tensione estetica di matrice letteraria attraverso un nervoso linguaggio grafico e un vigoroso empito plastico, influenzati da puntuali rimandi nazionali e internazionali: da Segantini a Bistolfi, da Baroni a De Albertis, da Böcklin a Klinger.

La complessità e la ricchezza dei temi affrontati all’interno di questa nuova e suggestiva indagine sull’arte di Merello trova così un puntuale riscontro in molte opere presenti negli allestimenti permanenti della Galleria d’Arte Moderna e della Wolfsoniana, offrendo in tal modo un più ampio spaccato sul periodo artistico affrontato dalla mostra.

CALVINO CANTAFAVOLE

Fino al 7 aprile

Duecento opere tra dipinti, fotografie, video, libri e illustrazioni per dare forma all’universo immaginario e fantastico che Italo Calvino ha creato nel corso della sua carriera saranno visibili da domani, domenica 15 ottobre, e fino al 7 aprile 2024 a Palazzo Ducale per la nuova esposizione ‘Calvino Cantafavole.

Nel centenario della nascita dello scrittore ligure e nell’anno in cui Genova è la Capitale italiana del libro, la mostra rappresenta un omaggio necessario a una delle figure letterarie e artistiche più impattanti del Novecento e fonda le radici della narrazione centrando il focus sulla fiaba e il fantastico, temi portanti del lavoro di Calvino.

PONTI E PONTILI

Fino al 19 maggio

La mostra intitolata ”Ponti e Pontili”, allestita alla Wolfsoniana di Nervi, aprirà le porte venerdì 27 ottobre alle ore 17 e sarà possibile visitarla fino al 19 maggio 2024. Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, realizzato da Armando Brasini tra il 1955 e il 1963, è stato un importante elemento del programma di opere pubbliche in Italia. 

ARTEMISIA GENTILESCHI. CORAGGIO E PASSIONE

Fino al 1° aprile 2024

La mostra allestita nei saloni dell’Appartamento del Doge Palazzo Ducale, visitabile fino al prossimo 1° aprile 2024, è dedicata ad Artemisia Gentileschi, una donna potentissima che, con la sua tenacia, è stata capace di sconvolgere le regole dell’arte e della società del Seicento, segnando un punto di svolta per le artiste future.

Un percorso in dieci sale, curate dallo storico dell’arte Costantino D’Orazio, che segue le orme di Artemisia, dalla formazione in cui l’impronta caravaggesca emerge via via più forte, alla violenza di Agostino Tassi, amico del padre Orazio, denunciato dalla pittrice per cui lei stessa subisce un vero e proprio processo mediatico, proseguendo negli anni della maturità.

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino a maggio

Dal 2 Dicembre nella prestigiosa location di Porta Siberia la Museum Events Group apre al pubblico la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 

SEGRETE - TRACCE DI MEMORIA

Fino al 9 febbraio

Torna a Genova a Palazzo Ducale, per la sua XVI edizione, SEGRETE-Tracce di Memoria. La rassegna d’arte contemporanea ideata e curata da Virginia Monteverde, tradizionale  appuntamento in occasione della Giornata della Memoria.

L’edizione del 2024, che si svolge in un momento segnato dai venti di guerra che si estendono dall'Ucraina al Medio Oriente, sarà particolarmente “diffusa”, con interventi in varie sedi in Italia e in Europa.

IL TEMPO E LO SPORT. LE SOCIETA' CENTENARIE DELLA LIGURIA

Fino al 12 febbraio

Ha inaugurato venerdì 12 gennaio alle ore 17 “Il Tempo e lo Sport. Le società centenarie della Liguria”, la mostra promossa dal CONI Comitato Regionale Liguria, che aprirà gli eventi di Genova “Capitale europea dello Sport 2024".

L’esposizione – visitabile dal pubblico dal 13 gennaio all’11 febbraio nella Sala Liguria di Palazzo Ducale di Genova – ripercorre la storia dei quasi cento sodalizi sportivi della Liguria che sono stati fondati a partire dal 1851 ed ancora sono in attività nelle varie discipline sportive, dal canottaggio all’alpinismo, dal calcio alla ginnastica fino al ciclismo, all’atletica, alla vela, al tennis. Il territorio della Liguria ha sempre avuto eccellenze negli Sport, nati da attività ludico amatoriali, addestramenti militari e da dopolavoro di aziende del territorio per diventare attività agonistiche di alto livello.

