Punto di riferimento del mondo portuale, Mauro Vianello, settantuno anni, vanta una conoscenza del monto portuale sia dal punto di vista politico sia da quello geografico. Un ruolo di primissimo piano visto anche il suo incarico come presidente della Santa Barbara S.r.l., impresa specializzata nei servizi di prevenzione e antincendio del Porto di Genova.
Un curriculum importante, il suo, che lo ha portato a essere protagonista della scena per diversi anni. A questo si deve aggiungere il rapporto di amicizia ed estrema fiducia con Paolo Emilio Signorini che ha fatto arrivare il numero uno di Ente Bacini a Iren grazie a un’importante consulenza svariate centinaia di migliaia di euro.
Ora, con l’arresto di Giovanni Toti, Aldo Spinelli e Signorini (unico a essere in carcere) anche Vianello è finito nell’occhio del ciclone.
Per lui, dopo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Genova che oggi ha dato seguito alle ordinanze del Tribunale, è arrivata l’accusa di corruzione nei confronti proprio di Signorini con conseguente disposizione degli arresti domiciliari.
Secondo le indagini delle Fiamme Gialle, a fronte dell’aumento della tariffa oraria per le prestazione della Società Santa Barbara, Vianello avrebbe messo a disposizione di Signorini un’auto di sua proprietà, utilizzata per raggiungere e rientrare da Montecarlo il 15 e il 18 aprile 2022.
Vianello, inoltre, avrebbe pagato una fattura emessa il 27 giugno del 2022 per un totale di seimila e seicento euro a favore di Signorini dall’impresa che ha organizzato il banchetto nuziale della figlia dell’ex presidente dell’Autorità Portuale; ancora, il numero uno di Ente Bacini avrebbe acquistato un Apple Watch del valore di quattrocentotrentanove euro destinato a terzi, e comprato il primo agosto 2022.
A tutto questo si aggiunge anche il soggiorno nell’appartamento di proprietà di Vianello dal 3 al 10 agosto 2022, messo a disposizione dall’imprenditore alla moglie e alla figlia di Signorini.