In tutto 17 pannelli con immagini e documenti provenienti dall’archivio del CONI Liguria e dall’archivio delle società centenarie. Nella prima sala i pannelli illustrano le origini dei vari Sport legati ai quattro filoni: addestramento militare, attività ludica, dopolavoro e luoghi religiosi; le prime Olimpiadi del 1896 ad Atene che promossero la pratica degli sport, nel 1914 la nascita del CONI con lo scopo di coordinare la preparazione atletica in vista delle competizioni olimpiche; il periodo della Belle époque dove la pratica diventa occasione mondana e di passatempo per il tempo libero. I due conflitti bellici incidono profondamente nella vita delle associazioni, il primo per le perdite degli atleti che muoiono in guerra, gli stadi di calcio sono infatti ancora adesso intitolati a caduti della Grande Guerra, Luigi Ferraris a Genova, Alberto Picco a La Spezia, e la seconda per le distruzioni del territorio, delle sedi e degli impianti. La fase del dopoguerra vede le società riorganizzarsi e adeguarsi alle nuove normative. Nella seconda sala i pannelli sono suddivisi per tipologia sportiva: Canottaggio; Vela; Nuoto e Pallanuoto e Pesca; Alpinismo e sci; Atletica, Ginnastica, Boxe; Tennis; Calcio; Automobilismo e Ciclismo; Ippica e Bocce; Tiro a segno. 

IL RISORGIMENTO A FUMETTI

Fino al 15 giugno

Il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano ospita la mostra "Il Risorgimento a fumetti”, un tuffo nel passato per un appuntamento da non perdere. Un viaggio affascinante attraverso il mondo dei fumetti contemporanei, un racconto visivo appassionante delle epiche vicende della storia italiana e dei suoi indimenticabili protagonisti.

L’esposizione è incentrata sulle straordinarie tavole di talentuosi fumettisti, tra cui Dante Erasmo Spada, gli Esposito Bros, Tuono Pettinato, Fabrizio De Fabritiis, Alfredo Castelli e Stefano Vietti, Francesco Artibani, Giorgio Cavazzano, Marco Gervasio, Alessandro Sisti, Marco Bosco, Paolo Mottura, Andrea Guglielmino e Corrado Mastantuono. Artisti che hanno dato vita alle storie che potete vedere oscillando tra parodia, racconti ucronici e ricostruzioni storiche.

La mostra è integrata con autentici tesori provenienti dal Museo del Risorgimento, includendo oggetti preziosi, opere d'arte, documenti storici e cimeli appartenuti agli indomiti personaggi che hanno plasmato il destino della nostra nazione.

Un ricco apparato didascalico, svolgendo una duplice funzione, ti guida attraverso la comprensione tecnica e stilistica delle opere esposte, nonché nell'approfondimento storico delle eroiche gesta narrate nei fumetti e negli oggetti in mostra.

Questa straordinaria esposizione mira a rendere attuali gli eroi della nostra patria e le loro imprese, comunicando in modo coinvolgente con un vasto pubblico. Con un approccio inclusivo pensato anche per le famiglie, i bambini e gli adolescenti, la mostra offre un'inedita prospettiva.

AMPHIBIA, LA VITA TRA DUE MONDI DI RANE, ROSPI E SALAMANDRE

Fino al 26 maggio

Ha aperto sabato 25 novembre al Museo di Storia Naturale Giacomo Doria la mostra Amphibia, la vita tra due mondi di rane, rospi e salamandreun viaggio nello straordinario mondo di questi animali dall’affascinante biologia. La rassegna, curata da Emanuele Biggi e Francesco Tomasinelli e realizzata insieme al Museo Doria, al CNR e agli Amici del Museo Doria, sarà visitabile sino al prossimo 26 maggio. 

Amphibia racconta il mondo degli Anfibi con una selezione di animali vivi molto speciali presentati all'interno di grandi terrari arredati, che riproducono l’ambiente naturale delle specie ospitate. Tutti gli esemplari sono nati in cattività. L’intera mostra è illustrata da fotografie in grande formato e da proiezioni video dei curatori Biggi e Tomasinelli, biologi, fotografi professionisti e autori di diverse esposizioni scientifiche. 

Chiara Orsetti

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